Chirurgia Senologica
Chirurgia Senologica
Descrizione:
Principali attività
-
Ambulatorio prime visite è rivolto alle pazienti che per la prima volta presentano una necessità di diagnosi senologica
-
Ambulatorio visite di controllo per le pazienti già sottoposte a terapie
-
Ambulatorio medicazioni dopo intervento chirurgico ad accesso diretto senza impegnativa il lunedì - mercoledì - venerdì alle ore 11.30
-
Ambulatorio per i pazienti portatori di mutazione genetica favorente la comparsa di carcinoma mammario e ovaio o ad alto rischio
-
Consulenza multidisciplinare per la pianificazione del percorso di cura
-
Valutazione dei pazienti inclusi nello screening mammografico
-
Esecuzione biopsie mininvasive per prelievo citologico o microistologia
-
In sinergia con S.S.D. Diagnostica senologica gestione del CENTRO BIOPSIE DELLA MAMMELLA che eroga ogni tipo di biopsia necessaria in campo senologico
-
Localizzazione preoperatoria delle lesioni non palpabili
-
Biopsia radioguidata o con coloranti vitali del linfonodo sentinella
-
Tecniche di rimodellamento e ricostruzione mammaria in stretta collaborazione con S.C. Chirurgia plastica
-
Tecniche di oncoplastica nella chirurgia conservativa della mammella
Direttore S.C. Chirurgia Senologica:
Dr. Riccardo GiovanazziChirurgia Senologica
Settore B, 7° piano
Direttore S.C. Chirurgia Senologica
Principali attività
-
Ambulatorio prime visite è rivolto alle pazienti che per la prima volta presentano una necessità di diagnosi senologica
-
Ambulatorio visite di controllo per le pazienti già sottoposte a terapie
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Ambulatorio medicazioni dopo intervento chirurgico ad accesso diretto senza impegnativa il lunedì - mercoledì - venerdì alle ore 11.30
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Ambulatorio per i pazienti portatori di mutazione genetica favorente la comparsa di carcinoma mammario e ovaio o ad alto rischio
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Consulenza multidisciplinare per la pianificazione del percorso di cura
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Valutazione dei pazienti inclusi nello screening mammografico
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Esecuzione biopsie mininvasive per prelievo citologico o microistologia
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In sinergia con S.S.D. Diagnostica senologica gestione del CENTRO BIOPSIE DELLA MAMMELLA che eroga ogni tipo di biopsia necessaria in campo senologico
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Localizzazione preoperatoria delle lesioni non palpabili
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Biopsia radioguidata o con coloranti vitali del linfonodo sentinella
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Tecniche di rimodellamento e ricostruzione mammaria in stretta collaborazione con S.C. Chirurgia plastica
-
Tecniche di oncoplastica nella chirurgia conservativa della mammella
Responsabile della pubblicazione: Redazione
Ultimo aggiornamento: 31/12/2024
Ultime notizie
29/03/2024
29/03/2024
Rimozione dei noduli del seno: un nuovo strumento può evitare l’intervento
Un nuovo strumento ad alta tecnologia per la rimozione dei noduli al seno che in molti casi può evitare l’intervento chirurgico.
Si tratta della sonda Mammotome EX, un sistema di prelievo avanzato con aspirazione vuoto assistita, progettato per offrire precisione, affidabilità e comfort sia per la paziente sia per l’operatore, con la possibilità di rimuovere maggiori quantità di tessuto rispetto alle normali procedure di prelievo finora disponibili sul mercato. Lo scopo è quello di contribuire a una diagnosi più precisa ed accurata e la possibilità di rimuovere interamente noduli benigni della mammella con dimensioni fino a 6 centimetri.
Questa procedura è indicata dopo una valutazione congiunta tra il radiologo esperto di senologia e il chirurgo senologo, per scegliere i casi dove l’utilizzo del Mammotome EX è la migliore opzione per la paziente.
L’impiego dell’apparecchiatura è stato presentato durante il Congresso Europeo di Radiologia che si è tenuto a Vienna recentemente.
Al Congresso hanno partecipato la dott.ssa Anna Abate, Responsabile della Struttura di Diagnostica Senologica e il dott. Riccardo Giovanazzi, Direttore della Chirurgia Senologica e della Breast Unit.
“La lotta contro il tumore al seno implica trovare soluzioni sempre innovative per la diagnosi precoce ed il trattamento più efficace - sottolinea il dott. Giovanazzi -. Normalmente i noduli benigni della mammella vengono asportati, quando indicato, con una procedura di chirurgia day hospital che richiede un accesso chirurgico con incisione della mammella. Sebbene questo venga eseguito nella nostra Breast Unit con attenzione oncoplastica, l’impiego di Mammotome EX permette l’asportazione del nodulo tramite un piccolo foro della cute senza
provocare la cicatrice come nell’intervento chirurgico e possibili deformità della mammella. La procedura avviene in regime ambulatoriale con anestesia locale. La valutazione congiunta tra chirurgo senologo e radiologo esperto in senologia è fondamentale nella selezione della paziente che può essere candidata all’asportazione con Mammotome EX invece che a chirurgia open”.
Lo strumento è stato donato alla struttura di Diagnostica Senologica della Fondazione IRCCS San Gerardo dei Tintori dall’Associazione PerLe Noi odv che supporta le attività di diagnosi e cura a favore dei pazienti che si rivolgono alla Breast Unit.
La prestazione, previa valutazione specialistica, è disponibile nell’ambito del percorso di diagnosi e cura offerto dalla Breast Unit della Fondazione IRCCS San Gerardo dei Tintori di Monza.
“Questa ulteriore apparecchiatura - aggiunge la dott.ssa Abate - va ad arricchire la disponibilità tecnologica della Diagnostica Senologica che è sempre rivolta ad acquisire le ultime novità per il miglioramento della terapia e della diagnostica in ambito senologico. Il Mammotome Ex è uno strumento bioptico sotto guida ecografica capace di rimuovere grandi quantità di tessuto con velocità elevata, permettendo in alcuni casi di evitare lo stress legato all’intervento chirurgico. Al momento il Mammotome EX è disponibile in un ristretto numero di centri a livello europeo”.

Ultime notizie
12/10/2023
12/10/2023
Tumore al seno, l'appello del dr Giovanazzi: "La prevenzione comincia osservando il proprio corpo"
Studiare e osservare il proprio corpo è la prima forma di prevenzione del tumore al seno. Dai microfoni di Mattino Cinque il dr Riccardo Giovanazzi, direttore della Breast Unit dell'IRCCS San Gerardo, lancia un appello a tutte le donne: "Se ci sono mutazioni della pelle o se c'è perdita di secrezione dal capezzolo è importante consultare uno specialista che può interpretare il sintomo e prescrivere ulteriori esami". Grumi, gonfiori o alterazioni della pelle possono far sospettare un cancro, ma potrebbe trattarsi anche di una condizione meno grave. In ogni caso, nessun allarmismo: il consiglio, ricorda il dr Giovanazzi, è quello di "non fare automedicazione", ma far controllare al senologo qualsiasi aspetto insolito. L'obiettivo è instaurare con il medico un dialogo e un percorso che a partire dalla corretta diagnosi possa poi valutare le opzioni di cura disponibili.
Ottobre è il mese dedicato alle prevenzione del tumore al seno, per sensibilizzare tutte le donne a sottoporsi periodicamente agli screening mammografici. "La mammografia una volta all'anno a partire dai 40 anni - sottolinea Giovanazzi - accompagnata dall'ecografia a discrezione del radiologo". E aggiunge: "Si tratta di esami da programmare con lo specialista, in un pacchetto che comprende la visita di controllo". Con lo screening periodico è possibile "intercettare precocemente un tumore al seno - spiega - identificare e tipizzare la malattia per poterla curare più efficacemente". Al contempo si aumentano le possibilità di sopravvivenza della paziente e si minimizzano gli effetti collaterali del trattamento.
Il Servizio Sanitario Nazionale offre gratuitamente alle donne tra 50 e 69 anni la possibilità di effettuare una mammografia ogni due anni (e se necessario i successivi approfondimenti di secondo livello). La Lombardia è tra le regioni che hanno esteso l'invito a effettuare lo screening mammografico, tramite lettera inviata a casa da ATS, anche alla fascia 45-49 anni (con cadenza annuale) e alle fascia 70-74 anni (ogni due anni). Da quest'anno, le donne che non hanno ricevuto la lettera di invito da parte di ATS o non che non si sono mai sottoposte a mammografia possono prenotare un appuntamento sulla piattaforma regionale https://prenotasalute.regione.lombardia.it/sito/
Che cos'è il programma di screening mammografico?
Il programma di screening mammografico è un intervento controllato di sanità pubblica, che permette di individuare precocemente un tumore, consentendo cosi di intervenire tempestivamente. L’obiettivo principale del programma di screening è la diagnosi precoce in quanto nello stadio iniziale il tumore può essere affrontato con maggiore efficacia e minori effetti collaterali e maggiori sono le probabilità di cura. Il programma di screening è offerto gratuitamente, senza ricetta medica, ai cittadini residenti sul territorio regionale che rientrano nelle fasce di età previste.
Che cos’è lo screening per la diagnosi precoce del tumore della mammella?
La mammografia è un esame radiologico della mammella, che consente di identificare precocemente i tumori del seno, in quanto è in grado di individuare i noduli, anche di piccole dimensioni, non ancora percepibili al tatto.
Quando si fa?
La mammografia è offerta alle donne dai 45 ai 49 anni ogni anno e alle donne dai 50 ai 74 anni ogni 2 anni
Perchè si fa?
Fare diagnosi precoce significa aumentare le possibilità di guarire.
Come fare per aderire?
Le donne che rientrano nella fascia di età prevista dallo screening riceveranno a casa una lettera d’invito da parte dell’Agenzia di Tutela della Salute (ATS). Nella lettera troveranno una presentazione del programma e la comunicazione di un appuntamento presso un centro clinico del territorio. In caso di impossibilità ad essere presente è sufficiente contattare il centro screening dell’ATS per modificare/spostare l’appuntamento. Chi, invece, non ha mai aderito allo screening mammografico con l'ATS di appartenenza può accedere al servizio attraverso il portale regionale per le prenotazioni sanitarie https://prenotasalute.regione.lombardia.it/sito/ anche senza ricetta medica purché rientri nell’età e nelle tempistiche previste. La mammografia è un esame diagnostico radiografico, quindi è bene eseguirla secondo le tempistiche promosse dalle Linee Guida Europee e dal Ministero della Salute.
Come viene comunicato l’esito della mammografia con il programma di screening?
L’esito della mammografia viene spedito a casa ed in caso di necessità di ulteriori approfondimenti la donna viene direttamente richiamata da personale qualificato dell’Unità di Screening
Ultime notizie
09/10/2023
09/10/2023
Campagna di screening mammografico per la prevenzione del tumore al seno
Per tutte le donne in età compresa tra 45 e 74 anni è possibile prenotare gratuitamente lo screening mammografico per la prevenzione del tumore al seno, andando sul sito https://prenotasalute.regione.lombardia.it/sito/
L'obiettivo dello screening è la diagnosi precoce poiché nello stadio iniziale il tumore può essere affrontato con maggiore efficacia e minori effetti collaterali e maggiori sono pertanto le probabilità di cura.
Nel 2022, in Lombardia, sono stati diagnosticati 9.300 casi di cancro alla mammella e circa 2.300 donne sono decedute per questa tipologia di tumore. Dei casi diagnosticati, circa 2.000 sono stati intercettati grazie alla campagna regionale di screening mammografico.
Il programma di screening è offerto gratuitamente, senza ricetta medica, ai cittadini residenti sul territorio regionale che rientrano nelle fasce di età previste.
Può accedere alla prenotazione:
-
chi non ha ricevuto la lettera di invito da parte dell'ATS
-
chi non ha ancora un appuntamento programmato con il Centro Screening dell'ATS
-
chi non ha effettuato una mammografia da almeno 12 mesi (dai 45 ai 49 anni)
-
chi non ha effettuato una mammografia da almeno 24 mesi (dai 50 ai 74 anni)
Testimonial della campagna regionale #IoNonAspetto è l'attrice e conduttrice Ambra Angiolini.

Ultime notizie
07/07/2023
07/07/2023
Rara operazione in contemporanea per due gravi neoplasie maligne
Dieci ore in sala operatoria, due interventi sincroni, uno dietro l’altro senza svegliare la paziente, per altrettante neoplasie maligne.
La storia della paziente, una donna di 66 anni, risale alla fine del mese febbraio quando si presenta presso gli ambulatori di Chirurgia maxillo facciale per la presenza di una neoformazione a livello della lingua.
Poche settimane prima, era già stata diagnosticata una neoplasia mammaria per cui era stato programmato un intervento chirurgico presso un altro nosocomio.
Durante la visita specialistica maxillo facciale, la neoformazione alla lingua è apparsa sospetta per cui l’équipe si è subito attivata per raggiungere tempestivamente una diagnosi della lesione che si è confermata essere un’altra grave neoplasia maligna.
Di fronte alla presenza di due importanti patologie oncologiche, grazie ad un delicato e coordinato lavoro multidisciplinare che ha coinvolto chirurghi, anestesisti e infermieri, la signora è stata sottoposta ad un intervento chirurgico congiunto di senologia e chirurgia maxillo-facciale, della durata di dieci ore, che ha permesso di curare tempestivamente e in maniera ottimale entrambe le neoplasie.
Dopo un delicato decorso postoperatorio privo di complicanze, la paziente è potuta rientrare a casa e sta proseguendo le cure necessarie.
Gli specialisti delle due équipe, coordinati dal prof. Davide Sozzi, Direttore della Struttura complessa Maxillo facciale e dal dott. Riccardo Giovanazzi, Direttore della Struttura complessa di Chirurgia senologica, hanno dovuto risolvere le difficoltà che due interventi sincroni ponevano, come il prelievo dei tessuti per riparare con un lembo rivascolarizzato la zona rimossa per il tumore della lingua senza compromettere l’eseguibilità di asportazione del tumore della mammella. Hanno dovuto valutare la compatibilità tra i traccianti impiegati per individuare il linfonodo sentinella e permetterne l’asportazione senza compromettere la fase chirurgica maxillo facciale. Lo studio della posizione operatoria, che permettesse di eseguire entrambe le procedure grazie al personale esperto in sala operatoria anche per la fase anestesiologica, ha facilitato il lavoro su tre siti chirurgici in contemporanea (mammella, testa, sito di prelievo del lembo ricostruttivo per la lingua), riducendo i tempi operatori complessivi e di ospedalizzazione.
La paziente ha potuto così proseguire in tempi utili i trattamenti necessari post chirurgici per entrambi i tumori.
“Questa è la capacità dei medici del San Gerardo: integrare capacità e competenze e lavorare insieme per risolvere problemi diversi”, sottolineano all’unisono i due chirurghi.

Ultime notizie
11/05/2023
11/05/2023
Dal galà di beneficenza di Lesmo un nuovo ecografo per la Breast Unit
Una nuova apparecchiatura alla Breast Unit della Fondazione San Gerardo dei Tintori.
Grazie ad una raccolta fondi partita a Lesmo e che ha coinvolto diversi donatori della Brianza, è stato donato un ecografo di ultima generazione dedicato allo studio del seno per la prevenzione dei tumori alla Struttura di Diagnostica Senologica.
Martedì la consegna ufficiale dell’apparecchio alla Fondazione IRCCS San Gerardo dei Tintori alla presenza del sindaco di Lesmo Francesco Montorio. “La prevenzione è uno dei bisogni primari di tutti e la divulgazione di questa cultura dovrebbe essere uno degli obiettivi di ogni amministrazione - ha sottolineato il primo cittadino -. Un ringraziamento particolare va a Villa Mattioli che ha risposto con generosità all’invito offrendo un importante supporto al comune in questa scelta”.
La raccolta fondi infatti era iniziata con un galà di beneficenza in Villa Mattioli a Peregallo di Lesmo lo scorso 29 gennaio organizzato da Sara Dossola, assessore con deleghe a Istruzione, Servizi Sociali, Pari Opportunità e Politiche Sociali dello stesso comune.
“Una omogeneità di tecnologia e la disponibilità di diverse apparecchiature serve a garantire ai pazienti una diagnosi certa completa e conclusiva e può servire ad avviare un percorso di cura o a restituire al paziente quella serenità che porta l’esclusione ipotesi non favorevole”, ha aggiunto il dott. Riccardo Giovanazzi, Direttore clinico della Breast Unit.
“Si tratta di uno degli ecografi di ultima generazione - ha concluso la dott.ssa Anna Abate responsabile della Diagnostica Senologica - che permette l’individuazione di lesioni estremamente piccole grazie all’alta risoluzione e la possibilità di applicare nuove tecnologie, compresa la fusione di immagini tra diverse metodiche, per giungere ad una diagnosi sempre più precoce e di certezza”.
Alla presentazione dell’ecografo erano presenti il dott. Claudio Cogliati, Presidente della Fondazione IRCCS San Gerardo dei Tintori e il Direttore Generale, il dott. Silvano Casazza che hanno ringraziato l’Amministrazione comunale e un gruppo di donatrici presenti per l’importante contributo.

Ultime notizie
29/03/2024
29/03/2024
Rimozione dei noduli del seno: un nuovo strumento può evitare l’intervento
Un nuovo strumento ad alta tecnologia per la rimozione dei noduli al seno che in molti casi può evitare l’intervento chirurgico.
Si tratta della sonda Mammotome EX, un sistema di prelievo avanzato con aspirazione vuoto assistita, progettato per offrire precisione, affidabilità e comfort sia per la paziente sia per l’operatore, con la possibilità di rimuovere maggiori quantità di tessuto rispetto alle normali procedure di prelievo finora disponibili sul mercato. Lo scopo è quello di contribuire a una diagnosi più precisa ed accurata e la possibilità di rimuovere interamente noduli benigni della mammella con dimensioni fino a 6 centimetri.
Questa procedura è indicata dopo una valutazione congiunta tra il radiologo esperto di senologia e il chirurgo senologo, per scegliere i casi dove l’utilizzo del Mammotome EX è la migliore opzione per la paziente.
L’impiego dell’apparecchiatura è stato presentato durante il Congresso Europeo di Radiologia che si è tenuto a Vienna recentemente.
Al Congresso hanno partecipato la dott.ssa Anna Abate, Responsabile della Struttura di Diagnostica Senologica e il dott. Riccardo Giovanazzi, Direttore della Chirurgia Senologica e della Breast Unit.
“La lotta contro il tumore al seno implica trovare soluzioni sempre innovative per la diagnosi precoce ed il trattamento più efficace - sottolinea il dott. Giovanazzi -. Normalmente i noduli benigni della mammella vengono asportati, quando indicato, con una procedura di chirurgia day hospital che richiede un accesso chirurgico con incisione della mammella. Sebbene questo venga eseguito nella nostra Breast Unit con attenzione oncoplastica, l’impiego di Mammotome EX permette l’asportazione del nodulo tramite un piccolo foro della cute senza
provocare la cicatrice come nell’intervento chirurgico e possibili deformità della mammella. La procedura avviene in regime ambulatoriale con anestesia locale. La valutazione congiunta tra chirurgo senologo e radiologo esperto in senologia è fondamentale nella selezione della paziente che può essere candidata all’asportazione con Mammotome EX invece che a chirurgia open”.
Lo strumento è stato donato alla struttura di Diagnostica Senologica della Fondazione IRCCS San Gerardo dei Tintori dall’Associazione PerLe Noi odv che supporta le attività di diagnosi e cura a favore dei pazienti che si rivolgono alla Breast Unit.
La prestazione, previa valutazione specialistica, è disponibile nell’ambito del percorso di diagnosi e cura offerto dalla Breast Unit della Fondazione IRCCS San Gerardo dei Tintori di Monza.
“Questa ulteriore apparecchiatura - aggiunge la dott.ssa Abate - va ad arricchire la disponibilità tecnologica della Diagnostica Senologica che è sempre rivolta ad acquisire le ultime novità per il miglioramento della terapia e della diagnostica in ambito senologico. Il Mammotome Ex è uno strumento bioptico sotto guida ecografica capace di rimuovere grandi quantità di tessuto con velocità elevata, permettendo in alcuni casi di evitare lo stress legato all’intervento chirurgico. Al momento il Mammotome EX è disponibile in un ristretto numero di centri a livello europeo”.

Ultime notizie
12/10/2023
12/10/2023
Tumore al seno, l'appello del dr Giovanazzi: "La prevenzione comincia osservando il proprio corpo"
Studiare e osservare il proprio corpo è la prima forma di prevenzione del tumore al seno. Dai microfoni di Mattino Cinque il dr Riccardo Giovanazzi, direttore della Breast Unit dell'IRCCS San Gerardo, lancia un appello a tutte le donne: "Se ci sono mutazioni della pelle o se c'è perdita di secrezione dal capezzolo è importante consultare uno specialista che può interpretare il sintomo e prescrivere ulteriori esami". Grumi, gonfiori o alterazioni della pelle possono far sospettare un cancro, ma potrebbe trattarsi anche di una condizione meno grave. In ogni caso, nessun allarmismo: il consiglio, ricorda il dr Giovanazzi, è quello di "non fare automedicazione", ma far controllare al senologo qualsiasi aspetto insolito. L'obiettivo è instaurare con il medico un dialogo e un percorso che a partire dalla corretta diagnosi possa poi valutare le opzioni di cura disponibili.
Ottobre è il mese dedicato alle prevenzione del tumore al seno, per sensibilizzare tutte le donne a sottoporsi periodicamente agli screening mammografici. "La mammografia una volta all'anno a partire dai 40 anni - sottolinea Giovanazzi - accompagnata dall'ecografia a discrezione del radiologo". E aggiunge: "Si tratta di esami da programmare con lo specialista, in un pacchetto che comprende la visita di controllo". Con lo screening periodico è possibile "intercettare precocemente un tumore al seno - spiega - identificare e tipizzare la malattia per poterla curare più efficacemente". Al contempo si aumentano le possibilità di sopravvivenza della paziente e si minimizzano gli effetti collaterali del trattamento.
Il Servizio Sanitario Nazionale offre gratuitamente alle donne tra 50 e 69 anni la possibilità di effettuare una mammografia ogni due anni (e se necessario i successivi approfondimenti di secondo livello). La Lombardia è tra le regioni che hanno esteso l'invito a effettuare lo screening mammografico, tramite lettera inviata a casa da ATS, anche alla fascia 45-49 anni (con cadenza annuale) e alle fascia 70-74 anni (ogni due anni). Da quest'anno, le donne che non hanno ricevuto la lettera di invito da parte di ATS o non che non si sono mai sottoposte a mammografia possono prenotare un appuntamento sulla piattaforma regionale https://prenotasalute.regione.lombardia.it/sito/
Che cos'è il programma di screening mammografico?
Il programma di screening mammografico è un intervento controllato di sanità pubblica, che permette di individuare precocemente un tumore, consentendo cosi di intervenire tempestivamente. L’obiettivo principale del programma di screening è la diagnosi precoce in quanto nello stadio iniziale il tumore può essere affrontato con maggiore efficacia e minori effetti collaterali e maggiori sono le probabilità di cura. Il programma di screening è offerto gratuitamente, senza ricetta medica, ai cittadini residenti sul territorio regionale che rientrano nelle fasce di età previste.
Che cos’è lo screening per la diagnosi precoce del tumore della mammella?
La mammografia è un esame radiologico della mammella, che consente di identificare precocemente i tumori del seno, in quanto è in grado di individuare i noduli, anche di piccole dimensioni, non ancora percepibili al tatto.
Quando si fa?
La mammografia è offerta alle donne dai 45 ai 49 anni ogni anno e alle donne dai 50 ai 74 anni ogni 2 anni
Perchè si fa?
Fare diagnosi precoce significa aumentare le possibilità di guarire.
Come fare per aderire?
Le donne che rientrano nella fascia di età prevista dallo screening riceveranno a casa una lettera d’invito da parte dell’Agenzia di Tutela della Salute (ATS). Nella lettera troveranno una presentazione del programma e la comunicazione di un appuntamento presso un centro clinico del territorio. In caso di impossibilità ad essere presente è sufficiente contattare il centro screening dell’ATS per modificare/spostare l’appuntamento. Chi, invece, non ha mai aderito allo screening mammografico con l'ATS di appartenenza può accedere al servizio attraverso il portale regionale per le prenotazioni sanitarie https://prenotasalute.regione.lombardia.it/sito/ anche senza ricetta medica purché rientri nell’età e nelle tempistiche previste. La mammografia è un esame diagnostico radiografico, quindi è bene eseguirla secondo le tempistiche promosse dalle Linee Guida Europee e dal Ministero della Salute.
Come viene comunicato l’esito della mammografia con il programma di screening?
L’esito della mammografia viene spedito a casa ed in caso di necessità di ulteriori approfondimenti la donna viene direttamente richiamata da personale qualificato dell’Unità di Screening
Ultime notizie
09/10/2023
09/10/2023
Campagna di screening mammografico per la prevenzione del tumore al seno
Per tutte le donne in età compresa tra 45 e 74 anni è possibile prenotare gratuitamente lo screening mammografico per la prevenzione del tumore al seno, andando sul sito https://prenotasalute.regione.lombardia.it/sito/
L'obiettivo dello screening è la diagnosi precoce poiché nello stadio iniziale il tumore può essere affrontato con maggiore efficacia e minori effetti collaterali e maggiori sono pertanto le probabilità di cura.
Nel 2022, in Lombardia, sono stati diagnosticati 9.300 casi di cancro alla mammella e circa 2.300 donne sono decedute per questa tipologia di tumore. Dei casi diagnosticati, circa 2.000 sono stati intercettati grazie alla campagna regionale di screening mammografico.
Il programma di screening è offerto gratuitamente, senza ricetta medica, ai cittadini residenti sul territorio regionale che rientrano nelle fasce di età previste.
Può accedere alla prenotazione:
-
chi non ha ricevuto la lettera di invito da parte dell'ATS
-
chi non ha ancora un appuntamento programmato con il Centro Screening dell'ATS
-
chi non ha effettuato una mammografia da almeno 12 mesi (dai 45 ai 49 anni)
-
chi non ha effettuato una mammografia da almeno 24 mesi (dai 50 ai 74 anni)
Testimonial della campagna regionale #IoNonAspetto è l'attrice e conduttrice Ambra Angiolini.

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07/07/2023
07/07/2023
Rara operazione in contemporanea per due gravi neoplasie maligne
Dieci ore in sala operatoria, due interventi sincroni, uno dietro l’altro senza svegliare la paziente, per altrettante neoplasie maligne.
La storia della paziente, una donna di 66 anni, risale alla fine del mese febbraio quando si presenta presso gli ambulatori di Chirurgia maxillo facciale per la presenza di una neoformazione a livello della lingua.
Poche settimane prima, era già stata diagnosticata una neoplasia mammaria per cui era stato programmato un intervento chirurgico presso un altro nosocomio.
Durante la visita specialistica maxillo facciale, la neoformazione alla lingua è apparsa sospetta per cui l’équipe si è subito attivata per raggiungere tempestivamente una diagnosi della lesione che si è confermata essere un’altra grave neoplasia maligna.
Di fronte alla presenza di due importanti patologie oncologiche, grazie ad un delicato e coordinato lavoro multidisciplinare che ha coinvolto chirurghi, anestesisti e infermieri, la signora è stata sottoposta ad un intervento chirurgico congiunto di senologia e chirurgia maxillo-facciale, della durata di dieci ore, che ha permesso di curare tempestivamente e in maniera ottimale entrambe le neoplasie.
Dopo un delicato decorso postoperatorio privo di complicanze, la paziente è potuta rientrare a casa e sta proseguendo le cure necessarie.
Gli specialisti delle due équipe, coordinati dal prof. Davide Sozzi, Direttore della Struttura complessa Maxillo facciale e dal dott. Riccardo Giovanazzi, Direttore della Struttura complessa di Chirurgia senologica, hanno dovuto risolvere le difficoltà che due interventi sincroni ponevano, come il prelievo dei tessuti per riparare con un lembo rivascolarizzato la zona rimossa per il tumore della lingua senza compromettere l’eseguibilità di asportazione del tumore della mammella. Hanno dovuto valutare la compatibilità tra i traccianti impiegati per individuare il linfonodo sentinella e permetterne l’asportazione senza compromettere la fase chirurgica maxillo facciale. Lo studio della posizione operatoria, che permettesse di eseguire entrambe le procedure grazie al personale esperto in sala operatoria anche per la fase anestesiologica, ha facilitato il lavoro su tre siti chirurgici in contemporanea (mammella, testa, sito di prelievo del lembo ricostruttivo per la lingua), riducendo i tempi operatori complessivi e di ospedalizzazione.
La paziente ha potuto così proseguire in tempi utili i trattamenti necessari post chirurgici per entrambi i tumori.
“Questa è la capacità dei medici del San Gerardo: integrare capacità e competenze e lavorare insieme per risolvere problemi diversi”, sottolineano all’unisono i due chirurghi.

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11/05/2023
11/05/2023
Dal galà di beneficenza di Lesmo un nuovo ecografo per la Breast Unit
Una nuova apparecchiatura alla Breast Unit della Fondazione San Gerardo dei Tintori.
Grazie ad una raccolta fondi partita a Lesmo e che ha coinvolto diversi donatori della Brianza, è stato donato un ecografo di ultima generazione dedicato allo studio del seno per la prevenzione dei tumori alla Struttura di Diagnostica Senologica.
Martedì la consegna ufficiale dell’apparecchio alla Fondazione IRCCS San Gerardo dei Tintori alla presenza del sindaco di Lesmo Francesco Montorio. “La prevenzione è uno dei bisogni primari di tutti e la divulgazione di questa cultura dovrebbe essere uno degli obiettivi di ogni amministrazione - ha sottolineato il primo cittadino -. Un ringraziamento particolare va a Villa Mattioli che ha risposto con generosità all’invito offrendo un importante supporto al comune in questa scelta”.
La raccolta fondi infatti era iniziata con un galà di beneficenza in Villa Mattioli a Peregallo di Lesmo lo scorso 29 gennaio organizzato da Sara Dossola, assessore con deleghe a Istruzione, Servizi Sociali, Pari Opportunità e Politiche Sociali dello stesso comune.
“Una omogeneità di tecnologia e la disponibilità di diverse apparecchiature serve a garantire ai pazienti una diagnosi certa completa e conclusiva e può servire ad avviare un percorso di cura o a restituire al paziente quella serenità che porta l’esclusione ipotesi non favorevole”, ha aggiunto il dott. Riccardo Giovanazzi, Direttore clinico della Breast Unit.
“Si tratta di uno degli ecografi di ultima generazione - ha concluso la dott.ssa Anna Abate responsabile della Diagnostica Senologica - che permette l’individuazione di lesioni estremamente piccole grazie all’alta risoluzione e la possibilità di applicare nuove tecnologie, compresa la fusione di immagini tra diverse metodiche, per giungere ad una diagnosi sempre più precoce e di certezza”.
Alla presentazione dell’ecografo erano presenti il dott. Claudio Cogliati, Presidente della Fondazione IRCCS San Gerardo dei Tintori e il Direttore Generale, il dott. Silvano Casazza che hanno ringraziato l’Amministrazione comunale e un gruppo di donatrici presenti per l’importante contributo.
