Chirurgia Toracica
Chirurgia Toracica
Descrizione:
Principali attività
La S.C. Chirurgia Toracica si pone come riferimento per il trattamento della patologia oncologica chirurgica del torace, con particolare riferimento a:
-
Neoplasie primitive del polmone in stadio iniziale con approccio mini-invasivo o localmente avanzato o oligometastatico laddove indicato.
-
Neoplasie secondarie del polmone da primitività extratoracica.
-
Neoplasie primitive della pleura (mesotelioma) e della parete toracica anche con interessamento sternale.
-
Neoplasie del timo e del del mediastino
-
Neoplasie delle vie aeree
La Struttura Complessa, inoltre, ha una considerevole esperienza nel trattamento chirurgico mini invasivo dell’iperidrosi con una delle casistiche numericamente più consistenti in Europa.
Vi è altresì una considerevole esperienza nel trattamento del pneumotorace spontaneo sia in urgenza sia in elezione.
Completa il quadro delle competenze divisionali una consolidata esperienza nel trattamento del traumatismo toracico anche maggiore, nell’ambito di un centro ospedaliero di riferimento per la gestione del trauma.
Direttore S.C. Chirurgia Toracica:
Prof. Francesco PetrellaChirurgia Toracica
Settore B, 6° piano![]( /documents/492169/70476990/Francesco+Petrella+Direttore+Chirurgia+Toracica.png/e0c316f4-1251-0ae0-1674-af78105083f6?t=1695824493911 )
Direttore S.C. Chirurgia Toracica
Principali attività
La S.C. Chirurgia Toracica si pone come riferimento per il trattamento della patologia oncologica chirurgica del torace, con particolare riferimento a:
-
Neoplasie primitive del polmone in stadio iniziale con approccio mini-invasivo o localmente avanzato o oligometastatico laddove indicato.
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Neoplasie secondarie del polmone da primitività extratoracica.
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Neoplasie primitive della pleura (mesotelioma) e della parete toracica anche con interessamento sternale.
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Neoplasie del timo e del del mediastino
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Neoplasie delle vie aeree
La Struttura Complessa, inoltre, ha una considerevole esperienza nel trattamento chirurgico mini invasivo dell’iperidrosi con una delle casistiche numericamente più consistenti in Europa.
Vi è altresì una considerevole esperienza nel trattamento del pneumotorace spontaneo sia in urgenza sia in elezione.
Completa il quadro delle competenze divisionali una consolidata esperienza nel trattamento del traumatismo toracico anche maggiore, nell’ambito di un centro ospedaliero di riferimento per la gestione del trauma.
039 233 6130 - 3580
tel. 039 233 3562
Orario visita parenti: da lunedì a venerdì dalle 17.00 alle 20.00 - sabato e festivi dalle 12.00 alle 13.00 e dalle 17.00 alle 20.00
Colloqui con i medici: rivolgersi al personale infermieristico di reparto.
Responsabile della pubblicazione: Redazione
Ultimo aggiornamento: 15/12/2023
Ultime notizie
22/04/2024
22/04/2024
Iperidrosi, da cosa può dipendere e come si può trattare?
![Iperidrosi, da cosa può dipendere e come si può trattare?](/documents/492169/70667753/iperidrosi.png/d539fb1c-a46e-a869-a8c0-5f5bf8d521fa?t=1713781994315)
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23/02/2024
23/02/2024
Salvato il braccio a una paziente di 36 anni
Ultime notizie
14/02/2024
14/02/2024
Primi interventi con la chirurgia robotica
Un intervento chirurgico su due donne, operate per una patologia dell’utero mediante l’utilizzo di un robot, ha “segnato” l’avvio dell’utilizzo di questa modalità operativa al San Gerardo di Monza.
Ad intervenire sulle due pazienti è stato il Prof. Fabio Landoni, direttore della Clinica di Ginecologia della Fondazione IRCCS San Gerardo dei Tintori e professore di Ginecologia e Ostetricia dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca, coordinatore del progetto di introduzione del robot al San Gerardo.
La nuova modalità chirurgica ha potuto usufruire dell’arrivo dello strumento, in attuazione di una programmazione regionale di diffusione di questo approccio chirurgico, e soprattutto dell’impegno di medici e infermieri che hanno accolto con entusiasmo questa nuova possibilità, che va sempre più a migliorare la cura dei pazienti che si rivolgono al San Gerardo.
Il sistema robotico al San Gerardo verrà utilizzato per la chirurgia mininvasiva e troverà diverse applicazioni, dall’urologia alla ginecologia, dalla chirurgia toracica alla chirurgia generale e successivamente per la cardiochirurgia e per l’otorino.
La chirurgia mininvasiva assistita dal robot permette l’esecuzione di interventi anche di alta complessità con maggior precisione e modulazione della radicalità: il chirurgo, fisicamente lontano dal campo operatorio e seduto a una postazione dotata di monitor e comandi, muove i bracci del robot, collegati agli strumenti endoscopici, che vengono introdotti attraverso piccole incisioni. Il campo operatorio è proiettato tridimensionalmente, con immagini ferme e ad altissima risoluzione.
I benefici sono notevoli: piccole incisioni con riduzione del traumatismo tissutale, minore sanguinamento e minore necessità di trasfusioni, riduzione della degenza e del dolore post- operatorio, riduzione dei tempi di recupero, più rapida ripresa nello svolgimento delle attività quotidiane, maggiore facilità nell’esecuzione delle manovre chirurgiche complesse e maggiore sicurezza per il paziente. Le due pazienti, operate dal prof. Landoni, sono state dimesse il giorno dopo l’intervento.
“I vantaggi di una chirurgia assistita dal robot non sono solamente la possibilità di una chirurgia immersiva in 3D con capacità di ingrandimento di 10 volte dell’immagine, ma anche la possibilità di operare a pochi millimetri, a migliaia di chilometri di distanza senza tremori. Ulteriore vantaggio è la mobilità degli strumenti che ruotano a 360 gradi con una mobilità superiore alle nostre articolazioni”, sottolinea il prof. Landoni.
Alla fine della scorsa settimana sono stati 11 gli interventi eseguiti con tre équipe coinvolte, appartenenti alle Strutture complesse di Ginecologia, di Chirurgia Toracica, diretta dal Prof. Francesco Petrella e della Chirurgia Generale diretta dal Prof. Marco Braga, scrivendo così un pezzo di storia del San Gerardo, grazie a chirurghi, coordinatori, infermieri, anestesisti, Oss, che hanno messo impegno, dedizione e collaborazione.
“Il team infermieristico dedicato alla chirurgia robotica - spiega la Responsabile infermieristica di “Area Dipartimentale Sale Operatorie” Dott.ssa Lucia Alberti - ha collaborato in modo propositivo al progetto svolgendo un importante lavoro di squadra propedeutico all’avvio dell’attività. Questo è stato possibile grazie all’elevato livello di competenze specialistiche acquisite e all’importante stimolo di crescita professionale”.
![Primi interventi con la chirurgia robotica](/documents/492169/76886714/Chirurgia+robotica.jpg/19b40980-f611-176a-181c-814a30e62733?t=1707986691840)
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29/12/2023
29/12/2023
Operata per la prima volta in Chirurgia Toracica una paziente con un solo polmone
È stato eseguito per la prima volta presso la Fondazione IRCCS San Gerardo dei Tintori un intervento estremamente raro e delicato su una paziente di 64 anni con un solo polmone, a seguito di un precedente intervento oncologico che aveva comportato l’intera asportazione del polmone sinistro.
La paziente, nel corso dei controlli di routine eseguiti dopo la prima operazione, aveva sviluppato un nuovo tumore sull’unico polmone rimastole, in assenza di diffusione di malattia linfonodale loco regionale e a distanza.
Un’operazione delicata dal momento che, durante gli interventi di chirurgia polmonare, il polmone sul quale viene eseguita la resezione viene funzionalmente escluso dalla ventilazione per permettere al chirurgo di operare: in questo specifico caso si presentava la difficoltà di lavorare su un unico polmone e, in quanto tale, non escludibile.
La difficoltà è stata superata grazie al ricorso all’ECMO veno-venoso (Extra Corporeal Membrane Oxygenator), la circolazione extracorporea grazie alla quale il sangue del paziente viene ossigenato da una macchina, mentre il cuore continua a pompare sangue normalmente. Questo consente di garantire l’ossigenazione del sangue e la rimozione di anidride carbonica, nonostante i polmoni del paziente, per quel periodo di tempo, non esplichino la loro funzione di ossigenazione.
La procedura di resezione polmonare su polmone unico con assistenza ECMO veno-venosa è estremamente rara, ed è stata ad oggi eseguita in un numero molto limitato di casi, solo in pochi centri di riferimento nel mondo.
L’intervento è stato eseguito dal Direttore della Chirurgia toracica Prof. Francesco Petrella e dal suo aiuto Dr.ssa Lidia Libretti, con l’assistenza anestesiologica del Direttore della Cardiorianimazione Dr. Gianluigi Redaelli in collaborazione con i cardiorianimatori Dr. Paolo Calzavacca e Dr.ssa Elena Maggioni e l’anestesista toracica Dr.ssa Francesca Gallizzi.
“Nonostante la complessità e la rarità del caso - sottolinea il Prof. Petrella - ho ritenuto di poter proporre alla paziente una procedura di chirurgia toracica qui al san Gerardo in completa sicurezza, per il perseguimento del miglior risultato oncologico auspicabile. Questo grazie alla collaborazione con i colleghi del servizio di Anestesia e Rianimazione diretto dal prof. Giuseppe Foti che hanno un’esperienza storica nell’ambito della gestione dell’ECMO e dei pazienti complessi da un punto di vista cardiopolmonare”.
“La nostra esperienza nel curare pazienti che necessitano dell’ECMO - aggiunge il Dr. Redaelli - per gestire gli scambi gassosi ha permesso questo intervento in sicurezza. A fine intervento l’ECMO è stata rimossa e la paziente ricoverata in terapia intensiva cardiochirurgica per una notte e poi trasferita in reparto di degenza”.
“Le attuali terapie oncologiche disponibili - specifica il Prof. Diego Cortinovis, Direttore della Struttura complessa di Oncologia - per il tumore polmonare hanno reso questa patologia precedentemente incurabile una malattia guaribile anche in stadi relativamente avanzati. Le possibilità terapeutiche che permettono una vita più lunga espongono paradossalmente il paziente alla comparsa di secondi tumori e di situazione cliniche di presentazione di malattia assai complesse come quella presente nel caso trattato”.
“La multidisciplinarietà e la coesione dei gruppi superspecialistici del San Gerardo dei Tintori - sottolinea il Presidente Claudio Cogliati - permettono la gestione dell’alta complessità clinica, tipica di un IRCCS, per tutti coloro che ne necessitano a carico del Sistema Sanitario Nazionale. La corretta selezione del paziente e il lavoro d’équipe facilitano il raggiungimento di traguardi che sorpassano quanto singoli specialisti del settore oggi possono fare”.
![Operata per la prima volta in Chirurgia Toracica una paziente con un solo polmone](/documents/492169/73316125/Operata+per+la+prima+volta+in+Chirurgia+Toracica+una+paziente+con+un+solo+polmone.png/5189860f-6021-81d4-8c7a-c057dee40a34?t=1703847298361)
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27/09/2023
27/09/2023
Francesco Petrella alla guida della Chirurgia Toracica
Francesco Petrella è il nuovo Direttore della Struttura Complessa di Chirurgia Toracica della Fondazione IRCCS San Gerardo dei Tintori di Monza, professore associato di Chirurgia Toracica all’Università degli Studi di Milano. Il professionista dal 2012 è nell’elenco dei “100 Medici Eccellenti d’Italia” per la ricerca clinica nell’ambito della oncologia polmonare e dal 2021 nell’elenco dei Top Italian Scientists.
Il prof. Petrella vanta un curriculum molto articolato, maturato anche all’estero: ha frequentato la Scuola di Specializzazione presso l’Ospedale Generale di Vienna (Allgemeines Krankenhaus der Stadt Wien Universitätskliniken – AKH), Divisione di Chirurgia Cardiotoracica diretta dal prof. Walter Klepetko, dove ha avuto modo di dedicarsi, in particolare, al trapianto di polmone e alla chirurgia delle neoplasie polmonari localmente avanzate. Rientrato in Italia, ha lavorato presso la Divisione di Chirurgia Toracica dell’Istituto Europeo di Oncologia, diretta dal prof. Lorenzo Spaggiari e avendo come mentore il prof. Umberto Veronesi.
È stato anche medico frequentatore al Centro di Endoscopia Respiratoria e Laserterapia dell’Azienda Ospedaliera Spedali Civili Brescia diretta dal dott. Sergio Cavaliere, acquisendo competenze sulla broncoscopia rigida, la dissezione meccanica laser assistita ed il posizionamento di protesi delle vie aeree.
Prima ricercatore di Chirurgia Toracica presso il Dipartimento di Oncologia ed Emato-Oncologia dell’Università degli Studi di Milano, dal 2019 è Professore associato di Chirurgia Toracica presso lo stesso ateneo.
A maggio è risultato vincitore dell’avviso pubblico per il conferimento dell’incarico quinquennale di Direzione di Struttura Complessa di Chirurgia Toracica della Fondazione IRCCS San Gerardo dei Tintori di Monza dove ha preso servizio qualche giorno fa. Nel mese di agosto è stato anche Visiting Surgeon presso lo Shanghai Chest Hospital – Jiao Tong University di Shanghai (Cina) diretto dal prof. Wentao Fang.
“Sono onorato di entrare a far parte della Fondazione IRCCS San Gerardo dei Tintori di Monza - spiega il neo Direttore - che rappresenta un’eccellenza della sanità pubblica lombarda; spero di poter contribuire fattivamente, con il mio lavoro, all’ulteriore crescita scientifica e clinica della Fondazione ed altresì di arricchire il mio personale bagaglio umano e professionale con la collaborazione con colleghi di così alto livello che ho avuto già il piacere di conoscere in questi primi giorni”.
“Diamo il benvenuto al prof. Petrella - aggiungono Claudio Cogliati, Presidente della Fondazione IRCCS San Gerardo dei Tintori e Silvano Casazza, Direttore Generale - e ringraziamo il dott. Enrico Cassina in qualità di facente funzione per il prezioso contributo che ha dato alla Struttura di Chirurgia Toracica, che è diventata un punto di riferimento sul territorio lombardo. Con l’arrivo del prof. Petrella la Fondazione IRCCS si conferma ancora una volta un’eccellenza grazie all’investimento in professionisti e in nuove tecniche per il potenziamento della chirurgia con strumenti all’avanguardia. L’ospedale dispone di professionalità e capacità avanzate che, insieme alla formazione internazionale e alle collaborazioni scientifiche con altri enti esteri del prof. Petrella, contribuiranno all’ulteriore sviluppo dell’ospedale in un centro di riferimento nazionale e internazionale”.
![Francesco Petrella alla guida della Chirurgia Toracica](/documents/492169/73316125/francesco+petrella.png/6b673c9a-ffb8-ae18-29bd-6855fb673c15?t=1695813071905)
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22/04/2024
22/04/2024
Iperidrosi, da cosa può dipendere e come si può trattare?
![Iperidrosi, da cosa può dipendere e come si può trattare?](/documents/492169/70667753/iperidrosi.png/d539fb1c-a46e-a869-a8c0-5f5bf8d521fa?t=1713781994315)
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23/02/2024
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Salvato il braccio a una paziente di 36 anni
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14/02/2024
14/02/2024
Primi interventi con la chirurgia robotica
Un intervento chirurgico su due donne, operate per una patologia dell’utero mediante l’utilizzo di un robot, ha “segnato” l’avvio dell’utilizzo di questa modalità operativa al San Gerardo di Monza.
Ad intervenire sulle due pazienti è stato il Prof. Fabio Landoni, direttore della Clinica di Ginecologia della Fondazione IRCCS San Gerardo dei Tintori e professore di Ginecologia e Ostetricia dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca, coordinatore del progetto di introduzione del robot al San Gerardo.
La nuova modalità chirurgica ha potuto usufruire dell’arrivo dello strumento, in attuazione di una programmazione regionale di diffusione di questo approccio chirurgico, e soprattutto dell’impegno di medici e infermieri che hanno accolto con entusiasmo questa nuova possibilità, che va sempre più a migliorare la cura dei pazienti che si rivolgono al San Gerardo.
Il sistema robotico al San Gerardo verrà utilizzato per la chirurgia mininvasiva e troverà diverse applicazioni, dall’urologia alla ginecologia, dalla chirurgia toracica alla chirurgia generale e successivamente per la cardiochirurgia e per l’otorino.
La chirurgia mininvasiva assistita dal robot permette l’esecuzione di interventi anche di alta complessità con maggior precisione e modulazione della radicalità: il chirurgo, fisicamente lontano dal campo operatorio e seduto a una postazione dotata di monitor e comandi, muove i bracci del robot, collegati agli strumenti endoscopici, che vengono introdotti attraverso piccole incisioni. Il campo operatorio è proiettato tridimensionalmente, con immagini ferme e ad altissima risoluzione.
I benefici sono notevoli: piccole incisioni con riduzione del traumatismo tissutale, minore sanguinamento e minore necessità di trasfusioni, riduzione della degenza e del dolore post- operatorio, riduzione dei tempi di recupero, più rapida ripresa nello svolgimento delle attività quotidiane, maggiore facilità nell’esecuzione delle manovre chirurgiche complesse e maggiore sicurezza per il paziente. Le due pazienti, operate dal prof. Landoni, sono state dimesse il giorno dopo l’intervento.
“I vantaggi di una chirurgia assistita dal robot non sono solamente la possibilità di una chirurgia immersiva in 3D con capacità di ingrandimento di 10 volte dell’immagine, ma anche la possibilità di operare a pochi millimetri, a migliaia di chilometri di distanza senza tremori. Ulteriore vantaggio è la mobilità degli strumenti che ruotano a 360 gradi con una mobilità superiore alle nostre articolazioni”, sottolinea il prof. Landoni.
Alla fine della scorsa settimana sono stati 11 gli interventi eseguiti con tre équipe coinvolte, appartenenti alle Strutture complesse di Ginecologia, di Chirurgia Toracica, diretta dal Prof. Francesco Petrella e della Chirurgia Generale diretta dal Prof. Marco Braga, scrivendo così un pezzo di storia del San Gerardo, grazie a chirurghi, coordinatori, infermieri, anestesisti, Oss, che hanno messo impegno, dedizione e collaborazione.
“Il team infermieristico dedicato alla chirurgia robotica - spiega la Responsabile infermieristica di “Area Dipartimentale Sale Operatorie” Dott.ssa Lucia Alberti - ha collaborato in modo propositivo al progetto svolgendo un importante lavoro di squadra propedeutico all’avvio dell’attività. Questo è stato possibile grazie all’elevato livello di competenze specialistiche acquisite e all’importante stimolo di crescita professionale”.
![Primi interventi con la chirurgia robotica](/documents/492169/76886714/Chirurgia+robotica.jpg/19b40980-f611-176a-181c-814a30e62733?t=1707986691840)
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29/12/2023
29/12/2023
Operata per la prima volta in Chirurgia Toracica una paziente con un solo polmone
È stato eseguito per la prima volta presso la Fondazione IRCCS San Gerardo dei Tintori un intervento estremamente raro e delicato su una paziente di 64 anni con un solo polmone, a seguito di un precedente intervento oncologico che aveva comportato l’intera asportazione del polmone sinistro.
La paziente, nel corso dei controlli di routine eseguiti dopo la prima operazione, aveva sviluppato un nuovo tumore sull’unico polmone rimastole, in assenza di diffusione di malattia linfonodale loco regionale e a distanza.
Un’operazione delicata dal momento che, durante gli interventi di chirurgia polmonare, il polmone sul quale viene eseguita la resezione viene funzionalmente escluso dalla ventilazione per permettere al chirurgo di operare: in questo specifico caso si presentava la difficoltà di lavorare su un unico polmone e, in quanto tale, non escludibile.
La difficoltà è stata superata grazie al ricorso all’ECMO veno-venoso (Extra Corporeal Membrane Oxygenator), la circolazione extracorporea grazie alla quale il sangue del paziente viene ossigenato da una macchina, mentre il cuore continua a pompare sangue normalmente. Questo consente di garantire l’ossigenazione del sangue e la rimozione di anidride carbonica, nonostante i polmoni del paziente, per quel periodo di tempo, non esplichino la loro funzione di ossigenazione.
La procedura di resezione polmonare su polmone unico con assistenza ECMO veno-venosa è estremamente rara, ed è stata ad oggi eseguita in un numero molto limitato di casi, solo in pochi centri di riferimento nel mondo.
L’intervento è stato eseguito dal Direttore della Chirurgia toracica Prof. Francesco Petrella e dal suo aiuto Dr.ssa Lidia Libretti, con l’assistenza anestesiologica del Direttore della Cardiorianimazione Dr. Gianluigi Redaelli in collaborazione con i cardiorianimatori Dr. Paolo Calzavacca e Dr.ssa Elena Maggioni e l’anestesista toracica Dr.ssa Francesca Gallizzi.
“Nonostante la complessità e la rarità del caso - sottolinea il Prof. Petrella - ho ritenuto di poter proporre alla paziente una procedura di chirurgia toracica qui al san Gerardo in completa sicurezza, per il perseguimento del miglior risultato oncologico auspicabile. Questo grazie alla collaborazione con i colleghi del servizio di Anestesia e Rianimazione diretto dal prof. Giuseppe Foti che hanno un’esperienza storica nell’ambito della gestione dell’ECMO e dei pazienti complessi da un punto di vista cardiopolmonare”.
“La nostra esperienza nel curare pazienti che necessitano dell’ECMO - aggiunge il Dr. Redaelli - per gestire gli scambi gassosi ha permesso questo intervento in sicurezza. A fine intervento l’ECMO è stata rimossa e la paziente ricoverata in terapia intensiva cardiochirurgica per una notte e poi trasferita in reparto di degenza”.
“Le attuali terapie oncologiche disponibili - specifica il Prof. Diego Cortinovis, Direttore della Struttura complessa di Oncologia - per il tumore polmonare hanno reso questa patologia precedentemente incurabile una malattia guaribile anche in stadi relativamente avanzati. Le possibilità terapeutiche che permettono una vita più lunga espongono paradossalmente il paziente alla comparsa di secondi tumori e di situazione cliniche di presentazione di malattia assai complesse come quella presente nel caso trattato”.
“La multidisciplinarietà e la coesione dei gruppi superspecialistici del San Gerardo dei Tintori - sottolinea il Presidente Claudio Cogliati - permettono la gestione dell’alta complessità clinica, tipica di un IRCCS, per tutti coloro che ne necessitano a carico del Sistema Sanitario Nazionale. La corretta selezione del paziente e il lavoro d’équipe facilitano il raggiungimento di traguardi che sorpassano quanto singoli specialisti del settore oggi possono fare”.
![Operata per la prima volta in Chirurgia Toracica una paziente con un solo polmone](/documents/492169/73316125/Operata+per+la+prima+volta+in+Chirurgia+Toracica+una+paziente+con+un+solo+polmone.png/5189860f-6021-81d4-8c7a-c057dee40a34?t=1703847298361)
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27/09/2023
27/09/2023
Francesco Petrella alla guida della Chirurgia Toracica
Francesco Petrella è il nuovo Direttore della Struttura Complessa di Chirurgia Toracica della Fondazione IRCCS San Gerardo dei Tintori di Monza, professore associato di Chirurgia Toracica all’Università degli Studi di Milano. Il professionista dal 2012 è nell’elenco dei “100 Medici Eccellenti d’Italia” per la ricerca clinica nell’ambito della oncologia polmonare e dal 2021 nell’elenco dei Top Italian Scientists.
Il prof. Petrella vanta un curriculum molto articolato, maturato anche all’estero: ha frequentato la Scuola di Specializzazione presso l’Ospedale Generale di Vienna (Allgemeines Krankenhaus der Stadt Wien Universitätskliniken – AKH), Divisione di Chirurgia Cardiotoracica diretta dal prof. Walter Klepetko, dove ha avuto modo di dedicarsi, in particolare, al trapianto di polmone e alla chirurgia delle neoplasie polmonari localmente avanzate. Rientrato in Italia, ha lavorato presso la Divisione di Chirurgia Toracica dell’Istituto Europeo di Oncologia, diretta dal prof. Lorenzo Spaggiari e avendo come mentore il prof. Umberto Veronesi.
È stato anche medico frequentatore al Centro di Endoscopia Respiratoria e Laserterapia dell’Azienda Ospedaliera Spedali Civili Brescia diretta dal dott. Sergio Cavaliere, acquisendo competenze sulla broncoscopia rigida, la dissezione meccanica laser assistita ed il posizionamento di protesi delle vie aeree.
Prima ricercatore di Chirurgia Toracica presso il Dipartimento di Oncologia ed Emato-Oncologia dell’Università degli Studi di Milano, dal 2019 è Professore associato di Chirurgia Toracica presso lo stesso ateneo.
A maggio è risultato vincitore dell’avviso pubblico per il conferimento dell’incarico quinquennale di Direzione di Struttura Complessa di Chirurgia Toracica della Fondazione IRCCS San Gerardo dei Tintori di Monza dove ha preso servizio qualche giorno fa. Nel mese di agosto è stato anche Visiting Surgeon presso lo Shanghai Chest Hospital – Jiao Tong University di Shanghai (Cina) diretto dal prof. Wentao Fang.
“Sono onorato di entrare a far parte della Fondazione IRCCS San Gerardo dei Tintori di Monza - spiega il neo Direttore - che rappresenta un’eccellenza della sanità pubblica lombarda; spero di poter contribuire fattivamente, con il mio lavoro, all’ulteriore crescita scientifica e clinica della Fondazione ed altresì di arricchire il mio personale bagaglio umano e professionale con la collaborazione con colleghi di così alto livello che ho avuto già il piacere di conoscere in questi primi giorni”.
“Diamo il benvenuto al prof. Petrella - aggiungono Claudio Cogliati, Presidente della Fondazione IRCCS San Gerardo dei Tintori e Silvano Casazza, Direttore Generale - e ringraziamo il dott. Enrico Cassina in qualità di facente funzione per il prezioso contributo che ha dato alla Struttura di Chirurgia Toracica, che è diventata un punto di riferimento sul territorio lombardo. Con l’arrivo del prof. Petrella la Fondazione IRCCS si conferma ancora una volta un’eccellenza grazie all’investimento in professionisti e in nuove tecniche per il potenziamento della chirurgia con strumenti all’avanguardia. L’ospedale dispone di professionalità e capacità avanzate che, insieme alla formazione internazionale e alle collaborazioni scientifiche con altri enti esteri del prof. Petrella, contribuiranno all’ulteriore sviluppo dell’ospedale in un centro di riferimento nazionale e internazionale”.
![Francesco Petrella alla guida della Chirurgia Toracica](/documents/492169/73316125/francesco+petrella.png/6b673c9a-ffb8-ae18-29bd-6855fb673c15?t=1695813071905)