Diagnostica senologica
Diagnostica senologica
Descrizione:
All'interno del percorso di diagnosi e cura del carcinoma mammario denominato Breast Unit, la Diagnostica senologica è una struttura altamente specializzata che gestisce il CENTRO BIOPSIE DELLA MAMMELLA in sinergia con la S.C. Chirurgia senologica.
In questo ambito vengono erogate tutte le prestazioni di imaging senologico che includono:
-
mammografia nella modalità ordinaria, con l’impiego della metodica di tomosintesi e non ultimo il mezzo di contrasto,
-
ecografie della mammella sia a scopo diagnostico che per l’effettuazione di biopsie con guida strumentale,
-
risonanza magnetica delle mammelle con e senza mezzo di contrasto fino ad includere gli studi di integrità degli impianti protesici.
Viene erogato un ampio spettro di biopsie mammarie con varie tecnologie di prelievo e di guida della procedura bioptica. Sono incluse:
-
procedure con ago sottile (agospirato),
-
prelievi microstologici con ago tranciante,
-
procedure vuoto assistite (vabb) con guida stereotassica (mammografica), ecografica e risonanza magnetica.
Sono previste anche procedure di localizzazione delle lesioni mammaria a scopo terapeutico (pre operatorie e pre terapia: neoadiuvanti).
La dotazione tecnologica conta su apparecchiature di ultima generazione delle migliori aziende sul mercato.
Il personale in organico possiede un percorso di formazione specifico in campo senologico allineato con gli standard dei principali centri Italiani ed Europei.
Responsabile S.S. Diagnostica Senologica:
DOTT.SSA. Anna AbateDiagnostica senologica
Palazzina Accoglienza piano SResponsabile S.S. Diagnostica Senologica
All'interno del percorso di diagnosi e cura del carcinoma mammario denominato Breast Unit, la Diagnostica senologica è una struttura altamente specializzata che gestisce il CENTRO BIOPSIE DELLA MAMMELLA in sinergia con la S.C. Chirurgia senologica.
In questo ambito vengono erogate tutte le prestazioni di imaging senologico che includono:
-
mammografia nella modalità ordinaria, con l’impiego della metodica di tomosintesi e non ultimo il mezzo di contrasto,
-
ecografie della mammella sia a scopo diagnostico che per l’effettuazione di biopsie con guida strumentale,
-
risonanza magnetica delle mammelle con e senza mezzo di contrasto fino ad includere gli studi di integrità degli impianti protesici.
Viene erogato un ampio spettro di biopsie mammarie con varie tecnologie di prelievo e di guida della procedura bioptica. Sono incluse:
-
procedure con ago sottile (agospirato),
-
prelievi microstologici con ago tranciante,
-
procedure vuoto assistite (vabb) con guida stereotassica (mammografica), ecografica e risonanza magnetica.
Sono previste anche procedure di localizzazione delle lesioni mammaria a scopo terapeutico (pre operatorie e pre terapia: neoadiuvanti).
La dotazione tecnologica conta su apparecchiature di ultima generazione delle migliori aziende sul mercato.
Il personale in organico possiede un percorso di formazione specifico in campo senologico allineato con gli standard dei principali centri Italiani ed Europei.
Responsabile della pubblicazione: Redazione
Ultimo aggiornamento: 15/12/2022
Ultime notizie
11/05/2023
11/05/2023
Dal galà di beneficenza di Lesmo un nuovo ecografo per la Breast Unit
Una nuova apparecchiatura alla Breast Unit della Fondazione San Gerardo dei Tintori.
Grazie ad una raccolta fondi partita a Lesmo e che ha coinvolto diversi donatori della Brianza, è stato donato un ecografo di ultima generazione dedicato allo studio del seno per la prevenzione dei tumori alla Struttura di Diagnostica Senologica.
Martedì la consegna ufficiale dell’apparecchio alla Fondazione IRCCS San Gerardo dei Tintori alla presenza del sindaco di Lesmo Francesco Montorio. “La prevenzione è uno dei bisogni primari di tutti e la divulgazione di questa cultura dovrebbe essere uno degli obiettivi di ogni amministrazione - ha sottolineato il primo cittadino -. Un ringraziamento particolare va a Villa Mattioli che ha risposto con generosità all’invito offrendo un importante supporto al comune in questa scelta”.
La raccolta fondi infatti era iniziata con un galà di beneficenza in Villa Mattioli a Peregallo di Lesmo lo scorso 29 gennaio organizzato da Sara Dossola, assessore con deleghe a Istruzione, Servizi Sociali, Pari Opportunità e Politiche Sociali dello stesso comune.
“Una omogeneità di tecnologia e la disponibilità di diverse apparecchiature serve a garantire ai pazienti una diagnosi certa completa e conclusiva e può servire ad avviare un percorso di cura o a restituire al paziente quella serenità che porta l’esclusione ipotesi non favorevole”, ha aggiunto il dott. Riccardo Giovanazzi, Direttore clinico della Breast Unit.
“Si tratta di uno degli ecografi di ultima generazione - ha concluso la dott.ssa Anna Abate responsabile della Diagnostica Senologica - che permette l’individuazione di lesioni estremamente piccole grazie all’alta risoluzione e la possibilità di applicare nuove tecnologie, compresa la fusione di immagini tra diverse metodiche, per giungere ad una diagnosi sempre più precoce e di certezza”.
Alla presentazione dell’ecografo erano presenti il dott. Claudio Cogliati, Presidente della Fondazione IRCCS San Gerardo dei Tintori e il Direttore Generale, il dott. Silvano Casazza che hanno ringraziato l’Amministrazione comunale e un gruppo di donatrici presenti per l’importante contributo.

Ultime notizie
02/05/2023
02/05/2023
A 360 Degree Perspective on Breast Biopsy and Clinical Outcomes
11-12 maggio 2023, Centro congressi Ospedale San Gerardo
Programma
DAY 1
Arrival and Registration – Lunch is provided 12:30 -13:30
Introduction Prof. Corinne Balleyguier and Dr. Riccardo Giovanazzi 13:45 -14:00
Breast cancer management in Italy Dr. Riccardo Giovanazzi, Monza 14:05 -14:20
The role of VABB under U/S: clinical indications, advantages and challenges. Dr. Krzysztof Koziełek, Poznan 14:25 -14:50
How to assess the quality of stereotactic biopsies Dr. Clara Park, Wiesbaden 14:55 -15:25
Tissue markers and pre-operative localization: minimizing the impact on the daily workflow and improving the clinical pathway. Dr. Anna Abate, Monza Dr. Riccardo Giovanazzi, Monza 15:30 -16:15
Coffee Break 16:15 -16.30
Effectiveness of percutaneous vacuum-assisted excision (VAE) of breast lesions of uncertain malignant potential: guidelines, experience and results from the UK. Dr. Elisabetta Giannotti, Nottingham 16:30 -17:15
Contrast Mammography vs MR: the Pros and Cons as it re-lates to intervention from diagnostic imaging to biopsy Prof. Corinne Balleyguier, Villejuif 17:20 -18:05
The Pathologist's point of view on improving diagnostic ac-curacy and leading to more effective patient management Prof. Nicola Fusco, Milan 18:10 -18:55
Dinner 20:30 - 21:30
DAY 2
Needles and lesions: how to decide the best biopsy tool for an accurate diagnostic strategy. Dr. Thilo Töllner, Stade 08:30 - 09:05
ST-VABB, U/S-VABB, tissue markers Hands-on and live biopsies Practical Lab Co-ordinator Dr. Thilo Töllner, Stade 09:10 -12:00
Coffee Break 10:30-10:45
Closing Prof. Corinne Balleyguier and Dr. Riccardo Giovanazzi 12:10 -12:30
Faculty
Dr. Anna Abate Fondazione IRCCS San Gerardo dei Tintori, Monza / Italy
Prof. Corinne Balleyguier Institut Gustave Roussy, Villejuif / France
Prof. Nicola Fusco Instituto Europeo Di Oncologia, Milan / Italy
Dr. Elisabetta Giannotti Cambridge University Hospital NHS Foundation Trust, Cambridge / United Kingdom
Dr. Riccardo Giovanazzi Fondazione IRCCS San Gerardo dei Tintori, Monza / Italy
Dr. Krzysztof Koziełek Centrum Medyczne HCP Sp. z o.o., Szpital Im. Św. Jana Pawła II, Poznan / Poland
Dr. Clara Park Mammom Breast Diagnostic Center, Frankfurt / Germany
Dr. Thilo Toellner Klinik Dr. Hancken, Stade / Germany
Per informazioni e iscrizioni

Ultime notizie
28/03/2023
28/03/2023
La Breast Unit protagonista a Vienna all’European Congress of Radiology
Anche quest’anno la Breast Unit dell’Ospedale San Gerardo è stata coinvolta nell’European Congress of Radiology, principale congresso mondiale di radiologia insieme a quello che si tiene a Chicago in dicembre.
Perseguire il continuo aggiornamento tecnologico nella Breast Unit della Fondazione IRCCS San Gerardo dei Tintori non è solo l’ampliamento e l’ammodernamento del “parco macchine” con l’introduzione di strumenti di ultima generazione per la diagnosi e cura del tumore mammario, ma anche in parallelo la continua crescita dell’expertise dei professionisti in campo senologico per poter far fruttare a favore delle pazienti le nuove metodiche.
Il dott. Riccardo Giovanazzi, Direttore della Breast Unit e della Struttura Complessa di Chirurgia Senologica, insieme alla dott.ssa Anna Abate, responsabile della Struttura Semplice di Diagnostica Senologica, sono stati invitati a riportare in alcuni workshop la loro esperienza nell’ambito delle biopsie della mammella per lesioni non palpabili al loro esordio (non percepibili alla visita del medico, come le microcalcificazioni) e nella gestione del percorso delle lesioni minime, quelle molto piccole.
“Le innovazioni in ambito interventistico - sottolinea la dott.ssa Anna Abate - rappresentano oggi un grande ed importante passo avanti per la soluzione anche dei casi più complessi che richiederebbero spesso un intervento chirurgico anche solo per giungere alla diagnosi e non solo per la cura. Il “Centro Biopsie della Mammella”, area organizzativa, dove si svolge l’attività interventistica della nostra Breast Unit può fornire soluzioni alternative che aiutano il chirurgo ad un intervento minimo come la lesione da curare - asportare lo stretto necessario - al fine di preservare la maggior parte del tessuto sano e non compromettere gravemente l’esito cosmetico del seno. Possediamo un percorso di diagnosi e asportazione dei piccoli tumori della mammella molto avanzato per la presenza di dispositivi specifici per la diagnosi e la guida dell’intervento chirurgico. Abbiamo rappresentato al Congresso come asportare completamente delle lesioni con un apposito macchinario e nello stesso momento creare un percorso per asportare chirurgicamente quelle piccole lesioni che vanno oltre la capacità di rimozione del macchinario o che per tipologia, ad esempio i tumori maligni, devono venire asportati con intervento chirurgico. Per guidare questo percorso che coinvolge numerosi medici e pazienti abbiamo creato anche uno score, un punteggio, che ci permette di decidere con assoluta precisione quale strada intraprendere pur trasferendo il caso da uno specialista ad un altro e convogliando l’opinione di tutti attraverso una valutazione multidisciplinare”.
Non solo tecnologia ma strutturazione del percorso per l’impego appropriato della tecnologia nel percorso di diagnosi e cura. Per cui scaturiscono alcune riflessioni.
A chi affidarsi per le cure nel caso in di in tumore al seno? “L’offerta è ampia in Lombardia ma teniamo presenti alcuni criteri che ci possono aiutare. Certamente a un ospedale sede di una Breast Unit che possieda 'in casa' tutte le tappe del percorso di cura. Questo è garanzia di una équipe che si confronta e può offrire il meglio. Dalla diagnosi radiologica e patologica fino alla radioterapia passando per la chirurgia senologica specializzata e la chirurgia plastica e il servizio di genetica. Elenco non esaustivo ma che fa capire come la Breast Unit della Fondazione IRCCS San Gerardo dei Tintori, con la sua forte integrazione tra Ospedale e Università degli Studi di Milano Bicocca, offra da anni un percorso di cura di alto livello con personale dedicato e specializzato allineato con i più alti standard italiani ed europei”.
“Oggi - prosegue la dott.ssa Abate - sappiamo selezionare quelle pazienti che hanno un solo linfonodo ammalato e non asportiamo più gli altri, con conseguente minor danno per la paziente. Siamo coinvolti in uno studio che effettua dei prelievi del tumore in corso di chemioterapia per vedere come procedono le cure anche dal punto di vista molecolare. Oltre ad un altro studio che dirà sulla base di un test molecolare genetico se effettuare o no la radioterapia in alcuni sottogruppi di tumori mammari. Questo bagaglio pone il centro di senologia nelle condizioni di poter offrire le ultime innovazioni nel campo della cura del tumore al seno e una compagine di specialisti con una preparazione adeguata, per poterle erogare alle pazienti: posso avere mezzi superlativi ma non saperli sfruttare al meglio”.
“Questo progetto – conclude il direttore clinico dott. Riccardo Giovanazzi - rappresenta il nostro modo di operare che abbiamo sempre sintetizzato nel nostro motto, eccellenza fa rima con esperienza, che insieme ai colleghi delle varie specialità ospedaliere e universitarie coinvolte nelle cure pone un impegno costante per la paziente. Certamente di spicco è aver creato un Centro Biopsie della Mammella che eroga tutti i tipi di biopsia mammaria necessari anche per i casi più complessi e difficili all’interno di un contenitore operativo Diagnostica Senologica che già dalla denominazione fa comprendere come arrivare alla diagnosi oggi, dove si intercettano tumori di millimetri e non più centimetri non sia un percorso alla portata di tutte le realtà. Anche lo scorso anno si sono affidati alle nostre cure oltre 600 pazienti che si sono sottoposte ad interventi chirurgici mammari e alle cure successive oncologiche. Migliaia si sono rivolte al percorso di diagnosi che in molti casi, fortunatamente, ha permesso di smentire il dubbio di un tumore al seno”.

Ultime notizie
08/03/2023
08/03/2023
Ecografi di ultima generazione alla Breast Unit
Tecnologia e professionalità per una diagnosi precisa e tempestiva
Una diagnosi differenziale per stabilire immediatamente se i linfonodi “ingranditi” (linfoadenomegalia) siano dovuti all’attivazione difensiva suscitata da cause varie (ad esempio infettive) o se si tratta del coinvolgimento da parte di un tumore alla mammella. Grazie ai nuovi ecografi introdotti con i finanziamenti PNRR e Covid presso la Breast Unit della Fondazione IRCCS San Gerardo dei Tintori è possibile capire con migliore accuratezza di quale tipo di linfadenopatia ascellare si tratta.
Nel corso delle ecografie al seno, la linfoadenomegalia ascellare legata a cause di varia natura viene spesso riscontrata, con un’incidenza variabile dal 3% al 44% degli esami di imaging del seno.
Una linfoadenomegalia ascellare unilaterale è generalmente considerata sospetta nel processo di diagnosi del carcinoma mammario e richiede un accurato studio in prima istanza con esame ecografico fino ad una possibile biopsia.
Pertanto il riscontro di una linfoadenomegalia ascellare all’esecuzione di un esame di imaging senologico si pone come dilemma diagnostico nello screening o nel follow up di donne già sottoposte a intervento chirurgico per una neoplasia mammaria.
“Saper discriminare lo stato di salute di un linfonodo ascellare è una capacità essenziale per pianificare l’iter di cura delle pazienti con tumore del seno per evitare ulteriori indagini e biopsie che possono essere omesse - sottolinea il dott. Riccardo Giovanazzi, direttore della Breast Unit -. La tecnologia più recente viene in aiuto con ecografi di ultima generazione (migliorano come i computer) di cui ci siamo dotati che unita alla professionalità dei nostri medici specialisti dedicati all’imaging in senologia sono il punto nevralgico per decidere come procedere in questi casi”.
“L’Unita di Diagnostica Senologica dispone di professionisti appositamente formati, con expertise adatto a garantire una diagnosi il più precoce possibile e con la metodica imaging più adatta alla necessità del caso - sottolinea la dott.ssa Anna Abate, responsabile della Struttura di Diagnostica Senologica -. Sono disponibili tutte le tecnologie imaging presenti sul mercato ed un parco macchine di ultima generazione che consente di affrontare un percorso di diagnosi più precisa e il riconoscimento di tumori sino a dimensioni minime (pochi millimetri). I nuovi ecografi possiedono software innovativi che rendono efficace ed accurata la valutazione morfologica e funzionale delle lesioni, in particolare per i linfonodi ascellari è possibile valutare tutte le caratteristiche che possono far sospettare una localizzazione di malattia neoplastica e richiedono approfondimento con biopsia. È possibile avere inoltre una indicazione di sospetto di malignità attraverso dei sistemi di intelligenza artificiale e la possibilità di eseguire prelievi di cellule con la sicurezza di raggiungere il bersaglio utilizzando apposite guide. Credo che l’implementazione tra intelligenza artificiale ed ultrasuoni possa portare a nuovi studi molto importanti anche nel valutare i linfonodi ascellari”.
La Breast Unit riconosciuta da Regione Lombardia dispone all’interno del nosocomio di tutte le figure professionali e risorse tecnologiche per la diagnosi e la cura del carcinoma mammario fino all’analisi molecolare e valutazione genetica delle neoplasie, ponendo la struttura come riferimento territoriale.

Ultime notizie
10/10/2019
10/10/2019
Bobina Breast per effettuare biopsie del seno con guida della risonanza magnetica
Migliore risoluzione spaziale per identificare e “biopsiare” noduli non visualizzabili con altre metodiche
È stata inaugurata questa mattina la nuova bobina Breast per l’esecuzione di biopsie con guida della risonanza magnetica donata dall’Associazione Qui Donna SiCura alla Struttura complessa di Radiologia diagnostica per immagini - interventistica della ASST di Monza.
“La risonanza magnetica della mammella è un esame diagnostico molto potente, per elevata qualità e risoluzione delle immagini – sottolinea il dott. Rocco Corso, direttore della struttura che ha ricevuto la donazione - che permette di identificare noduli molto piccoli, spesso impalpabili e invisibili con le metodiche tradizionali, studiandone la dinamica di vascolarizzazione attraverso l’utilizzo del mezzo di contrasto. Si tratta di un esame complementare e di approfondimento alla mammografia ed ecografia mammaria. È l’esame più sensibile che esista oggi in ambito senologico, da impiegare su precise e specifiche indicazioni valutate da specialisti in ambito senologico (radiologo e senologo). La risonanza magnetica mammaria infatti permette di identificare noduli tumorali maligni perché presentano aspetto diverso e sono vascolarizzati in maniera anomala (perfusi dal sangue) rispetto al tessuto mammario normale e ai noduli benigni. Questo consente di identificare e caratterizzare il tumore mammario quando è ancora di piccole dimensioni e, magari, non visualizzabile attraverso mammografia ed ecografia”.
“Esistono dei tumori che per dimensioni, caratteristiche della mammella e caratteristiche intrinseche del tumore stesso - aggiunge la dott.ssa Anna Abate, medico della radiologia senologica - non sono visualizzabili con le metodiche standard (mammografia ed ecografia). Per la conferma della diagnosi si rende perciò indispensabile una biopsia (asportazione di una piccola parte di tessuto) che può essere eseguita solo durante l’esecuzione della risonanza magnetica che ha identificato l’area sospetta. Questa procedura è eseguibile in pochissimi centri in Italia: l’ausilio di questa bobina appositamente creata, caratterizzata da una griglia che poggia direttamente sul seno da biopsiare, permette di calcolare esattamente la posizione del nodulo stesso attraverso un’analisi e misurazioni dettagliate delle immagini acquisite. Con un particolare ago e sistema di prelievo si procede alla rimozione del tessuto da analizzare lasciando in sede un piccolo marker che permette di riconoscere nel tempo quale zona è stata indagata. La paziente è posizionata prona, in condizioni confortevoli e con l’esecuzione di anestesia locale, non sente alcun dolore: con il prelievo bioptico si acquisisce una diagnosi certa e in caso di necessità si può procede ad un successivo intervento chirurgico. Senza questa specifica bobina la biopsia non risulterebbe possibile e questo particolare gruppo di tumori del seno, non diversamente analizzabili, rimarrebbe spesso misconosciuto fino ad una fase tardiva perdendo di fatto le possibilità di cura offerte da una diagnosi precoce”.
Riccardo Giovanazzi, Direttore Clinico della Breast Unit: “Grazie alla rinnovata sensibilità dell’associazione onlus Qui Donna SiCura e delle sue sostenitrici che negli anni ci hanno permesso di inserire nel percorso di diagnosi e cura delle paziente affette da carcinoma mammario innovazioni tecnologiche di importante rilievo. Ringrazio i vertici Regionali e Aziendali e le Autorità per il sostegno dato al programma di cura delle neoplasie mammarie della nostra ASST di Monza. Questa attrezzatura pone le basi per la senologia del futuro a cui stiamo lavorando per diagnosticare e biopsiare tumori che affronteranno modalità di trattamento anche su base molecolare oggi agli albori. Persegue il nostro obiettivo di sempre: mettere a disposizione delle nostre pazienti tutte le innovazioni che compaiono sulla scena di cura internazionale appena possibile grazie anche ad una equipe di professionisti altamente qualificati nel campo senologico. Grande significato della donazione proprio nel Mese della prevenzione del Tumore al seno”.
“Nella nostra città – dichiara il sindaco Dario Allevi - la cultura della prevenzione è forte e consolidata grazie soprattutto all’energia di soggetti del terzo settore come l’associazione Qui Donna SiCura che, da anni, porta avanti la propria missione con passione, competenza e tanto lavoro. Tutti insieme abbiamo il dovere di continuare in quest’azione per rendere sempre più consapevoli i cittadini dell’importanza della diagnosi e della prevenzione”.
“Anche io mi associo ai ringraziamenti – spiega Mariuccia Corbetta, vicepresidente dell’associazione Qui Donna SiCura –. In particolare a Monica e Alessandro della gioielleria Lo Scrigno di Monza, sempre molto vicina alla nostra associazione, perché l’80 per cento dell’acquisto di questa bobina è stato anche per merito loro”.
“L’obiettivo di Regione Lombardia è quello di migliorare costantemente le apparecchiature e i macchinari delle strutture sanitarie per permettere una maggiore qualità ed efficienza nella cura di patologie che colpiscono nel fisico ma anche nell’animo i pazienti coinvolti – conferma Fabrizio Sala, Vicepresidente di Regione Lombardia -. Ecco perché risulta fondamentale che istituzioni e associazioni come Qui Donna SiCura facciano squadra per sostenere l’acquisto di attrezzature sempre più innovative per la cura delle neoplasie, come ad esempio questa bobina in grado di effettuare biopsie mirate con una procedura che solo pochissimi centri in Italia riescono ad eseguire. La prevenzione e la precisione con cui vengono svolti gli esami radiologici permettono una diagnosi precoce e maggiori possibilità di cura per i pazienti”.
“Innanzitutto ringrazio Qui Donna SiCura per la sensibilità che mostra nei nostri riguardi da anni – conclude il Direttore Generale della ASST di Monza Mario Alparone -. Eccellenza in ambito Breast Unit si declina con multidisciplinarietà dell’approccio e tempestività e precisione della diagnosi e della cura. La dotazione tecnologica della ASST della Monza in ambito senologico è di primissimo livello e questa bobina ci consente di aumentare le nostre capacità diagnostiche”.

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11/05/2023
11/05/2023
Dal galà di beneficenza di Lesmo un nuovo ecografo per la Breast Unit
Una nuova apparecchiatura alla Breast Unit della Fondazione San Gerardo dei Tintori.
Grazie ad una raccolta fondi partita a Lesmo e che ha coinvolto diversi donatori della Brianza, è stato donato un ecografo di ultima generazione dedicato allo studio del seno per la prevenzione dei tumori alla Struttura di Diagnostica Senologica.
Martedì la consegna ufficiale dell’apparecchio alla Fondazione IRCCS San Gerardo dei Tintori alla presenza del sindaco di Lesmo Francesco Montorio. “La prevenzione è uno dei bisogni primari di tutti e la divulgazione di questa cultura dovrebbe essere uno degli obiettivi di ogni amministrazione - ha sottolineato il primo cittadino -. Un ringraziamento particolare va a Villa Mattioli che ha risposto con generosità all’invito offrendo un importante supporto al comune in questa scelta”.
La raccolta fondi infatti era iniziata con un galà di beneficenza in Villa Mattioli a Peregallo di Lesmo lo scorso 29 gennaio organizzato da Sara Dossola, assessore con deleghe a Istruzione, Servizi Sociali, Pari Opportunità e Politiche Sociali dello stesso comune.
“Una omogeneità di tecnologia e la disponibilità di diverse apparecchiature serve a garantire ai pazienti una diagnosi certa completa e conclusiva e può servire ad avviare un percorso di cura o a restituire al paziente quella serenità che porta l’esclusione ipotesi non favorevole”, ha aggiunto il dott. Riccardo Giovanazzi, Direttore clinico della Breast Unit.
“Si tratta di uno degli ecografi di ultima generazione - ha concluso la dott.ssa Anna Abate responsabile della Diagnostica Senologica - che permette l’individuazione di lesioni estremamente piccole grazie all’alta risoluzione e la possibilità di applicare nuove tecnologie, compresa la fusione di immagini tra diverse metodiche, per giungere ad una diagnosi sempre più precoce e di certezza”.
Alla presentazione dell’ecografo erano presenti il dott. Claudio Cogliati, Presidente della Fondazione IRCCS San Gerardo dei Tintori e il Direttore Generale, il dott. Silvano Casazza che hanno ringraziato l’Amministrazione comunale e un gruppo di donatrici presenti per l’importante contributo.

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02/05/2023
02/05/2023
A 360 Degree Perspective on Breast Biopsy and Clinical Outcomes
11-12 maggio 2023, Centro congressi Ospedale San Gerardo
Programma
DAY 1
Arrival and Registration – Lunch is provided 12:30 -13:30
Introduction Prof. Corinne Balleyguier and Dr. Riccardo Giovanazzi 13:45 -14:00
Breast cancer management in Italy Dr. Riccardo Giovanazzi, Monza 14:05 -14:20
The role of VABB under U/S: clinical indications, advantages and challenges. Dr. Krzysztof Koziełek, Poznan 14:25 -14:50
How to assess the quality of stereotactic biopsies Dr. Clara Park, Wiesbaden 14:55 -15:25
Tissue markers and pre-operative localization: minimizing the impact on the daily workflow and improving the clinical pathway. Dr. Anna Abate, Monza Dr. Riccardo Giovanazzi, Monza 15:30 -16:15
Coffee Break 16:15 -16.30
Effectiveness of percutaneous vacuum-assisted excision (VAE) of breast lesions of uncertain malignant potential: guidelines, experience and results from the UK. Dr. Elisabetta Giannotti, Nottingham 16:30 -17:15
Contrast Mammography vs MR: the Pros and Cons as it re-lates to intervention from diagnostic imaging to biopsy Prof. Corinne Balleyguier, Villejuif 17:20 -18:05
The Pathologist's point of view on improving diagnostic ac-curacy and leading to more effective patient management Prof. Nicola Fusco, Milan 18:10 -18:55
Dinner 20:30 - 21:30
DAY 2
Needles and lesions: how to decide the best biopsy tool for an accurate diagnostic strategy. Dr. Thilo Töllner, Stade 08:30 - 09:05
ST-VABB, U/S-VABB, tissue markers Hands-on and live biopsies Practical Lab Co-ordinator Dr. Thilo Töllner, Stade 09:10 -12:00
Coffee Break 10:30-10:45
Closing Prof. Corinne Balleyguier and Dr. Riccardo Giovanazzi 12:10 -12:30
Faculty
Dr. Anna Abate Fondazione IRCCS San Gerardo dei Tintori, Monza / Italy
Prof. Corinne Balleyguier Institut Gustave Roussy, Villejuif / France
Prof. Nicola Fusco Instituto Europeo Di Oncologia, Milan / Italy
Dr. Elisabetta Giannotti Cambridge University Hospital NHS Foundation Trust, Cambridge / United Kingdom
Dr. Riccardo Giovanazzi Fondazione IRCCS San Gerardo dei Tintori, Monza / Italy
Dr. Krzysztof Koziełek Centrum Medyczne HCP Sp. z o.o., Szpital Im. Św. Jana Pawła II, Poznan / Poland
Dr. Clara Park Mammom Breast Diagnostic Center, Frankfurt / Germany
Dr. Thilo Toellner Klinik Dr. Hancken, Stade / Germany
Per informazioni e iscrizioni

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28/03/2023
28/03/2023
La Breast Unit protagonista a Vienna all’European Congress of Radiology
Anche quest’anno la Breast Unit dell’Ospedale San Gerardo è stata coinvolta nell’European Congress of Radiology, principale congresso mondiale di radiologia insieme a quello che si tiene a Chicago in dicembre.
Perseguire il continuo aggiornamento tecnologico nella Breast Unit della Fondazione IRCCS San Gerardo dei Tintori non è solo l’ampliamento e l’ammodernamento del “parco macchine” con l’introduzione di strumenti di ultima generazione per la diagnosi e cura del tumore mammario, ma anche in parallelo la continua crescita dell’expertise dei professionisti in campo senologico per poter far fruttare a favore delle pazienti le nuove metodiche.
Il dott. Riccardo Giovanazzi, Direttore della Breast Unit e della Struttura Complessa di Chirurgia Senologica, insieme alla dott.ssa Anna Abate, responsabile della Struttura Semplice di Diagnostica Senologica, sono stati invitati a riportare in alcuni workshop la loro esperienza nell’ambito delle biopsie della mammella per lesioni non palpabili al loro esordio (non percepibili alla visita del medico, come le microcalcificazioni) e nella gestione del percorso delle lesioni minime, quelle molto piccole.
“Le innovazioni in ambito interventistico - sottolinea la dott.ssa Anna Abate - rappresentano oggi un grande ed importante passo avanti per la soluzione anche dei casi più complessi che richiederebbero spesso un intervento chirurgico anche solo per giungere alla diagnosi e non solo per la cura. Il “Centro Biopsie della Mammella”, area organizzativa, dove si svolge l’attività interventistica della nostra Breast Unit può fornire soluzioni alternative che aiutano il chirurgo ad un intervento minimo come la lesione da curare - asportare lo stretto necessario - al fine di preservare la maggior parte del tessuto sano e non compromettere gravemente l’esito cosmetico del seno. Possediamo un percorso di diagnosi e asportazione dei piccoli tumori della mammella molto avanzato per la presenza di dispositivi specifici per la diagnosi e la guida dell’intervento chirurgico. Abbiamo rappresentato al Congresso come asportare completamente delle lesioni con un apposito macchinario e nello stesso momento creare un percorso per asportare chirurgicamente quelle piccole lesioni che vanno oltre la capacità di rimozione del macchinario o che per tipologia, ad esempio i tumori maligni, devono venire asportati con intervento chirurgico. Per guidare questo percorso che coinvolge numerosi medici e pazienti abbiamo creato anche uno score, un punteggio, che ci permette di decidere con assoluta precisione quale strada intraprendere pur trasferendo il caso da uno specialista ad un altro e convogliando l’opinione di tutti attraverso una valutazione multidisciplinare”.
Non solo tecnologia ma strutturazione del percorso per l’impego appropriato della tecnologia nel percorso di diagnosi e cura. Per cui scaturiscono alcune riflessioni.
A chi affidarsi per le cure nel caso in di in tumore al seno? “L’offerta è ampia in Lombardia ma teniamo presenti alcuni criteri che ci possono aiutare. Certamente a un ospedale sede di una Breast Unit che possieda 'in casa' tutte le tappe del percorso di cura. Questo è garanzia di una équipe che si confronta e può offrire il meglio. Dalla diagnosi radiologica e patologica fino alla radioterapia passando per la chirurgia senologica specializzata e la chirurgia plastica e il servizio di genetica. Elenco non esaustivo ma che fa capire come la Breast Unit della Fondazione IRCCS San Gerardo dei Tintori, con la sua forte integrazione tra Ospedale e Università degli Studi di Milano Bicocca, offra da anni un percorso di cura di alto livello con personale dedicato e specializzato allineato con i più alti standard italiani ed europei”.
“Oggi - prosegue la dott.ssa Abate - sappiamo selezionare quelle pazienti che hanno un solo linfonodo ammalato e non asportiamo più gli altri, con conseguente minor danno per la paziente. Siamo coinvolti in uno studio che effettua dei prelievi del tumore in corso di chemioterapia per vedere come procedono le cure anche dal punto di vista molecolare. Oltre ad un altro studio che dirà sulla base di un test molecolare genetico se effettuare o no la radioterapia in alcuni sottogruppi di tumori mammari. Questo bagaglio pone il centro di senologia nelle condizioni di poter offrire le ultime innovazioni nel campo della cura del tumore al seno e una compagine di specialisti con una preparazione adeguata, per poterle erogare alle pazienti: posso avere mezzi superlativi ma non saperli sfruttare al meglio”.
“Questo progetto – conclude il direttore clinico dott. Riccardo Giovanazzi - rappresenta il nostro modo di operare che abbiamo sempre sintetizzato nel nostro motto, eccellenza fa rima con esperienza, che insieme ai colleghi delle varie specialità ospedaliere e universitarie coinvolte nelle cure pone un impegno costante per la paziente. Certamente di spicco è aver creato un Centro Biopsie della Mammella che eroga tutti i tipi di biopsia mammaria necessari anche per i casi più complessi e difficili all’interno di un contenitore operativo Diagnostica Senologica che già dalla denominazione fa comprendere come arrivare alla diagnosi oggi, dove si intercettano tumori di millimetri e non più centimetri non sia un percorso alla portata di tutte le realtà. Anche lo scorso anno si sono affidati alle nostre cure oltre 600 pazienti che si sono sottoposte ad interventi chirurgici mammari e alle cure successive oncologiche. Migliaia si sono rivolte al percorso di diagnosi che in molti casi, fortunatamente, ha permesso di smentire il dubbio di un tumore al seno”.

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08/03/2023
08/03/2023
Ecografi di ultima generazione alla Breast Unit
Tecnologia e professionalità per una diagnosi precisa e tempestiva
Una diagnosi differenziale per stabilire immediatamente se i linfonodi “ingranditi” (linfoadenomegalia) siano dovuti all’attivazione difensiva suscitata da cause varie (ad esempio infettive) o se si tratta del coinvolgimento da parte di un tumore alla mammella. Grazie ai nuovi ecografi introdotti con i finanziamenti PNRR e Covid presso la Breast Unit della Fondazione IRCCS San Gerardo dei Tintori è possibile capire con migliore accuratezza di quale tipo di linfadenopatia ascellare si tratta.
Nel corso delle ecografie al seno, la linfoadenomegalia ascellare legata a cause di varia natura viene spesso riscontrata, con un’incidenza variabile dal 3% al 44% degli esami di imaging del seno.
Una linfoadenomegalia ascellare unilaterale è generalmente considerata sospetta nel processo di diagnosi del carcinoma mammario e richiede un accurato studio in prima istanza con esame ecografico fino ad una possibile biopsia.
Pertanto il riscontro di una linfoadenomegalia ascellare all’esecuzione di un esame di imaging senologico si pone come dilemma diagnostico nello screening o nel follow up di donne già sottoposte a intervento chirurgico per una neoplasia mammaria.
“Saper discriminare lo stato di salute di un linfonodo ascellare è una capacità essenziale per pianificare l’iter di cura delle pazienti con tumore del seno per evitare ulteriori indagini e biopsie che possono essere omesse - sottolinea il dott. Riccardo Giovanazzi, direttore della Breast Unit -. La tecnologia più recente viene in aiuto con ecografi di ultima generazione (migliorano come i computer) di cui ci siamo dotati che unita alla professionalità dei nostri medici specialisti dedicati all’imaging in senologia sono il punto nevralgico per decidere come procedere in questi casi”.
“L’Unita di Diagnostica Senologica dispone di professionisti appositamente formati, con expertise adatto a garantire una diagnosi il più precoce possibile e con la metodica imaging più adatta alla necessità del caso - sottolinea la dott.ssa Anna Abate, responsabile della Struttura di Diagnostica Senologica -. Sono disponibili tutte le tecnologie imaging presenti sul mercato ed un parco macchine di ultima generazione che consente di affrontare un percorso di diagnosi più precisa e il riconoscimento di tumori sino a dimensioni minime (pochi millimetri). I nuovi ecografi possiedono software innovativi che rendono efficace ed accurata la valutazione morfologica e funzionale delle lesioni, in particolare per i linfonodi ascellari è possibile valutare tutte le caratteristiche che possono far sospettare una localizzazione di malattia neoplastica e richiedono approfondimento con biopsia. È possibile avere inoltre una indicazione di sospetto di malignità attraverso dei sistemi di intelligenza artificiale e la possibilità di eseguire prelievi di cellule con la sicurezza di raggiungere il bersaglio utilizzando apposite guide. Credo che l’implementazione tra intelligenza artificiale ed ultrasuoni possa portare a nuovi studi molto importanti anche nel valutare i linfonodi ascellari”.
La Breast Unit riconosciuta da Regione Lombardia dispone all’interno del nosocomio di tutte le figure professionali e risorse tecnologiche per la diagnosi e la cura del carcinoma mammario fino all’analisi molecolare e valutazione genetica delle neoplasie, ponendo la struttura come riferimento territoriale.

Ultime notizie
10/10/2019
10/10/2019
Bobina Breast per effettuare biopsie del seno con guida della risonanza magnetica
Migliore risoluzione spaziale per identificare e “biopsiare” noduli non visualizzabili con altre metodiche
È stata inaugurata questa mattina la nuova bobina Breast per l’esecuzione di biopsie con guida della risonanza magnetica donata dall’Associazione Qui Donna SiCura alla Struttura complessa di Radiologia diagnostica per immagini - interventistica della ASST di Monza.
“La risonanza magnetica della mammella è un esame diagnostico molto potente, per elevata qualità e risoluzione delle immagini – sottolinea il dott. Rocco Corso, direttore della struttura che ha ricevuto la donazione - che permette di identificare noduli molto piccoli, spesso impalpabili e invisibili con le metodiche tradizionali, studiandone la dinamica di vascolarizzazione attraverso l’utilizzo del mezzo di contrasto. Si tratta di un esame complementare e di approfondimento alla mammografia ed ecografia mammaria. È l’esame più sensibile che esista oggi in ambito senologico, da impiegare su precise e specifiche indicazioni valutate da specialisti in ambito senologico (radiologo e senologo). La risonanza magnetica mammaria infatti permette di identificare noduli tumorali maligni perché presentano aspetto diverso e sono vascolarizzati in maniera anomala (perfusi dal sangue) rispetto al tessuto mammario normale e ai noduli benigni. Questo consente di identificare e caratterizzare il tumore mammario quando è ancora di piccole dimensioni e, magari, non visualizzabile attraverso mammografia ed ecografia”.
“Esistono dei tumori che per dimensioni, caratteristiche della mammella e caratteristiche intrinseche del tumore stesso - aggiunge la dott.ssa Anna Abate, medico della radiologia senologica - non sono visualizzabili con le metodiche standard (mammografia ed ecografia). Per la conferma della diagnosi si rende perciò indispensabile una biopsia (asportazione di una piccola parte di tessuto) che può essere eseguita solo durante l’esecuzione della risonanza magnetica che ha identificato l’area sospetta. Questa procedura è eseguibile in pochissimi centri in Italia: l’ausilio di questa bobina appositamente creata, caratterizzata da una griglia che poggia direttamente sul seno da biopsiare, permette di calcolare esattamente la posizione del nodulo stesso attraverso un’analisi e misurazioni dettagliate delle immagini acquisite. Con un particolare ago e sistema di prelievo si procede alla rimozione del tessuto da analizzare lasciando in sede un piccolo marker che permette di riconoscere nel tempo quale zona è stata indagata. La paziente è posizionata prona, in condizioni confortevoli e con l’esecuzione di anestesia locale, non sente alcun dolore: con il prelievo bioptico si acquisisce una diagnosi certa e in caso di necessità si può procede ad un successivo intervento chirurgico. Senza questa specifica bobina la biopsia non risulterebbe possibile e questo particolare gruppo di tumori del seno, non diversamente analizzabili, rimarrebbe spesso misconosciuto fino ad una fase tardiva perdendo di fatto le possibilità di cura offerte da una diagnosi precoce”.
Riccardo Giovanazzi, Direttore Clinico della Breast Unit: “Grazie alla rinnovata sensibilità dell’associazione onlus Qui Donna SiCura e delle sue sostenitrici che negli anni ci hanno permesso di inserire nel percorso di diagnosi e cura delle paziente affette da carcinoma mammario innovazioni tecnologiche di importante rilievo. Ringrazio i vertici Regionali e Aziendali e le Autorità per il sostegno dato al programma di cura delle neoplasie mammarie della nostra ASST di Monza. Questa attrezzatura pone le basi per la senologia del futuro a cui stiamo lavorando per diagnosticare e biopsiare tumori che affronteranno modalità di trattamento anche su base molecolare oggi agli albori. Persegue il nostro obiettivo di sempre: mettere a disposizione delle nostre pazienti tutte le innovazioni che compaiono sulla scena di cura internazionale appena possibile grazie anche ad una equipe di professionisti altamente qualificati nel campo senologico. Grande significato della donazione proprio nel Mese della prevenzione del Tumore al seno”.
“Nella nostra città – dichiara il sindaco Dario Allevi - la cultura della prevenzione è forte e consolidata grazie soprattutto all’energia di soggetti del terzo settore come l’associazione Qui Donna SiCura che, da anni, porta avanti la propria missione con passione, competenza e tanto lavoro. Tutti insieme abbiamo il dovere di continuare in quest’azione per rendere sempre più consapevoli i cittadini dell’importanza della diagnosi e della prevenzione”.
“Anche io mi associo ai ringraziamenti – spiega Mariuccia Corbetta, vicepresidente dell’associazione Qui Donna SiCura –. In particolare a Monica e Alessandro della gioielleria Lo Scrigno di Monza, sempre molto vicina alla nostra associazione, perché l’80 per cento dell’acquisto di questa bobina è stato anche per merito loro”.
“L’obiettivo di Regione Lombardia è quello di migliorare costantemente le apparecchiature e i macchinari delle strutture sanitarie per permettere una maggiore qualità ed efficienza nella cura di patologie che colpiscono nel fisico ma anche nell’animo i pazienti coinvolti – conferma Fabrizio Sala, Vicepresidente di Regione Lombardia -. Ecco perché risulta fondamentale che istituzioni e associazioni come Qui Donna SiCura facciano squadra per sostenere l’acquisto di attrezzature sempre più innovative per la cura delle neoplasie, come ad esempio questa bobina in grado di effettuare biopsie mirate con una procedura che solo pochissimi centri in Italia riescono ad eseguire. La prevenzione e la precisione con cui vengono svolti gli esami radiologici permettono una diagnosi precoce e maggiori possibilità di cura per i pazienti”.
“Innanzitutto ringrazio Qui Donna SiCura per la sensibilità che mostra nei nostri riguardi da anni – conclude il Direttore Generale della ASST di Monza Mario Alparone -. Eccellenza in ambito Breast Unit si declina con multidisciplinarietà dell’approccio e tempestività e precisione della diagnosi e della cura. La dotazione tecnologica della ASST della Monza in ambito senologico è di primissimo livello e questa bobina ci consente di aumentare le nostre capacità diagnostiche”.
