Chirurgia Toracica
Chirurgia Toracica
Descrizione:
Principali attività
La S.C. Chirurgia Toracica si pone come riferimento per il trattamento della patologia oncologica chirurgica del torace, con particolare riferimento a:
-
Neoplasie primitive del polmone in stadio iniziale con approccio mini-invasivo o localmente avanzato o oligometastatico laddove indicato.
-
Neoplasie secondarie del polmone da primitività extratoracica.
-
Neoplasie primitive della pleura (mesotelioma) e della parete toracica anche con interessamento sternale.
-
Neoplasie del timo e del del mediastino
-
Neoplasie delle vie aeree
La Struttura Complessa, inoltre, ha una considerevole esperienza nel trattamento chirurgico mini invasivo dell’iperidrosi con una delle casistiche numericamente più consistenti in Europa.
Vi è altresì una considerevole esperienza nel trattamento del pneumotorace spontaneo sia in urgenza sia in elezione.
Completa il quadro delle competenze divisionali una consolidata esperienza nel trattamento del traumatismo toracico anche maggiore, nell’ambito di un centro ospedaliero di riferimento per la gestione del trauma.
Direttore S.C. Chirurgia Toracica:
Prof. Francesco PetrellaChirurgia Toracica
Settore B, 6° piano
Direttore S.C. Chirurgia Toracica
Principali attività
La S.C. Chirurgia Toracica si pone come riferimento per il trattamento della patologia oncologica chirurgica del torace, con particolare riferimento a:
-
Neoplasie primitive del polmone in stadio iniziale con approccio mini-invasivo o localmente avanzato o oligometastatico laddove indicato.
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Neoplasie secondarie del polmone da primitività extratoracica.
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Neoplasie primitive della pleura (mesotelioma) e della parete toracica anche con interessamento sternale.
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Neoplasie del timo e del del mediastino
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Neoplasie delle vie aeree
La Struttura Complessa, inoltre, ha una considerevole esperienza nel trattamento chirurgico mini invasivo dell’iperidrosi con una delle casistiche numericamente più consistenti in Europa.
Vi è altresì una considerevole esperienza nel trattamento del pneumotorace spontaneo sia in urgenza sia in elezione.
Completa il quadro delle competenze divisionali una consolidata esperienza nel trattamento del traumatismo toracico anche maggiore, nell’ambito di un centro ospedaliero di riferimento per la gestione del trauma.
039 233 3580
tel. 039 233 3562
Orario visita parenti: dal lunedì alla domenica, compresi festivi, dalle ore 12.00 alle 13.00 e dalle ore 18.00 alle 19.00
Colloqui con i medici: rivolgersi al personale infermieristico di reparto.
Responsabile della pubblicazione: Redazione
Ultimo aggiornamento: 27/03/2025
Ultime notizie
14/03/2025
14/03/2025
Iperidrosi: il San Gerardo nell’élite dei centri con il numero più alto di interventi a livello mondiale
La prima survey mondiale sull’iperidrosi porta la firma della Fondazione IRCCS San Gerardo dei Tintori di Monza, centro di riferimento nazionale per questo tipo di patologia. Primo firmatario dello studio il Dr. Federico Raveglia della Struttura Complessa di Chirurgia Toracica, diretta dal Prof. Francesco Petrella.
Si tratta di una ricerca, pubblicata a febbraio sul Journal of Thoracic Disease, svolta insieme alla European Society of Thoracic Surgeons (ESTS – Società Europea di Chirurghi Toracici), volta a descrive lo stato dell’arte su questa patologia per quanto riguarda le modalità di diagnosi e di cura. Ma soprattutto indaga chi e quanti tra i chirurghi toracici mondiali trattano l’iperidrosi, una patologia di natura benigna del Sistema Nervoso Autonomo caratterizzata da un’eccessiva secrezione di sudore rispetto alla norma.
Alla base il fatto che non ci sono linee guida su indicazioni e tecniche chirurgiche da utilizzare e il dibattito è ancora aperto. Per valutare l’attuale pratica clinica tra i chirurghi toracici, la European Society of Thoracic Surgeons ha deciso quindi di intervistare i suoi membri per ottenere una panoramica all’avanguardia della chirurgia del nervo autonomo toracico. Il sondaggio consisteva in 29 domande raggruppate in 4 argomenti (dati demografici, valutazione preoperatoria, tecnica chirurgica, follow-up) che ha visto coinvolti 1677 membri dell’ESTS.
“Al termine del sondaggio - sottolinea il Dr. Raveglia - è emerso che la Fondazione IRCCS San Gerardo dei Tintori di Monza è tra i centri con numeri maggiori al mondo per quantità di interventi (136 nel biennio 2023-24) e che solo 4 centri al mondo, tra quelli che hanno aderito, eseguono più di 75 casi annui, rimanendo quindi leader indiscusso nella casistica nazionale ed internazionale”.
Forti di questi numeri, il Prof. Petrella e il Dr. Raveglia, sono rispettivamente i co-presidenti per EACTS (European Association for Cardiothoracic Surgery, ossia l’Associazione Europea di Chirurgia Cardiotoracica) e ESTS di un gruppo di studio incaricato di redigere un documento di consensus (raccomandazioni) sull’iperidrosi.
Il prossimo mese di maggio il Dr. Raveglia, in occasione del congresso annuale ESTS che si terrà a Budapest, verrà incaricato allo stesso modo a guidare un gruppo di studio sull’iperidrosi, con lo scopo di istituire un database internazionale.

Ultime notizie
31/01/2025
31/01/2025
1st CADAVERIC DISSECTION WORKSHOP FOR THORACIC SURGEONS
25 febbraio 2025, Ospedale San Gerardo
Rationale
With the advent of minimally invasive approaches in thoracic surgery – both videoassisted and robotic – complex combined approaches to pleural cavities and mediastinum are more and more rarely performed, thus causing a lack in the training of thoracic surgery trainees and a concrete risk of deskilling in more experienced surgeons.
The aim of this cadaveric course is to bridge the gap between theory and actual clinical practice, offering a practical knowledge of complex accesses to pleural cavities and mediastinum.
At end of this course, learners can expect to acquire the following skills:
-
Basic anatomy principles
-
Develop and improves knowledge and skills in dissection
-
Bridge basic anatomical understanding with clinical applications in the field of extended thoracic surgery
-
Build a strong foundation for safe surgical practice
Course Agenda
Welcome and introduction 8:30 - 9:00
Normal anatomy of the chest wall and mediastinum 9:00 – 9:30
Surgical techniques 9.30 – 10:00
COFFEE BREAK 10:05 10:25
Cadaveric session 1: standard approaches 10:30 – 13:00
- Median Sternotomy
- Mediastinal Structure
- Hemiclamshell incision
- Clamshell incision
Lunch 13:00 – 14:00
Cadaveric session 2: complex approaches 14:00 – 16:00
- The Anterior Transclavicular approach (Dartevelle)
- The Anterior Transmanubrial approach (Grunenwald - Spaggiari)
- The Anterior Trap – door approach (Masaoka – Nomori)
- The Posterior approach (Shaw - Paulson)
- Modified Transmanubrial approach for thoracic outlet syndrome (San Gerardo)
Trainer profile
Chair: prof. Francesco Petrella
Scientific coordinator: dr. Federico Raveglia
Supervising tutors: dr. Andrea Cara, dr. Enrico Mario Cassina, dr. Lidia Libretti, dr. Emanuele Pirondini, dr. Antonio Tuoro
Organizing secretariat
StudioProgress Snc
Via Cattaneo 51
25121 Brescia (Italy)
030.290326

Ultime notizie
22/04/2024
22/04/2024
Iperidrosi, da cosa può dipendere e come si può trattare?

Ultime notizie
23/02/2024
23/02/2024
Salvato il braccio a una paziente di 36 anni
Ultime notizie
14/02/2024
14/02/2024
Primi interventi con la chirurgia robotica
Un intervento chirurgico su due donne, operate per una patologia dell’utero mediante l’utilizzo di un robot, ha “segnato” l’avvio dell’utilizzo di questa modalità operativa al San Gerardo di Monza.
Ad intervenire sulle due pazienti è stato il Prof. Fabio Landoni, direttore della Clinica di Ginecologia della Fondazione IRCCS San Gerardo dei Tintori e professore di Ginecologia e Ostetricia dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca, coordinatore del progetto di introduzione del robot al San Gerardo.
La nuova modalità chirurgica ha potuto usufruire dell’arrivo dello strumento, in attuazione di una programmazione regionale di diffusione di questo approccio chirurgico, e soprattutto dell’impegno di medici e infermieri che hanno accolto con entusiasmo questa nuova possibilità, che va sempre più a migliorare la cura dei pazienti che si rivolgono al San Gerardo.
Il sistema robotico al San Gerardo verrà utilizzato per la chirurgia mininvasiva e troverà diverse applicazioni, dall’urologia alla ginecologia, dalla chirurgia toracica alla chirurgia generale e successivamente per la cardiochirurgia e per l’otorino.
La chirurgia mininvasiva assistita dal robot permette l’esecuzione di interventi anche di alta complessità con maggior precisione e modulazione della radicalità: il chirurgo, fisicamente lontano dal campo operatorio e seduto a una postazione dotata di monitor e comandi, muove i bracci del robot, collegati agli strumenti endoscopici, che vengono introdotti attraverso piccole incisioni. Il campo operatorio è proiettato tridimensionalmente, con immagini ferme e ad altissima risoluzione.
I benefici sono notevoli: piccole incisioni con riduzione del traumatismo tissutale, minore sanguinamento e minore necessità di trasfusioni, riduzione della degenza e del dolore post- operatorio, riduzione dei tempi di recupero, più rapida ripresa nello svolgimento delle attività quotidiane, maggiore facilità nell’esecuzione delle manovre chirurgiche complesse e maggiore sicurezza per il paziente. Le due pazienti, operate dal prof. Landoni, sono state dimesse il giorno dopo l’intervento.
“I vantaggi di una chirurgia assistita dal robot non sono solamente la possibilità di una chirurgia immersiva in 3D con capacità di ingrandimento di 10 volte dell’immagine, ma anche la possibilità di operare a pochi millimetri, a migliaia di chilometri di distanza senza tremori. Ulteriore vantaggio è la mobilità degli strumenti che ruotano a 360 gradi con una mobilità superiore alle nostre articolazioni”, sottolinea il prof. Landoni.
Alla fine della scorsa settimana sono stati 11 gli interventi eseguiti con tre équipe coinvolte, appartenenti alle Strutture complesse di Ginecologia, di Chirurgia Toracica, diretta dal Prof. Francesco Petrella e della Chirurgia Generale diretta dal Prof. Marco Braga, scrivendo così un pezzo di storia del San Gerardo, grazie a chirurghi, coordinatori, infermieri, anestesisti, Oss, che hanno messo impegno, dedizione e collaborazione.
“Il team infermieristico dedicato alla chirurgia robotica - spiega la Responsabile infermieristica di “Area Dipartimentale Sale Operatorie” Dott.ssa Lucia Alberti - ha collaborato in modo propositivo al progetto svolgendo un importante lavoro di squadra propedeutico all’avvio dell’attività. Questo è stato possibile grazie all’elevato livello di competenze specialistiche acquisite e all’importante stimolo di crescita professionale”.

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14/03/2025
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Iperidrosi: il San Gerardo nell’élite dei centri con il numero più alto di interventi a livello mondiale
La prima survey mondiale sull’iperidrosi porta la firma della Fondazione IRCCS San Gerardo dei Tintori di Monza, centro di riferimento nazionale per questo tipo di patologia. Primo firmatario dello studio il Dr. Federico Raveglia della Struttura Complessa di Chirurgia Toracica, diretta dal Prof. Francesco Petrella.
Si tratta di una ricerca, pubblicata a febbraio sul Journal of Thoracic Disease, svolta insieme alla European Society of Thoracic Surgeons (ESTS – Società Europea di Chirurghi Toracici), volta a descrive lo stato dell’arte su questa patologia per quanto riguarda le modalità di diagnosi e di cura. Ma soprattutto indaga chi e quanti tra i chirurghi toracici mondiali trattano l’iperidrosi, una patologia di natura benigna del Sistema Nervoso Autonomo caratterizzata da un’eccessiva secrezione di sudore rispetto alla norma.
Alla base il fatto che non ci sono linee guida su indicazioni e tecniche chirurgiche da utilizzare e il dibattito è ancora aperto. Per valutare l’attuale pratica clinica tra i chirurghi toracici, la European Society of Thoracic Surgeons ha deciso quindi di intervistare i suoi membri per ottenere una panoramica all’avanguardia della chirurgia del nervo autonomo toracico. Il sondaggio consisteva in 29 domande raggruppate in 4 argomenti (dati demografici, valutazione preoperatoria, tecnica chirurgica, follow-up) che ha visto coinvolti 1677 membri dell’ESTS.
“Al termine del sondaggio - sottolinea il Dr. Raveglia - è emerso che la Fondazione IRCCS San Gerardo dei Tintori di Monza è tra i centri con numeri maggiori al mondo per quantità di interventi (136 nel biennio 2023-24) e che solo 4 centri al mondo, tra quelli che hanno aderito, eseguono più di 75 casi annui, rimanendo quindi leader indiscusso nella casistica nazionale ed internazionale”.
Forti di questi numeri, il Prof. Petrella e il Dr. Raveglia, sono rispettivamente i co-presidenti per EACTS (European Association for Cardiothoracic Surgery, ossia l’Associazione Europea di Chirurgia Cardiotoracica) e ESTS di un gruppo di studio incaricato di redigere un documento di consensus (raccomandazioni) sull’iperidrosi.
Il prossimo mese di maggio il Dr. Raveglia, in occasione del congresso annuale ESTS che si terrà a Budapest, verrà incaricato allo stesso modo a guidare un gruppo di studio sull’iperidrosi, con lo scopo di istituire un database internazionale.

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31/01/2025
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With the advent of minimally invasive approaches in thoracic surgery – both videoassisted and robotic – complex combined approaches to pleural cavities and mediastinum are more and more rarely performed, thus causing a lack in the training of thoracic surgery trainees and a concrete risk of deskilling in more experienced surgeons.
The aim of this cadaveric course is to bridge the gap between theory and actual clinical practice, offering a practical knowledge of complex accesses to pleural cavities and mediastinum.
At end of this course, learners can expect to acquire the following skills:
-
Basic anatomy principles
-
Develop and improves knowledge and skills in dissection
-
Bridge basic anatomical understanding with clinical applications in the field of extended thoracic surgery
-
Build a strong foundation for safe surgical practice
Course Agenda
Welcome and introduction 8:30 - 9:00
Normal anatomy of the chest wall and mediastinum 9:00 – 9:30
Surgical techniques 9.30 – 10:00
COFFEE BREAK 10:05 10:25
Cadaveric session 1: standard approaches 10:30 – 13:00
- Median Sternotomy
- Mediastinal Structure
- Hemiclamshell incision
- Clamshell incision
Lunch 13:00 – 14:00
Cadaveric session 2: complex approaches 14:00 – 16:00
- The Anterior Transclavicular approach (Dartevelle)
- The Anterior Transmanubrial approach (Grunenwald - Spaggiari)
- The Anterior Trap – door approach (Masaoka – Nomori)
- The Posterior approach (Shaw - Paulson)
- Modified Transmanubrial approach for thoracic outlet syndrome (San Gerardo)
Trainer profile
Chair: prof. Francesco Petrella
Scientific coordinator: dr. Federico Raveglia
Supervising tutors: dr. Andrea Cara, dr. Enrico Mario Cassina, dr. Lidia Libretti, dr. Emanuele Pirondini, dr. Antonio Tuoro
Organizing secretariat
StudioProgress Snc
Via Cattaneo 51
25121 Brescia (Italy)
030.290326

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Un intervento chirurgico su due donne, operate per una patologia dell’utero mediante l’utilizzo di un robot, ha “segnato” l’avvio dell’utilizzo di questa modalità operativa al San Gerardo di Monza.
Ad intervenire sulle due pazienti è stato il Prof. Fabio Landoni, direttore della Clinica di Ginecologia della Fondazione IRCCS San Gerardo dei Tintori e professore di Ginecologia e Ostetricia dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca, coordinatore del progetto di introduzione del robot al San Gerardo.
La nuova modalità chirurgica ha potuto usufruire dell’arrivo dello strumento, in attuazione di una programmazione regionale di diffusione di questo approccio chirurgico, e soprattutto dell’impegno di medici e infermieri che hanno accolto con entusiasmo questa nuova possibilità, che va sempre più a migliorare la cura dei pazienti che si rivolgono al San Gerardo.
Il sistema robotico al San Gerardo verrà utilizzato per la chirurgia mininvasiva e troverà diverse applicazioni, dall’urologia alla ginecologia, dalla chirurgia toracica alla chirurgia generale e successivamente per la cardiochirurgia e per l’otorino.
La chirurgia mininvasiva assistita dal robot permette l’esecuzione di interventi anche di alta complessità con maggior precisione e modulazione della radicalità: il chirurgo, fisicamente lontano dal campo operatorio e seduto a una postazione dotata di monitor e comandi, muove i bracci del robot, collegati agli strumenti endoscopici, che vengono introdotti attraverso piccole incisioni. Il campo operatorio è proiettato tridimensionalmente, con immagini ferme e ad altissima risoluzione.
I benefici sono notevoli: piccole incisioni con riduzione del traumatismo tissutale, minore sanguinamento e minore necessità di trasfusioni, riduzione della degenza e del dolore post- operatorio, riduzione dei tempi di recupero, più rapida ripresa nello svolgimento delle attività quotidiane, maggiore facilità nell’esecuzione delle manovre chirurgiche complesse e maggiore sicurezza per il paziente. Le due pazienti, operate dal prof. Landoni, sono state dimesse il giorno dopo l’intervento.
“I vantaggi di una chirurgia assistita dal robot non sono solamente la possibilità di una chirurgia immersiva in 3D con capacità di ingrandimento di 10 volte dell’immagine, ma anche la possibilità di operare a pochi millimetri, a migliaia di chilometri di distanza senza tremori. Ulteriore vantaggio è la mobilità degli strumenti che ruotano a 360 gradi con una mobilità superiore alle nostre articolazioni”, sottolinea il prof. Landoni.
Alla fine della scorsa settimana sono stati 11 gli interventi eseguiti con tre équipe coinvolte, appartenenti alle Strutture complesse di Ginecologia, di Chirurgia Toracica, diretta dal Prof. Francesco Petrella e della Chirurgia Generale diretta dal Prof. Marco Braga, scrivendo così un pezzo di storia del San Gerardo, grazie a chirurghi, coordinatori, infermieri, anestesisti, Oss, che hanno messo impegno, dedizione e collaborazione.
“Il team infermieristico dedicato alla chirurgia robotica - spiega la Responsabile infermieristica di “Area Dipartimentale Sale Operatorie” Dott.ssa Lucia Alberti - ha collaborato in modo propositivo al progetto svolgendo un importante lavoro di squadra propedeutico all’avvio dell’attività. Questo è stato possibile grazie all’elevato livello di competenze specialistiche acquisite e all’importante stimolo di crescita professionale”.
