Dalla Fondazione Camerani e Pintaldi 3,8 milioni per la ricerca scientifica a Monza
Dalla Fondazione Camerani e Pintaldi 3,8 milioni per la ricerca scientifica a Monza
11 marzo 2025
Comunicato stampa

Grazie al desiderio di due coniugi monzesi di promuovere la ricerca scientifica e la cura dei bambini, arriva un grande sostegno ai ricercatori impegnati a Monza in questa sfida: la Fondazione Camerani e Pintaldi, voluta da Pino Camerani ed Elisabetta Pintaldi, titolari dell’azienda del settore dei mobili “Cinova” che, nel loro testamento destinarono l’eredità proprio alla costituzione della Fondazione, sostiene con 3,8 milioni di euro la ricerca dell’IRCCS San Gerardo dei Tintori di Monza e della Fondazione Tettamanti. La donazione è finalizzata a promuovere un progetto di ricerca sui tumori cerebrali che coinvolgerà IRCCS San Gerardo e Fondazione Tettamanti insieme al reparto di oncologia pediatrica dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, e sperimenterà l’utilizzo delle CAR-T, cellule del sistema immunitario geneticamente modificate in laboratorio per riconoscere e attaccare le cellule malate. La donazione, inoltre, sta già consentendo alla Fondazione Tettamanti di portare avanti due progetti di ricerca sulla leucemia linfoblastica acuta, il tumore più frequente in età pediatrica, e sulla sindrome di Hurler, malattia genetica rara pediatrica che colpisce in Europa un bambino su 200.000.
La donazione della Fondazione Camerani e Pintaldi è stata pensata per sostenere nell’arco temporale 2019-2026 alcuni specifici progetti di ricerca che vedono coinvolti la Fondazione Tettamanti e l’IRCCS San Gerardo dei Tintori. Due studi sono già in corso e hanno già dato risultati significativi: i ricercatori della Fondazione Tettamanti, con un lavoro pubblicato sulla rivista scientifica internazionale JCI Insight, hanno creato in laboratorio un organoide di osso, ovvero una riproduzione tridimensionale del tessuto cartilagineo e osseo umano, utilizzando cellule staminali scheletriche di pazienti con la sindrome di Hurler, patologia rara che determina nei bambini problemi nella crescita, deformità scheletriche, malfunzionamento degli organi interni e del sistema nervoso. L’obiettivo per i prossimi anni è studiare i meccanismi della malattia a livello scheletrico e sperimentare trattamenti più efficaci.
La Fondazione Tettamanti, inoltre, ha messo a punto un metodo per produrre, a partire dal cordone ombelicale, le cellule CAR (Chimeric Antigen Receptor), ovvero i linfociti adeguatamente modificati in laboratorio affinché possano riconoscere e aggredire le cellule della leucemia linfoblastica acuta.
Un ulteriore progetto che vedrà coinvolti la Fondazione Tettamanti e l’IRCCS San Gerardo dei Tintori è l’utilizzo delle cellule CAR in un ambito differente rispetto a quello delle leucemie su cui Monza ha sviluppato un’esperienza decennale, ovvero i tumori cerebrali pediatrici.