Sostegno ai genitori separati o divorziati
Sostegno ai genitori separati o divorziati
21 maggio 2020
Notizia

Regione Lombardia ha emesso due avvisi, volti a sostenere i genitori separati o divorziati con figli minori (o maggiorenni se a carico) o figli disabili (anche maggiorenni).
1 - Decreto n. 3167 del 10/3/2020: avviso per interventi di sostegno abitativo attraverso l’erogazione di un contributo economico per la durata di un anno, volto all’abbattimento del 40% del canone di locazione per immobili adibiti a propria abitazione.
Chi può presentare domanda:
Possono presentare domanda persone con stato civile di separato, divorziato o che hanno in atto un procedimento di separazione giudiziale, in corso di perfezionamento, e che presentino i seguenti requisiti:
- con figli minori (o maggiorenni solo se a carico) e figli disabili (anche se maggiorenni) nati o adottati nel corso del matrimonio;
- con ISEE in corso di validità inferiore o uguale a € 30.000,00;
- residenti in Lombardia da 5 anni;
- che non abbiano riportato condanne con sentenze passate in giudicato per i reati contro la persona, tra cui gli atti persecutori di cui al decreto – legge 23.02.2009, n.38, nonché per i delitti di cui agli art. 570 e 572 del c.p.;
- intestatari di un contratto di locazione regolarmente registrato o di un contratto provvisorio per emergenza abitativa (es. residence, housing o altra tipologia di alloggio).
I destinatari in possesso dei requisiti possono presentare domanda dal 19/3/2020 esclusivamente online sulla piattaforma Bandi online all’indirizzo www.bandi.servizirl.it
Possono inoltre accedere al contributo i genitori che si trovano a vivere in condizioni di grave marginalità sociale e che risultano ospitati presso strutture di accoglienza o che vivono in condizioni precarie e non dignitose. Nel caso di tali condizioni è previsto un contributo economico aggiuntivo, finalizzato alla realizzazione di un progetto personalizzato di accompagnamento e di inclusione sociale.
Il progetto personalizzato, che individua specifici interventi volti al reinserimento sociale, dovrà essere a cura della UdO/Ente che segue il caso e che accompagna il cittadino, in condizioni di grave marginalità, a presentare domanda di accesso al contributo aggiuntivo previsto dall’avviso.
2 - Decreto n. 3930 del 30/03/2020: avviso per l’attivazione di interventi di mediazione familiare a favore dei coniugi separati e divorziati.
Promuove interventi di mediazione familiare, intesa come processo collaborativo di soluzione del conflitto, in cui la coppia con figli è supportata da un soggetto terzo imparziale, che può favorire la comunicazione tra le parti, al fine di identificare soluzioni accettabili per entrambi i genitori dopo la separazione e recuperare un dialogo positivo, in particolare nell’interesse dei figli.
Quali UdO/Enti possono presentare la domanda per l’erogazione di interventi
Le domande di accesso al contributo per l’erogazione di interventi di mediazione familiare di cui all’avviso, potranno essere presentate da Consultori Pubblici o privati accreditati, da Comuni /Ambiti Territoriali e da Enti accreditati per la gestione dei Consultori Privati
Quali UdO/Enti possono erogare gli interventi
Gli interventi di mediazione familiare di cui all’avviso, potranno essere erogati da Consultori Pubblici o privati accreditati, da Comuni /Ambiti Territoriali e da Enti accreditati per la gestione dei Consultori Privati
Per chi può essere richiesto l’intervento:
L’intervento può essere richiesto per persone con stato civile di separato, divorziato o che hanno in atto un procedimento di separazione giudiziale, in corso di perfezionamento, e che presentino i seguenti requisiti:
- con figli minori (o maggiorenni solo se a carico) e figli disabili (anche se maggiorenni) nati o adottati nel corso del matrimonio;
- residenti in Lombardia da 5 anni;
- che non abbiano riportato condanne con sentenze passate in giudicato per i reati contro la persona, tra cui gli atti persecutori di cui al decreto – legge 23.02.2009, n.38, nonché per i delitti di cui agli art. 570 e 572 del c.p.
Gli interventi potranno essere richiesti ed erogati dai Consultori Familiari delle ASST, dai Consultori Familiari privati accreditati o dai Comuni/Ambiti Territoriali; tali UdO/Enti presenteranno, a fronte della stesura di un progetto personalizzato per gli utenti per i quali si propone l’intervento, la domanda di accesso al contributo, sulla piattaforma Bandi on line, a partire dal 30/5/2020.
Il progetto personalizzato, riferito ad uno o a entrambi i componenti della coppia genitoriale, dovrà identificare il numero di colloqui previsti, in favore del/i genitore/i. Ogni progetto potrà prevedere un numero massimo di 10 colloqui, per un ammontare complessivo massimo di € 300,00 a progetto.
Le prestazioni di mediazione familiare per le quali si richiede il contributo, dovranno essere complementari a quanto definito nella DGR 6131/2017 “Aggiornamento del tariffario delle prestazioni consultoriali in ambito materno infantile”. Il succitato decreto individua le prestazioni sociosanitarie ad elevata integrazione sanitaria, svolte all’interno dei Consultori Familiari pubblici e privati, tra cui la Mediazione Familiare (cod.002-01) e la Consulenza Familiare (cod.002-002),che prevedono l’erogazione sino ad un massimo di 8 colloqui, con flessibilità sino a 10 per situazioni particolarmente problematiche.
L’intervento di cui alla presente misura dovrà dunque essere aggiuntivo e non sostitutivo da quanto previsto dal tariffario del CF come prestazioni da esso erogabili.
Si indicano di seguito i link al sito ATS, dove sono pubblicati gli avvisi, la modulistica di riferimento e un’informativa per gli enti che dovranno intervenire nella gestione dell’Avviso per l’attivazione di interventi di mediazione familiare a favore dei coniugi separati e divorziati:
interventi per genitori separati e divorziati sostegno abitativo
NOTE: ufficio comunicazione