Storia - Fondazione IRCCS San Gerardo dei Tintori - Monza
Storia del San Gerardo
La storia del San Gerardo e di Gerardo dei Tintori
Il 1° gennaio 2023, con la costituzione della Fondazione IRCCS San Gerardo dei Tintori (di seguito Fondazione IRCCS), inizia un nuovo capitolo della storia dell’Ospedale San Gerardo dei Tintori, una storia cominciata 850 anni fa.
L'Ospedale San Gerardo deve la sua origine a Gerardo dei Tintori (Girardus de Tinctoribus) che lo fonda nel 1174.
Gerardo apparteneva alla famiglia benestante "dei Tintori" (de Tinctoribus) o "Tintore", che fece la sua fortuna grazie alla tintura dei pannilana, attività molto diffusa all'epoca. Originaria di Milano, si era stabilita a Monza dove aveva una casa propria, possedimenti ed interessi e, nelle carte dell'epoca, viene ricordata come una delle più nobili e ricche famiglie della città “famiglia antica e honorata”.
All'età di trent'anni Gerardo assistette personalmente alla distruzione della città di Milano, osservando la sofferenza e il dolore delle famiglie, delle donne rimaste vedove, degli anziani e dei bambini orfani abbandonati a se stessi. Decise allora di occuparsi dei poveri e dei malati, costituendo dopo la morte del padre un ospedale oltre il Lambro, nei possedimenti dei Tintori. Tutte le sue ricchezze vennero destinate all’Ospedale.
La fondazione dell'ospedale avvenne il 19 febbraio del 1174, data in cui Gerardo stipulò con i consoli della città di Monza e con il Capitolo del Duomo, rappresentato dall'Arciprete Oberto da Terzago una convenzione nella quale se ne definiva lo status giuridico e amministrativo: l'ospedale dipendeva formalmente dall'autorità ecclesiastica, ma di fatto manteneva una sostanziale autonomia, mentre il Comune ne assumeva l'avvocazia, cioè la tutela giuridica.
Gerardo fondò un ordine di conversi laici che si occupavano di prestare servizio nell'ospedale, cui anche Gerardo apparteneva, svolgendo anche l'incarico di "ministro", cioè direttore dell'ospedale. Come risulta anche da alcuni documenti degli anni successivi, egli mantenne questo incarico fino alla morte, avvenuta il 6 giugno 1207, lasciando tutte le sue ricchezze all'ospedale. L'ospedale, attiguo alla chiesa di S. Ambrogio, viene inizialmente denominato "ospedale S. Ambrogio" o "ospedale dei poveri" e solo dal 1213 prende il nome dal santo fondatore.
Gerardo, pur restando laico, divenne quindi una grande figura di riferimento per il popolo monzese che lo sentiva come un protettore, ancora oggi uno dei due santi patroni insieme a San Giovanni Battista.
San Gerardo e le ciliegie
Una curiosità: ogni anno il giorno del 6 giugno la città di Monza celebra la devozione a San Gerardo dei Tintori al quale sono associate le ciliegie (le ciries, in dialetto brianzolo). Perché San Gerardo è associato alle ciliegie? Si narra che, in una sera di dicembre, Gerardo, che si recava spesso in Duomo a pregare, voleva restarvi per tutta la notte ma i custodi non avevano nessuna intenzione di lasciarlo fare. Per convincerli fece loro una promessa: il mattino successivo avrebbe portato in chiesa un cestello di ciliegie, nonostante fosse inverno, e così fece. Un vero e proprio "miracolo", dal momento che non erano esattamente un frutto di stagione. Proprio in ricordo di questo episodio, l’amministrazione dell’Ospedale di Monza, dedicato proprio a Gerardo Tintore, ogni 6 giugno era solita offrire ai canonici del Duomo un’abbondante colazione a base di ciliegie.
La ciliegia è rimasta il simbolo dell’Ospedale, rappresentata in forma stilizzata nel logo ancora oggi visibile all’ingresso principale e nel logo.
Negli anni successivi alla fondazione del 1174 l’Istituzione è soggetta a evoluzioni e spostamenti di sede: nel 1769 il Governo austriaco riunisce i tre istituti, l’ospedale San Gerardo, l'ospedale San Bernardo e quello di Santa Marta, presso l'unica struttura di San Bernardo. Nel 1776 l'Ospedale, con 32 posti letto, torna nella sua antica dimora, ristrutturata, del San Gerardo. Nel 1786 L'Ospedale cambia nuovamente sede e si sposta presso il vecchio convento francescano in piazza Mercato. Nel 1792 il nosocomio ritorna ancora nella struttura del San Gerardo, ma l'immobile appare sempre inadeguato. Così si trasferisce nel 1808 presso l'ex seminario di Piazza Isola (piazza Garibaldi).
A fine ottocento l’Ospedale San Gerardo viene ingrandito, trovando collocazione nella nuova sede dell'ottocentesco ospedale Umberto I di via Solferino, costruzione a padiglioni che disponeva, alla sua apertura, di 208 posti letto, progettata a seguito della cospicua donazione appositamente effettuata nel 1890 dal re Umberto I e completata, in due anni, nel 1896. Il progetto, con la facciata in stile neoclassico, è dovuto all'architetto milanese Ercole Balossi Merlo.
Nel 1962 il Consiglio d'Amministrazione dell'Ospedale San Gerardo decise di costruire un nuovo nosocomio, su progetto degli architetti romani Marino Marrazzi e Gianfranco Righini. La prima pietra di questa nuova struttura ospedaliera venne posta il 14 novembre 1964, il “nuovo” San Gerardo di via Pergolesi. Nel 1980 iniziò il trasferimento dei primi reparti dal vecchio ospedale di via Solferino al nuovo ospedale di via Pergolesi.
Tale struttura, attuale sede del San Gerardo dei Tintori, è dal 2019 interessata da un progetto di riqualificazione strutturale che ha visto la costruzione di una nuova struttura, la Palazzina Accoglienza, per la gestione dell’outpatient e il rinnovamento e messa a norma del monoblocco.