Andrea Biondi: tumori pediatrici, un grande successo della ricerca
Andrea Biondi: tumori pediatrici, un grande successo della ricerca
15 febbraio 2023
Articolo

Ogni anno in Italia circa 1.400 bambini e ragazzi di meno di 14 anni sono colpiti dal cancro, mentre tra gli adolescenti dai 15 ai 19 anni i casi sono circa 900.
La sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi è arrivata a superare l’80% per le leucemie e si attesta attorno al 70% per i tumori solidi, ma c’è ancora molta strada da fare per garantire cure efficaci a tutti i pazienti.
La 22esima Giornata Mondiale contro il Cancro Infantile, che ricorre il 15 febbraio, vuole mettere in luce temi e sfide rilevanti per il cancro infantile e sottolineare l’impatto che ha su bambini e adolescenti, su coloro che sono guariti, sulle loro famiglie e sulla società nel suo complesso, oltre a ricordare la necessità di garantire un accesso più equo al trattamento e alla cura per tutti i bambini con cancro.
Dalla ricerca le uniche risposte
Dei progressi della ricerca e delle nuove cure a disposizione dei piccoli pazienti parla il prof. Andrea Biondi, Direttore scientifico dell'IRCCS San Gerardo e Direttore della Clinica Pediatrica dell’Università di Milano-Bicocca, in questo video di AIRC:
"La storia dei tumori del bambino è una storia di grande successo della ricerca - afferma Biondi - perché siamo passati da una possibilità di cura che 50 anni fa era inferiore al 20% a oggi che, pur con le dovute differenze tra tumore e tumore anche in relazione all’età, oltre l’ottanta per cento dei bambini e adolescenti guarisce. Ma quel 20% che ancora oggi muore per un tumore mi dà proprio una grande rabbia, perché la morte di un bambino è un evento innaturale a cui non ci si abitua mai”.
“Accanto alla rabbia - continua - sono però testimone con il mio piccolo contributo, che è solo dalla ricerca che noi oggi diamo risposte. Abbiamo la terapia genica, nuove molecole intelligenti che hanno come bersaglio il gene malato della cellula tumorale. Il Dna di un bambino con tumore viene oggi sequenziato per poter essere certi del tipo di terapia che possiamo dare per quel tipo di tumore in quel bambino. E infine la rivoluzione dell’immunoterapia. Sono nuove prospettive di un orizzonte straordinario, che hanno bisogno però di un continuo supporto”.
Leucemia acuta linfoblastica pediatrica
Tra i progetti attivi presso la Fondazione IRCCS San Gerardo dei Tintori di Monza, Giovanni Cazzaniga, ricercatore della Fondazione Tettamanti, ne conduce uno dedicato alla leucemia acuta linfoblastica pediatrica, il tumore più frequente tra i piccoli pazienti. Studia le fasi precoci all’origine della malattia, le condizioni genetiche che predispongono al tumore e le alterazioni biologiche associate alla prognosi della malattia.
Spiega Cazzaniga: “Tali condizioni variano da individuo a individuo ed è per questo che la medicina di precisione assume sempre maggiore rilievo nella ricerca oncologica. Usando tecniche di sequenziamento del genoma, abbiamo recentemente classificato dei sottogruppi di pazienti in base al rischio di recidiva del tumore. Tali conoscenze ci consentono di diversificare le terapie in funzione delle caratteristiche del singolo paziente”.
I grant di AIRC
Solo pochi giorni fa sono stati annunciati i grant di Fondazione AIRC per la ricerca sul cancro a favore di Marta Serafini, Jolanda Sarno, Mayla Bertagna e Manuel Quadri, ricercatori della Fondazione Tettamanti presso l'IRCCS San Gerardo, per due progetti della durata di cinque anni e per due borse di studio Post-Doc triennali, per un valore complessivo per il 2023 di 515.870 euro.
I fondi permetteranno ai quattro ricercatori di svolgere la loro ricerca sulle leucemie infantili, ambito in cui il centro di ricerca della Fondazione Tettamanti opera dal 1994, per comprendere i meccanismi alla base di queste malattie e identificare terapie innovative. Il gruppo di lavoro è composto da 35 tra ricercatori, dottorandi e studenti di laurea magistrale e 15 tecnici e biologi che negli anni hanno contribuito alla pubblicazione di oltre 600 articoli sulle più prestigiose riviste scientifiche internazionali.
Diamo radici alla speranza, piantiamo melograni
E al Centro Maria Letizia Verga è tornata la consueta cerimonia del melograno. Pazienti, familiari, medici, infermieri e ricercatori hanno appeso ai rami della pianta un pensiero dedicato ai bambini e ai ragazzi che stanno combattendo contro il cancro in ogni parte del mondo, ma anche a quelli che non ce l'hanno fatta.
L'iniziativa, battezzata "Diamo radici alla speranza, piantiamo melograni", è promossa dalla Federazione italiana associazioni genitori e guariti oncoematologia pediatrica (Fiagop) e si è svolta in contemporanea in vari centri sparsi in tutta Italia. "Si tratta di un gesto simbolico per seminare germogli di solidarietà per l'oncoematologia pediatrica e dedicare nello stesso tempo attenzione all'ambiente" spiegano dalla Fiagop, che ogni anno lancia questa proposta a tutte le organizzazioni appartenenti alla sua rete, compreso appunto il Comitato Maria Letizia Verga.