Prevenzione dei tumori testa-collo: intervista alla dottoressa Maria Chiara Bertoglio
Prevenzione dei tumori testa-collo: intervista alla dr.ssa Maria Chiara Bertoglio
30 agosto 2023
Comunicato stampa

Un’importante alleanza porta a una nuova possibilità di prevenzione per il territorio di Monza e Brianza. Da qualche settimana, infatti, è possibile prenotare una visita maxillo-facciale a Casa LILT, il polo di prevenzione e assistenza oncologica di Monza e Brianza, in via San Gottardo, 36 a Monza. Per la cittadinanza è un’ulteriore possibilità di prevenzione per i tumori della testa e del collo.
Si tratta del frutto di una sinergia nata tra LILT, Lega per la lotta contro i tumori Milano Monza Brianza e gli specialisti della Struttura Complessa di Maxillo Facciale della Fondazione IRCCS San Gerardo dei Tintori di Monza - Università degli Studi di Milano- Bicocca.
La collaborazione - nata a maggio in occasione dell'Oral Cancer Day 2023 con le visite di prevenzione per i tumori del cavo orale in una tappa dello Spazio mobile LILT, l’ambulatorio a quattro ruote, a Monza - prosegue oggi presso Casa LILT.
Per prenotare una visita maxillo-facciale è possibile chiamare LILT allo 039 390 2503, dal lunedì al venerdì dalle ore 10 alle 17, oppure inviare una e-mail a spmonza@legatumori.mi.it.
A effettuare le visite è la dottoressa Maria Chiara Bertoglio, medico chirurgo specialista Maxillo-Facciale dell'ospedale San Gerardo, che spiega di cosa tratta la chirurgia maxillo facciale, in cosa consiste la visita eseguibile presso Casa LILT e dà qualche suggerimento di buone regole di prevenzione.
Dottoressa Bertoglio, di che cosa si occupa la Struttura Complessa Maxillo Facciale?
“Ci occupiamo della chirurgia oncologica della faccia, del cavo orale e delle ghiandole salivari compresa la conseguente parte ricostruttiva; della chirurgia delle malformazioni cranio-facciali; del trattamento dei traumi cranio-facciali, come le fratture orbito-zigomatiche e mandibolari; della chirurgia delle dismorfie della faccia (chirurgia ortognatica), così come della chirurgia del cavo orale, per esempio l’asportazione di neoformazioni cistiche mandibolari e mascellari; infine ci dedichiamo all’inquadramento ed eventuale trattamento dei disturbi dell’articolazione temporo-mandibolare”.
Come avviene una visita di maxillo facciale?
“Dopo un iniziale dialogo con il paziente in cui viene raccolta l’anamnesi della storia clinica, si passa all’analisi clinica e funzionale della testa e del collo, cioè alla valutazione della fisionomia del volto e all’ispezione del cavo orale, sia visiva che manuale, per andare a valutare le diverse strutture, le mucose (lingua, palato, guance, labbra, pavimento orale, gengive). Importante la valutazione di orbita, ghiandole salivari e basi scheletriche. In alcuni casi ci avvaliamo anche di indagini radiologiche, come ortopantomografia, ecografia, TAC, RMN, PET”.
Perché fare una visita di questo tipo?
“Spesso i nostri pazienti sono inviati dai loro dentisti, che durante una visita o un intervento notano la presenza di alterazioni della mucosa del cavo orale: si tratta di lesioni che devono essere controllate e di cui potrebbe essere necessario svolgere esami istologici (biopsia), per verificare che siano prive di significato patologico. La visita in ogni caso serve come modalità di prevenzione contro i tumori in sede testa-collo”. I tumori cutanei, del collo e della regione orbitaria vengono solitamente inviati da differenti tipologie di specialisti e dai medici di base.
Quali sono i tumori ricorrenti e quali i fattori di rischio?
“A livello del cavo orale il carcinoma più frequente è quello squamocellulare. Tra i maggiori fattori di rischio che possono comportare lo sviluppo dei tumori del cavo orale ci sono i fattori irritativi delle mucose, in particolare il fumo, l’eccessivo consumo di alcol, la cattiva igiene del cavo orale e ripetuti microtraumi, per esempio causati dall’utilizzo di protesi inadeguate. Altri tumori sono quelli delle ghiandole salivari che sono meno legati agli stili di vita del paziente”.
Quali possono essere i campanelli di allarme?
“Indicativamente qualsiasi forma di infiammazione orale, in quanto negli stadi iniziali i sintomi dei tumori del cavo orale sono facilmente confondibili con quelli di patologie infiammatorie. Se, nel caso di lesioni di piccole dimensioni, dopo una quindicina di giorni l’infiammazione e il dolore non regrediscono in maniera spontanea è bene rivolgersi a un medico specialista. Utile ricordare che le lesioni neoplastiche della testa e del collo, negli stati iniziali sono indolenti, per cui non destano particolare preoccupazione per il paziente, che rischia così di sottovalutare il problema”.