Gravidanza a termine, fasi del parto e assistenza ostetrica: cosa c'è da sapere
Accesso al pronto soccorso ostetrico e assistenza nei reparti di degenza: cosa c'è da sapere?

Per gentile concessione © Alessia R. Photography
Quando recarsi al Pronto soccorso ostetrico-ginecologico?
Come funziona il Pronto soccorso ostetrico-ginecologico?
Quale assistenza ostetrica verrà offerta in sala parto?
Cosa aspettarsi una volta all'interno del reparto materno-neonatale?
Come vengono affrontate le gravidanze a rischio?
Quando recarsi al Pronto soccorso ostetrico-ginecologico?
È necessario recarsi in pronto soccorso ostetrico per sorvegliare il benessere materno e fetale in caso di:
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PERDITE DI SANGUE ROSSO VIVO ABBONDANTI (come una mestruazione): è raccomandato dirigersi in pronto soccorso ostetrico nel più breve tempo possibile
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RIDUZIONE DEI MOVIMENTI FETALI: è consigliato mettersi in ascolto provando a rilassarsi sdraiate sul fianco e mangiando e/o bevendo qualcosa di zuccherato per stimolare il movimento del bambino. Qualora non si avvertano ancora i movimenti fetali, è raccomandato dirigersi subito in pronto soccorso ostetrico
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PRESSIONE ARTERIOSA ELEVATA (> 140/90 mmHg): è consigliato provare a sdraiarsi e rilassarsi. Se permangono misurazioni elevate e compaiono mal di testa e/o mal di stomaco è raccomandato recarsi subito in pronto soccorso ostetrico
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CONTRAZIONI PRIMA DI 37 SETTIMANE GESTAZIONALI
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ROTTURA DELLE MEMBRANE (ACQUE): la rottura delle membrane può avvenire prima del travaglio, in corso di travaglio o al momento del parto. È possibile percepire la fuoriuscita di un intenso getto d’acqua oppure la fuoriuscita di liquido a gocce in modo discontinuo. Nel secondo caso possono insorgere dubbi sulla reale rottura delle acque.
Come capirlo?
In condizioni di fisiologia, il liquido amniotico è inodore, trasparente o lievemente rosato. In queste condizioni, e se il bambino continua a muoversi normalmente, non è necessario correre in ospedale ma si può attendere qualche ora a casa.
Qualora il colore del liquido amniotico fosse tendente al verde, è raccomandato recarsi in pronto soccorso ostetrico.
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TAMPONE VAGINO-RETTALE POSITIVO: in caso di rottura delle membrane o di attività contrattile ritmica e regolare è consigliato recarsi subito in pronto soccorso per iniziare la somministrazione della terapia antibiotica.
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FEBBRE > 38.5°C
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FASE ATTIVA DEL TRAVAGLIO DI PARTO: fase caratterizzata da attività contrattile ritmica e regolare. Nel caso sia il vostro primo parto, le contrazioni dovrebbero presentarsi ogni 2/3 minuti con una durata di 60 secondi (3 contrazioni in 10 minuti), per almeno 1 ora. Nel caso abbiate già partorito, meglio recarsi in ospedale prima, quando le contrazioni si presentano ogni 4 minuti, durano 60 secondi, e sono così da almeno 1 ora.
Come funziona il Pronto soccorso ostetrico-ginecologico?
Viene garantita L’Assistenza alle donne 24/24 ore per problemi ostetrici/ginecologici in condizioni di urgenza e/o per consulenza specialistica al PS generale. Sono
presenti Medico Ostetrico-Ginecologo Strutturato di guardia, 2 Medici specializzandi di guardia, Ostetrica di Triage, 24/24 ore.
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Sala d’Attesa all’ingresso
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2 Sale Visita con Ecografo
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4 posti letto per osservazione breve
Modalità visite
Il triage è effettuato dall’Ostetrica triagista.
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Prestazioni ostetriche: le visite ostetriche vengono effettuate dal Medico Ostetrico-Ginecologo e dal Medico specializzando di guardia con l’Ostetrica di triage.
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Prestazioni ginecologiche: le visite ginecologiche vengono effettuate dal Medico Ostetrico- Ginecologo e dal Medico specializzando di guardi.
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È consigliato recarsi in PS con un solo accompagnatore per non sovraffollate gli ambienti.
Quali sono le fasi del parto?
Il travaglio di parto è caratterizzato da diverse fasi che si distinguono in:
- Fase latente o prodromica: è la parte iniziale del primo stadio del travaglio di parto. È caratterizzata da contrazioni dolorose, percepite principalmente a livello addominale e/o lombare, simili ai dolori mestruali. Le contrazioni hanno la caratteristiche di essere irregolari, alcune più lunghe, altre più fugaci, alcune sono dolorose, altre solo fastidiose.
Questa fase non ha una durata precisa e non è prevedibile; ad alcune donne può durare poche ore, ad altre può durare dei giorni!
In questa fase è fondamentale stare in un ambiente intimo, conosciuto e protetto come la propria casa. Arrivare in ospedale troppo presto potrebbe causare un ritorno verso casa in attesa dell’intensificazione dell’attività contrattile e l’affaticamento, sia fisico che mentale, generato da questi spostamenti potrebbe alterare la normale progressione del travaglio.
Restare nel proprio nido è sicuro e raccomandato quando:
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Vi sentite bene e a vostro agio
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La gravidanza ha avuto un decorso fisiologico
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La gravidanza è tra 37 e 41+5 settimane gestazionali
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La/Il bambina/o è in presentazione cefalica (testa in giù)
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La/Il bambina/o si muove come di consueto
Cosa fare a casa?
La persona di fiducia che avete scelto per accompagnarvi in questo momento unico della vostra vita, ha un ruolo fondamentale per rassicurarvi, incoraggiarvi, sostenervi nell’accogliere e accompagnare il dolore, per aiutarvi a ridurre stress e paure.
- La fase attiva del travaglio è un periodo caratterizzato da contrazioni uterine dolorose, regolari ed una dilatazione cervicale progressiva da 4-6 cm.
Fisiologicamente non esiste una netta transizione tra le fasi del travaglio; gli eventi che portano all'inizio del travaglio si accumulano gradualmente durante le ultime settimane di gravidanza, manifestandosi durante il processo con una sovrapposizione di cambiamenti psico-fisici nella donna.
Le donne in travaglio attivo vivono un cambiamento anche nella modalità di affrontare il dolore della contrazione. Il dolore diventerà via via più intenso e regolare, tipicamente sovrapubico e alla schiena, alternato sempre ad un momento fisiologico di pausa e di rilassamento.
Generalmente in questa fase le donne sono più introspettive e concentrate ed hanno bisogno di riposare tra una contrazione e l’altra.
Durante questo momento continua ad essere fondamentale il supporto della persona che la donna ha scelto di avere accanto a sé durante la sua esperienza di travaglio.
L'ammissione in sala parto delle donne in travaglio attivo influisce positivamente sugli esiti materno - neonatali e sulla soddisfazione della coppia riguardo l’evento nascita.
Sala parto
La sala parto è dotata di 4 sale parto con bagno, di cui 2 con vasca, una sala osservazione per casi ad alta complessità assistenziale o isolamento e una stanza a due letti per le pazienti con induzione del travaglio. Vi sono inoltre un’isola neonatale per l’assistenza dei bambini che ne necessitano e due sale operatorie.
Sono presenti 24/24 ore. il Medico Ostetrico-Ginecologo Strutturato di guardia, 2 Medici specializzandi di guardia, 4 ostetriche di cui una Capoturno, un infermiere della Neonatologia e l’Anestesista
Quale assistenza ostetrica verrà offerta in sala parto?
- ASSISTENZA OSTETRICA ONE TO ONE
All’ingresso in sala parto, la presa in carico avvera’ sempre da parte di un’ostetrica, privilegiando il modello assistenziale detto a “uno a uno”, ovvero l’ostetrica starà accanto alla donna/coppia nel corso del travaglio, del parto e delle prime due ore post partum (compatibilmente con l’avvicendarsi dei turni, 2 cambi turno nelle 24 ore, alle ore 8:00 e alle ore 20:00), in una relazione assistenziale individuale e personalizzata, volta alla sorveglianza della normale progressione del travaglio/parto e della promozione del benessere materno-fetale. Questa modalità assistenziale assicurerà un adeguato supporto emotivo, una relazione di fiducia che porrà un’attenzione particolare alle necessità della donna/coppia.
Nella nostra struttura l'assistenza ostetrica al travaglio e al parto fisiologico è affidata all'ostetrica, che ne è responsabile e pianifica e attua l’assistenza ostetrica in autonomia. Il medico ginecologo interviene in caso di insorgenza o in una condizione pre-esistente al travaglio di patologia, in quello che viene definito un modello assistenziale condiviso.
- PERSONA SCELTA PER L’ACCOMPAGNAMENTO
La donna se lo desidera, può avere accanto durante tutto il travaglio, il parto e il post-partum una persona di riferimento da lei indicata.
- AMBIENTE E PRIVACY
Nell’area parto è presente H 24, 7 giorni su 7, un’equipe multidisciplinare composta da ostetriche, medici ginecologi, neonatologi, anestesisti rianimatori, infermieri, operatori socio-sanitari.
La struttura offre sale parto realizzate per garantire il comfort e la privacy delle donne/coppie. L’ambiente è appositamente studiato per favorire il rilassamento della donna (luci soffuse e cromoterapia) e tutelare l’adattamento del neonato alla vita extra-uterina. Nelle sale parto è garantito lo spazio per il movimento libero e tutte sono dotate di diversi strumenti per il contenimento non farmacologico del dolore.
Ogni sala parto è dotata di servizi igienici ad uso esclusivo della coppia.
- STRUMENTI DI CONTENIMENTO DEL DOLORE
L’esperienza del dolore della donna in travaglio è soggettiva. E’ infatti influenzato da fattori biologici, psicologici, socio-culturali e ambientali propri di ogni singola donna. La sala parto è dotata di 2 vasche per immersione e travaglio/parto in acqua. E’ DISPONIBILE L’ACCESSO GRATUITO ALLA PARTOANALGESIA 24H/24 GRAZIE ALLA PRESENZA DI UN ANSTESISTA DEDICATO
L’ostetrica in sala parto pianificherà e proporrà un’assistenza ostetrica personalizzata, trovando insieme alla donna/coppia le strategie di contenimento del dolore più adatte.
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MOVIMENTO LIBERO: la libertà di movimento permette alla donna di assumere istintivamente le posizioni più confortevoli;
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ACQUA: immersione nella vasca o utilizzo della doccia calda, applicazione di impacchi caldo-umidi;
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REBOZO: telo appartenente alla tradizione sud americana utilizzato come strumento per favorire il rilassamento materno, il massaggio della zona pelvica o per aiutare il bambino a posizionarsi nel bacino materno;
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POSTURE GUIDATE: posture specifiche proposte dall’ostetrica in relazione alla fase del travaglio, la sua progressione e la posizione del bambino in utero:
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FITBALL, PEANUT BALL e STEP: strumenti del mondo fitness utilizzati per specifiche necessità posturali e di movimento;
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LIANA: telo affisso al soffitto utilizzato per il sostegno della donna in posture in sospensione;
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SGABELLI e MATERASSINI
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MUSICA o CANTO: utilizzo di musica scelta dalla donna/coppia come metodo di rilassamento e/o l’utilizzo della voce per affrontare le contrazioni.
Cosa aspettarsi una volta all'interno del reparto materno-neonatale?
L’area Materno-Neonatale che si trova al 3°piano del settore B accoglie la mamma e il suo bambino durante i brevi giorni di ricovero dopo la nascita, è a gestione medico-ostetrica e consta di 22 letti. Il modello assistenziale proposto offre la personalizzazione dell’assistenza, con l’obiettivo di promuovere la salute e il benessere fisico ed emozionale della triade madre-neonato-padre. E’ praticato il Rooming-in (permanenza del neonato nella stanza della mamma nei giorni di degenza) che tutela il bonding e l’avvio precoce dell’allattamento al seno.
L’OMS raccomanda l’allattamento in maniera esclusiva fino al compimento del sesto mese di vita poiché apporta, tra gli altri, i seguenti benefici: rafforza e consolida il legame del neonato con la mamma, fornisce al neonato un’alimentazione completa, protegge il neonato dalle infezioni, porta comprovati benefici anche alla salute della mamma.
L’UNICEF e l’OMS hanno redatto un decalogo esponendo dieci pratiche per favorire l’allattamento esclusivo al seno (Dichiarazione congiunta OMS/UNICEF, 1989). Tra queste sono presenti anche il rooming-in e il contatto pelle a pelle. I benefici neonatali del contatto pelle a pelle includono la regolazione della sua temperatura corporea, il controllo della frequenza cardiaca, la stabilizzazione dei livelli di glucosio nel sangue e un avvio facilitato dell’allattamento al seno.
Le/gli Ostetriche/i presenti in reparto, grazie alla loro formazione universitaria di base e specialistica, sapranno consigliarvi e supportarvi nell’avvio dell’allattamento al seno e al mantenimento della produzione lattea. Nel caso in cui si presentassero delle difficoltà all’avvio dell’allattamento al seno, su indicazione ostetrica e sempre in accordo con la madre, possono essere utilizzati ausili presenti in reparto e fruibili nel corso della degenza in ospedale.
Nel caso in cui ci sia la necessità di somministrare del latte artificiale, per patologie materne e/o neonatali o per scelta materna di passare a un’alimentazione con latte in formula, l’equipe saprà darvi tutte le informazioni necessarie per quanto riguarda la preparazione del latte in formula e il metodo di somministrazione corretto.
All’interno dell’Area Materno-Neonatale è benvenuta una persona di riferimento per la donna in tutto l’orario diurno, dalle ore 11 alle ore 23. È riconosciuto infatti che il sostegno di una persona scelta dalla donna in ciascuna situazione per la quale necessita di un ricovero ospedaliero (puerperio, prodromi di travaglio, patologia ostetrica) rappresenta un importante fattore che genera salute in quanto permette alla donna di sentirsi riconosciuta e sostenuta. La persona di riferimento può supportare la donna nel processo decisionale ed essere partecipe degli avvenimenti che occorrono durante il ricovero. All’interno di tale relazione la nascita diventa un’esperienza di condivisione profonda nella coppia e permette a entrambi i genitori di essere soggetti attivi dell’evento nascita.
E’ consentito l’accesso ai fratellini del nuovo nato per due ore al giorno nella fascia oraria pomeridiana accompagnati dal papà.
La Fondazione IRCCS San Gerardo dei Tintori offre da molti anni la possibilità alle nuove famiglie, qualora vi siano le condizioni permettenti, la dimissione precoce di mamma e bambino al compimento delle 48 ore di vita.
Numerose evidenze scientifiche, infatti, hanno dimostrato come il poter tornare a casa fin dai primissimi giorni dopo il parto favorisce i neogenitori a entrare in relazione con il nuovo nato e permette il ricostituirsi di una rete di affetto e sostegno così importante per loro. La possibilità di stabilire ritmi, abitudini e routine personali restituisce alla nascita la naturalezza e la spontaneità che le appartengono.
Per garantire che la dimissione avvenga nelle migliori condizioni di sicurezza alle famiglie viene offerta la possibilità di accedere a un Ambulatorio Materno-Neonatale, Situato al terzo piano del settore B, gestito in autonomia da un’Ostetrica competente ed esperta nell’assistenza all’allattamento al seno e alla famiglia, rappresenta un ponte tra la dimissione ospedaliera e la presa in carico territoriale fornita dai Consultori Famigliari. Permette una pronta rivalutazione della crescita del neonato e del benessere della diade mamma-bambino nei casi in cui la dimissione ospedaliera avvenga a 48 ore di vita o qualora vi siano indicazioni relative alla gestione dell’alimentazione neonatale o all’accertamento dello stato di salute del neonato)
L’assistenza è garantita dalle ostetriche, con l’aiuto delle puericultrici, che supportano la triade nell’inizio della vita famigliare rispondendo alle necessità che emergono durante la degenza. Vi è la presenza di un medico dalle 8 alle 18 responsabile del Reparto e di 1-2 specializzandi dedicati all’area specifica. L’obiettivo è favorire il benessere della triade, individuare alterazioni della fisiologia e affrontare le patologie gestibili senza separare la triade e ottimizzare i percorsi per una dimissione precoce e in continuità con le strutture territoriali, individuando le fragilità da segnalare. Per tutte le donne ricoverate che ne necessitino è attivo un servizio di ascolto psicologico.
Un’esperienza positiva della nascita è considerata dall’OMS un obiettivo da raggiungere in modo equo per tutte le donne e le caratteristiche del reparto sono volte a questo.
Come vengono affrontate le gravidanze a rischio?
La Fondazione IRCCS San Gerardo dei Tintori è centro HUB per la rete assistenziale ostetrica: al 3°piano del settore C si trova, infatti, l’area della patologia della gravidanza che conta 17 letti in stanza singole con bagno privato.
Il lavoro dei ginecologi afferenti alla Clinica ostetrica ha come punto di forza la capacità di affrontare al meglio tutti gli aspetti delle gravidanze ad alto rischio, causate da patologie ostetriche (pre-eclampsia, diabete, gravidanza plurima, ridotto
accrescimento fetale, patologie dell'inserzione placentare) o per patologie che sono presenti già prima del concepimento. Nei casi che lo necessitano, è indispensabile garantire alla donna un approccio multidisciplinare: e questo è possibile grazie ad un team di specialisti che operano in sinergia, in situazioni ad elevata complessità.
In collaborazioni con i medici, le ostetriche si occupano dell’assistenza diretta alla donna con un approccio di midwifery managment mentenendo sempre l’attenzione nei confronti delle necessità delle donne e dei loro compagni in situazioni complesse.
Nel reparto di Patologia della gravidanza vi sono i posti letto anche per le donne a termine di gravidanza ricoverate per induzione o in attesa dell’insorgenza del travaglio di parto: l’assistenza ostetrica prevede un percorso individuale e personalizzato, volto alla sorveglianza del normale inizio del travaglio e della promozione del benessere materno-fetale. Questa modalità assistenziale assicurerà un adeguato supporto emotivo, una relazione di fiducia che porrà un’attenzione particolare alle necessità della donna/coppia.
Responsabile della pubblicazione: Redazione
Ultimo aggiornamento: 06/09/2024