Neuroradiologia
Neuroradiologia
Descrizione:
La neuroradiologia si occupa dello studio del sistema nervoso centrale, insieme alle strutture viciniori nel distretto cranio e colonna vertebrale. La disciplina va divisa in due componenti, diagnostica ed interventistica. La parte diagnostica studia le patologie afferenti a questa area, adulte e pediatriche nonché prenatali. La parte terapeutica, in espansione, tratta determinate patologiche per via endovascolare o percutanea.
Principali attività
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Neuroradiologia di PS
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TC e RM Encefalo
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TC e RM Rachide
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TC e RM Massiccio facciale, rocche petrose ed articolazione Temporo-Mandibolare
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Angio-TC e TC perfusionale
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Disponibilità di Risonanza Magnetica ad alto campo (1T) in configurazione aperta
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Angio-RM
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Risonanza Magnetica con tecniche avanzate: f-MRI, DTI, MR-Perfusion, SWI
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TAC/Risonanza Magnetica pediatrica in narcosi
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RM Fetale
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Angiografia diagnostica e terapeutica
Patologie di interesse
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Tumori intra-assiali ed extra-assiali
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Patologie infiammatorio-demielinizzanti (Sclerosi Multipla, ADEM, PRES)
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Ictus (trattamento precoce per via endovascolare)
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Malformazioni artero-venose (MAV), Fistole durali (FAD)
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Patologie degenerative (Parkinson, demenze)
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Patologia dell’area pediatrica (Malattie ereditarie, metaboliche)
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Patologie rachidee (ernia del disco, spondilodiscite)
Accreditamenti e certificazioni
Certificazione UNI EN ISO 9001
Direttore S.C. Neuroradiologia:
Dr. Paolo RemidaNeuroradiologia
Sala angiografica: Settore D, 1° piano | TC e RM: Palazzina Accoglienza, piano S
Direttore S.C. Neuroradiologia
La neuroradiologia si occupa dello studio del sistema nervoso centrale, insieme alle strutture viciniori nel distretto cranio e colonna vertebrale. La disciplina va divisa in due componenti, diagnostica ed interventistica. La parte diagnostica studia le patologie afferenti a questa area, adulte e pediatriche nonché prenatali. La parte terapeutica, in espansione, tratta determinate patologiche per via endovascolare o percutanea.
Principali attività
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Neuroradiologia di PS
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TC e RM Encefalo
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TC e RM Rachide
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TC e RM Massiccio facciale, rocche petrose ed articolazione Temporo-Mandibolare
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Angio-TC e TC perfusionale
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Disponibilità di Risonanza Magnetica ad alto campo (1T) in configurazione aperta
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Angio-RM
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Risonanza Magnetica con tecniche avanzate: f-MRI, DTI, MR-Perfusion, SWI
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TAC/Risonanza Magnetica pediatrica in narcosi
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RM Fetale
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Angiografia diagnostica e terapeutica
Patologie di interesse
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Tumori intra-assiali ed extra-assiali
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Patologie infiammatorio-demielinizzanti (Sclerosi Multipla, ADEM, PRES)
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Ictus (trattamento precoce per via endovascolare)
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Malformazioni artero-venose (MAV), Fistole durali (FAD)
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Patologie degenerative (Parkinson, demenze)
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Patologia dell’area pediatrica (Malattie ereditarie, metaboliche)
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Patologie rachidee (ernia del disco, spondilodiscite)
Accreditamenti e certificazioni
039 233 6771 - 6077 - 2327
Direttore Dr. Paolo Remida
Coordinatore Infermieristico Dott. Marco Saccinto
Dirigenti medici
Dr.ssa Rosa Ammendola
Prof. Gianpaolo Basso
Dr. Francesco Canonico
Dr.ssa Cristina Capraro
Dr. Andrea De Vito
Dr.ssa Santa Florio
Dr. Giovanni Palumbo
Dr. Mirko Patassini
Dr. Lorenzo Piergallini
SCARICA QUI IL CONSENSO INFORMATO: ADULTO | MINORE | ACCESSO VISITATORI
Responsabile della pubblicazione: Redazione
Ultimo aggiornamento: 20/10/2025
Ultime notizie
12/09/2025
12/09/2025
Proteggere è curare: la sicurezza dei bambini prima, durante e dopo la nascita
Il 2025 segna un nuovo capitolo nell'impegno globale per il diritto universale alla salute. In occasione della Giornata Mondiale della Sicurezza del Paziente del 17 settembre, promossa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, siamo chiamati a riflettere e agire sul significato profondo del prendersi cura: un principio che va oltre l’atto clinico e abbraccia la dignità, l’accessibilità, la continuità e l’equità dell’assistenza sanitaria per tutte e tutti.
Il tema di quest’anno, “Cure sicure per ogni neonato e ogni bambino”, sottolinea l'importanza di costruire sistemi sanitari inclusivi, centrati sulla famiglia, in grado di rispondere ai bisogni complessi di popolazioni in continua evoluzione.
Questa giornata rappresenta un’opportunità per valorizzare il lavoro quotidiano dei professionisti della salute, degli operatori sociosanitari e dei caregiver, ma anche per promuovere una cultura della cura condivisa tra istituzioni, comunità e cittadini.
Nel contesto ospedaliero, dove il concetto di cura si concretizza ogni giorno in migliaia di gesti, attenzioni e decisioni, ribadiamo il nostro impegno verso una sanità sempre più centrata sulla persona, inclusiva e orientata alla qualità della vita raccontandovi il contributo di Fondazione IRCCS San Gerardo dei Tintori per ogni bambino e ogni neonato.
LA SICUREZZA DEI FARMACI NEI REPARTI DI PEDIATRIA LA SICUREZZA IN NEUROPSICHIATRIA DELL’INFANZIA E DELL’ADOLESCENZA SICUREZZA DEL PARTO E DELLE CURE POST NATALI COMFORT E MONITORAGGIO CONTINUO IN SICUREZZA NELLE STANZE SINGOLE DELLA T.I.N. SICUREZZA DURANTE L’ESECUZIONE DEL PRELIEVO PEDIATRICO PRESSO IL CENTRO PRELIEVI PEDIATRICO LA SICUREZZA IN NEURORADIOLOGIA
LA SICUREZZA DEI FARMACI NEI REPARTI DI PEDIATRIA
Garantire la sicurezza delle terapie farmacologiche nei reparti di pediatria è fondamentale per prevenire errori che possono verificarsi nei diversi momenti che coinvolgono la prescrizione di una terapia. Questo anche nella considerazione più generale che la popolazione pediatrica è caratterizzata da cambiamenti nella fisiologia durante la crescita, da diversi parametri di “farmacodinamica e farmacocinetica”, da immaturità di alcuni organi nonché della massa corporea, motivo per cui i pazienti pediatrici non possono essere considerati dei “piccoli adulti”. Questi sono anche alcuni dei motivi per cui un farmaco “pediatrico” per ottenere l’autorizzazione all’immissione in commercio deve essere sottoposto a studi approfonditi al fine di garantirne la sicurezza. Tutto ciò comporta alcune conseguenze nella pratica quotidiana, come la necessità di usare farmaci “ off-label”, ovvero fuori dalle indicazioni approvate e basate comunque su esperienze e dati clinici della letteratura, nonché alla definizione di dosaggi ottimali per i diversi gruppi di età pediatrica ( neonati, lattanti, adolescenti) e non ultimo la necessità della collaborazione della farmacia per la formulazione di preparazioni galeniche ( soprattutto per le terapia necessarie per i neonati/lattanti).
In tal senso per garantire la sicurezza prescrittiva nei reparti di Pediatria si mettono in atto alcune pratiche e strategie:
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Il sistema di prescrizione elettronica può aiutare a ridurre errori di trascrizione e garantirne l’accuratezza e la completezza.
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La presenza e comunque lo sviluppo di sistemi di monitoraggio interni al reparto: discussione e verifica collegiale quotidiana delle terapie prescritte, rivalutazione dopo l’iniziale prescrizione della terapia prima della somministrazione, identificazione del paziente, somministrazione del farmaco secondo le modalità e procedure del reparto ( alcuni farmaci ad esempio prevedono doppi controlli ), monitoraggio del paziente durante e dopo la somministrazione per identificare potenziali problemi attesi o anche non attesi.
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Monitoraggio della somministrazione e dei possibili eventi avversi ed eventuale documentazione e segnalazione se queste dovessero avvenire.
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Collaborazione tra personale medico e infermieristico, aspetto fondamentale per la buona pratica terapeutica.
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Collaborazione con la farmacia.
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Infine, argomento di grande rilevanza, attivazione di molteplici modalità per diminuire e dove possibile togliere al paziente pediatrico il dolore legato alle modalità di somministrazione di alcune terapie/manovre terapeutiche, nell’idea di un ospedale senza dolore per il paziente pediatrico.
Per rendere tutto ciò adeguato è fondamentale la formazione continua degli operatori sanitari, e, aspetto non certo di minore importanza, la comunicazione con i genitori che devono essere informati sul tipo di terapia ( che a volte può richiedere un consenso informato per i motivi sopra esplicitati), sulla modalità di somministrazione e sulle eventuali reazioni avverse. Questo anche al fine di permettere una adeguata formazione ai genitori che potrà essere utile anche a domicilio.
LA SICUREZZA IN NEUROPSICHIATRIA DELL’INFANZIA E DELL’ADOLESCENZA

I servizi di Neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza mettono al centro i pazienti e le loro famiglie in tutte le fasi del percorso di diagnosi e di cura. La famiglia rappresenta una risorsa fondamentale nel percorso terapeutico del minore e viene costantemente coinvolta in tutti i setting assistenziali, inclusi i servizi di degenza, ambulatoriali e di day hospital.
La sicurezza dei giovani pazienti costituisce una priorità in tutti i servizi assieme alla costituzione di ambienti sicuri che garantiscano la possibilità ai minori di ricevere le cure necessarie.
Ambienti dedicati e orientati per i pazienti affetti da acuzie neuropsichiatriche ricoverati in reparto, così come la presenza di un regolamento chiaro e condiviso con i pazienti e le famiglie che consenta loro di percepire il reparto come un luogo in cui sentirsi al riparo e protetti.
Le attività ludiche, pensate per rendere più leggere le giornate di degenza, sono garantite dalla presenza dei volontari ABIO, che dedicano diversi momenti della giornata all’intrattenimento dei pazienti ricoverati.
SICUREZZA DEL PARTO E DELLE CURE POST NATALI

IN SALA PARTO
Assistenza one-to-one: un’ostetrica sempre accanto alla coppia durante il travaglio e il parto.
L’assistenza one to one prevede la presenza costante di un’ostetrica accanto alla donna durante tutto il travaglio e parto. Questo modello di presa in carico garantisce un supporto continuo alla donna in travaglio e permette la sorveglianza continua del benessere di madre e neonato, con un impatto positivo sugli esiti del parto e sulla soddisfazione materna.
Subito dopo la nascita: il contatto pelle a pelle
L’ostetrica favorisce da subito il contatto pelle a pelle con il neonato, anche in caso di taglio cesareo. Questo offre numerosi benefici, sia per il neonato che per la mamma. Favorisce infatti la stabilizzazione della temperatura corporea, del battito cardiaco e della respirazione del bambino, oltre a ridurre lo stress e il pianto. Stimola inoltre l’avvio dell’allattamento e promuove il legame affettivo.
Sempre in sicurezza
Dopo la nascita i genitori rimarranno per alcune ore in sala parto assieme al proprio bambino, durante questo tempo l’ostetrica effettuerà ad intervalli regolari dei controlli del benessere del neonato.
In tutte le sale parto è presente una culla con tutto il necessario per supportare l’adattamento neonatale senza separazione tra mamma e bambino. Ove necessario e nel limite del possibile, gli interventi vengono eseguiti direttamente accanto ai genitori.

IN AREA MATERNO NEONATALE
Rooming-in: mamma e neonato insieme in sicurezza, fin dal primo giorno.
Il rooming-in è la possibilità per mamma e bambino di restare insieme nella stessa stanza dopo il parto, 24 ore su 24 con l’assistenza, il supporto e la sorveglianza da parte delle ostetriche.
Non si tratta solo di una scelta organizzativa, ma di un vero e proprio standard di cura: numerosi studi hanno dimostrato che la vicinanza continua tra mamma e neonato porta benefici importanti sia sul piano fisico che emotivo.
Per il neonato:
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stabilizzazione della temperatura corporea e della glicemia;
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riduzione del pianto e dello stress;
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miglioramento della qualità del sonno.
Per la mamma:
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Favorisce l’allattamento: avere il bambino vicino permette di riconoscere subito i segnali di fame e di attaccarlo al seno più facilmente.
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Rafforzamento del legame (bonding): la vicinanza favorisce il contatto pelle a pelle e la relazione mammabimbo.
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Maggiore comprensione dei bisogni del neonato: la mamma impara presto a distinguere pianto, movimenti e segnali del proprio piccolo.
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Sonno e gestione più sereni: il neonato si sente rassicurato e più tranquillo accanto alla mamma.
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riduzione del rischio di baby blues e depressione postpartum.
La sicurezza prima di tutto.
Rispetto alla condivisione del letto tra mamma e bambino, si raccomanda l’uso delle culle affiancate al letto (side-car), in quanto più sicure:
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il bambino è sempre vicino e visibile
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le poppate notturne diventano più semplici
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si riduce il rischio di cadute e si garantisce un sonno sicuro
Le raccomandazioni ufficiali
Il rooming-in è sostenuto da tutte le principali istituzioni nazionali e internazionali:
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Ministero della Salute
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Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS)
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UNICEF
Il rooming-in significa iniziare insieme questa nuova avventura, con più serenità e sicurezza, fin dal primo giorno di vita.
COMFORT E MONITORAGGIO CONTINUO IN SICUREZZA NELLE STANZE SINGOLE DELLA T.I.N.

Il reparto di Terapia Intensiva e Subintensiva Neonatale è organizzato a stanze a un solo posto letto ed è aperto ai genitori 24/24 h. Anche fratelli e nonni possono entrarvi, previ accordi con il personale. All'interno di ciascuna stanza sono disponibili per il genitore un posto letto e una fornitura di mobili per i suoi effetti personali. Un'area all'interno del reparto, completamente dedicata ai genitori, ospita bagni, docce, una lavanderia e una zona ristoro.
Tutti i bambini in Terapia Intensiva Neonatale sono monitorati 24 ore su 24 tramite apparecchiature che controllano parametri vitali come frequenza cardiaca, respirazione, saturazione e pressione. Per rendere il reparto più confortevole e rispettoso dei bisogni del neonato e della sua famiglia, la nostra TIN è stata progettata per ridurre al minimo i rumori e la stimolazione sonora come pratica di neuroprotezione, fondamentale per il benessere e lo sviluppo del cervello del vostro bambino.
Grazie a un sistema di remotizzazione degli allarmi, molte segnalazioni sonore non vengono emesse nella stanza del bambino, ma trasmesse direttamente ai dispositivi in uso al personale.
Questo riduce l'esposizione del bambino (e della famiglia) ai rumori improvvisi, senza compromettere la sicurezza garantendo che ogni allarme venga rilevato tempestivamente, anche se in quel momento nessun operatore si trova fisicamente nella stanza. Gli allarmi non indicano sempre un problema: possono attivarsi anche per semplici movimenti del bambino o per motivi tecnici. In ogni caso, il personale è costantemente allertato e interviene rapidamente quando necessario. Per non sovraccaricarvi di numeri o allarmi, e per ridurre al minimo i rumori, i monitor saranno impostati in modalità privacy: significa che i valori vengono rilevati costantemente ma sono visibili solo al personale infermieristico e medico. In questo modo, voi potete concentrarvi sul vostro bambino senza preoccupazioni, mentre l'équipe controlla in tempo reale ogni variazione.
SICUREZZA DURANTE L’ESECUZIONE DEL PRELIEVO PEDIATRICO PRESSO IL CENTRO PRELIEVI PEDIATRICO

Per eseguire in sicurezza il prelievo nei bambini usiamo tecniche di distrazione per creare un ambiente familiare e sereno. Ad esempio:
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Libri “cerca trova”
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Carillon
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Domande colloquiali
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Marionette
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“Dino”, la nostra mascotte!
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Televisione con cartoni educativi
Per i neonati utilizziamo un nido creato con il cuscino d’allattamento per consentire il contenimento.
Con l’utilizzo di una sonda ecografica, garantiamo la possibilità di eseguire i prelievi più complessi evitando molteplici punture.
L’applicazione della pomata a base di lidocaina e prilocaina come blando anestetico locale per i pazienti più spaventati, favorisce la riduzione dello stress da prelievo.
LA SICUREZZA IN NEURORADIOLOGIA

La Neuroradiologia garantisce quotidianamente l’esecuzione di esami TAC e di risonanza magnetica per neonati e bambini, con protocolli dedicati e l’eventuale ausilio di sedazione a seconda dell’età e delle condizioni cliniche dei nostri piccoli pazienti.
L’idea di rendere l'ambiente più accogliente e confortevole per i bambini sottoposti all'esame di risonanza magnetica, contribuendo a ridurre lo stress e l'ansia che possono provare in questo contesto, ha portato nel 2025 allo sviluppo di un progetto condiviso con ABIO Brianza. I locali annessi alla sala RM e destinati all’accoglienza e al risveglio dei bambini sono stati decorati e allestiti con disegni e cartoons che aiutino a instaurare un clima di fiducia e relax e incuriosiscano i bambini, facendoli sentire protagonisti di una entusiasmante esplorazione spaziale.
Ultime notizie
10/09/2024
10/09/2024
La sicurezza del paziente nelle indagini diagnostiche di radiologia e di medicina nucleare
Il miglioramento dei processi diagnostici per garantire la sicurezza dei pazienti è il tema scelto per la Giornata Mondiale della Sicurezza del Paziente 2024 che si celebra il 17 settembre. L'IRCCS San Gerardo aderisce con una campagna di sensibilizzazione su vantaggi e rischi delle indagini radiologiche e di medicina nucleare, frutto del lavoro congiunto delle strutture: Fisica Sanitaria, Medicina Nucleare, Radiologia Diagnostica per immagini - Interventistica, Neuroradiologia, Qualità, Accreditamento, Internal Auditing e Gestione del Rischio Clinico.
Un esame radiologico e di medicina nucleare è un modo rapido e indolore per acquisire e analizzare immagini del corpo umano allo scopo di formulare delle ipotesi diagnostiche sulle quali prendere delle decisioni cliniche e terapeutiche, rispondendo così alle richieste e alle necessità del paziente e dei medici curanti.
Indagini diagnostiche quali le radiografie, la tomografia computerizzata (TAC), le indagini fluoroscopiche, le scintigrafie e la tomografia a emissione di positroni (PET) prevedono l’utilizzo di radiazioni ionizzanti in grado di rilevare anomalie all'interno del corpo e consentono di fare diagnosi delle patologie (es: fratture, processi infettivi, malformazioni, tumori, ecc…). Le radiazioni ionizzanti tuttavia sono anche un fattore di rischio riconosciuto per l'insorgenza di tumore e il rischio aumenta all’aumentare della dose di radiazioni a cui si è esposti. Tutti noi assorbiamo radiazioni ionizzanti ogni giorno a causa delle radiazioni presenti nell'ambiente, provenienti dallo spazio (raggi cosmici) o dal sottosuolo e nel cibo che mangiamo.
La tipologia di esame radiologico e di medicina nucleare, l'età, il peso e l'altezza influenzano la quantità di radiazione necessaria per la corretta esecuzione dell'esame radiologico richiesto e di conseguenza il rischio associato.
Il rischio di insorgenza di tumore associato alle radiazioni assorbite durante un esame di radiologia e di medicina nucleare è generalmente molto basso. Il rischio si può definire trascurabile per l'esecuzione di radiografie del torace e delle estremità come gli arti o scintigrafie per la ricerca del linfonodo sentinella; per l'esecuzione di un esame di tomografia computerizzata (TAC) o di tomografia a emissione di positroni (PET) tale rischio aumenta ma può ancora considerarsi basso.
L'esame radiologico e di medicina nucleare è sempre GIUSTIFICATO perché il medico che lo ha prescritto lo ritiene necessario per la diagnosi e/o terapia e perché il medico radiologo ed il medico nucleare, avvalendosi anche di linee guida nazionali e internazionali, ne hanno identificato l’appropriatezza. Il vantaggio che deriva dall’esecuzione dell’indagine supera ampiamente il rischio derivante dall'esposizione alle radiazioni impiegate.
L'esame radiologico e di medicina nucleare sarà eseguito in SICUREZZA perché le apparecchiature utilizzate vengono regolarmente sottoposte a controlli di qualità per assicurarsi che ogni esame sia sicuro, efficace e OTTIMIZZATO. Il personale è formato e addestrato ad eseguire l'esame radiologico nel migliore modo possibile, utilizzando la minima quantità di radiazioni utile ai fini diagnostici.
Il medico radiologo e il medico nucleare sono in grado di illustrare i vantaggi e i rischi associati all'esame. Particolare attenzione viene data alla GIUSTIFICAZIONE e all'OTTIMIZZAZIONE dell'esame radiologico del paziente pediatrico e della donna in gravidanza.
Ultime notizie
25/05/2023
25/05/2023
Paolo Remida nuovo Direttore della Neuroradiologia
È il dott. Paolo Remida (nella foto al centro, con le braccia incrociate, insieme al suo staff), 44 anni, il nuovo Direttore della Struttura Complessa di Neuroradiologia della Fondazione IRCCS San Gerardo dei Tintori, tra i più giovani Direttori di Struttura Complessa della Fondazione.
Nato a Brescia nel 1979, si è laureato in Medicina e Chirurgia e specializzato in Radiodiagnostica con il massimo dei voti e la lode presso l’Università degli Studi di Brescia.
Il dott. Remida è in servizio presso la Neuroradiologia dell’ospedale San Gerardo dal 2009. Da subito impegnato nell’attività di neuroradiologia diagnostica (Tomografia Computerizzata e Risonanza Magnetica), ha acquisito progressivamente competenze in neuroradiologia interventistica endovascolare, assumendo un crescente ambito di autonomia professionale, con funzioni di coordinamento all’interno del Servizio.
La Neuroradiologia diretta dal dott. Remida, afferente al Dipartimento di Neuroscienze, fornisce prestazioni di diagnostica TC e RM (anche su apparecchiatura 3T) del distretto cranio-encefalico e vertebro-midollare, estremamente diversificate e di elevata complessità, in regime ordinario e di urgenza-emergenza, sia alle Unità Operative di degenza sia ai pazienti ambulatoriali.
Negli ultimi anni il dott. Remida ha contribuito alla creazione e al consolidamento di un polo (hub) di Neuroradiologia interventistica, riferimento per tutta l’area della Brianza e non solo, grazie ad un approccio multidisciplinare, in collaborazione con neurochirurghi, neurologi, neuroanestesisti.
“L’équipe di neuroradiologia interventistica, operativa 24 ore su 24 e 7 giorni su 7 presso il blocco angiografico dedicato, dotato di apparecchiatura biplano di ultima generazione – sottolinea il dott. Remida - agisce in prima linea nel trattamento endovascolare dello stroke ischemico, come hub di riferimento riconosciuto dalla recente DGR di Regione Lombardia e con oltre 200 procedure di trombectomia meccanica eseguite ogni anno. Garantisce inoltre il trattamento endovascolare elettivo e in urgenza di aneurismi cerebrali, di fistole e malformazioni artero-venose del distretto cranio-spinale, della patologia steno-ostruttiva dei tronchi sovra-aortici, dei sanguinamenti del distretto cranio-facciale”.
“Porgo i miei migliori auguri di buon lavoro al dott. Remida e a tutto il suo staff - aggiunge Claudio Cogliati, Presidente della Fondazione IRCCS San Gerardo dei Tintori - e lo ringrazio per il prezioso contributo che ha dato in questo anni alla Struttura Complessa di Neuroradiologia e alla crescita della Neuroradiologia interventistica, diventata un punto di riferimento per la gestione dell’alta complessità clinica, compito specifico di un Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico”.
Ultime notizie
12/09/2025
12/09/2025
Proteggere è curare: la sicurezza dei bambini prima, durante e dopo la nascita
Il 2025 segna un nuovo capitolo nell'impegno globale per il diritto universale alla salute. In occasione della Giornata Mondiale della Sicurezza del Paziente del 17 settembre, promossa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, siamo chiamati a riflettere e agire sul significato profondo del prendersi cura: un principio che va oltre l’atto clinico e abbraccia la dignità, l’accessibilità, la continuità e l’equità dell’assistenza sanitaria per tutte e tutti.
Il tema di quest’anno, “Cure sicure per ogni neonato e ogni bambino”, sottolinea l'importanza di costruire sistemi sanitari inclusivi, centrati sulla famiglia, in grado di rispondere ai bisogni complessi di popolazioni in continua evoluzione.
Questa giornata rappresenta un’opportunità per valorizzare il lavoro quotidiano dei professionisti della salute, degli operatori sociosanitari e dei caregiver, ma anche per promuovere una cultura della cura condivisa tra istituzioni, comunità e cittadini.
Nel contesto ospedaliero, dove il concetto di cura si concretizza ogni giorno in migliaia di gesti, attenzioni e decisioni, ribadiamo il nostro impegno verso una sanità sempre più centrata sulla persona, inclusiva e orientata alla qualità della vita raccontandovi il contributo di Fondazione IRCCS San Gerardo dei Tintori per ogni bambino e ogni neonato.
LA SICUREZZA DEI FARMACI NEI REPARTI DI PEDIATRIA LA SICUREZZA IN NEUROPSICHIATRIA DELL’INFANZIA E DELL’ADOLESCENZA SICUREZZA DEL PARTO E DELLE CURE POST NATALI COMFORT E MONITORAGGIO CONTINUO IN SICUREZZA NELLE STANZE SINGOLE DELLA T.I.N. SICUREZZA DURANTE L’ESECUZIONE DEL PRELIEVO PEDIATRICO PRESSO IL CENTRO PRELIEVI PEDIATRICO LA SICUREZZA IN NEURORADIOLOGIA
LA SICUREZZA DEI FARMACI NEI REPARTI DI PEDIATRIA
Garantire la sicurezza delle terapie farmacologiche nei reparti di pediatria è fondamentale per prevenire errori che possono verificarsi nei diversi momenti che coinvolgono la prescrizione di una terapia. Questo anche nella considerazione più generale che la popolazione pediatrica è caratterizzata da cambiamenti nella fisiologia durante la crescita, da diversi parametri di “farmacodinamica e farmacocinetica”, da immaturità di alcuni organi nonché della massa corporea, motivo per cui i pazienti pediatrici non possono essere considerati dei “piccoli adulti”. Questi sono anche alcuni dei motivi per cui un farmaco “pediatrico” per ottenere l’autorizzazione all’immissione in commercio deve essere sottoposto a studi approfonditi al fine di garantirne la sicurezza. Tutto ciò comporta alcune conseguenze nella pratica quotidiana, come la necessità di usare farmaci “ off-label”, ovvero fuori dalle indicazioni approvate e basate comunque su esperienze e dati clinici della letteratura, nonché alla definizione di dosaggi ottimali per i diversi gruppi di età pediatrica ( neonati, lattanti, adolescenti) e non ultimo la necessità della collaborazione della farmacia per la formulazione di preparazioni galeniche ( soprattutto per le terapia necessarie per i neonati/lattanti).
In tal senso per garantire la sicurezza prescrittiva nei reparti di Pediatria si mettono in atto alcune pratiche e strategie:
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Il sistema di prescrizione elettronica può aiutare a ridurre errori di trascrizione e garantirne l’accuratezza e la completezza.
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La presenza e comunque lo sviluppo di sistemi di monitoraggio interni al reparto: discussione e verifica collegiale quotidiana delle terapie prescritte, rivalutazione dopo l’iniziale prescrizione della terapia prima della somministrazione, identificazione del paziente, somministrazione del farmaco secondo le modalità e procedure del reparto ( alcuni farmaci ad esempio prevedono doppi controlli ), monitoraggio del paziente durante e dopo la somministrazione per identificare potenziali problemi attesi o anche non attesi.
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Monitoraggio della somministrazione e dei possibili eventi avversi ed eventuale documentazione e segnalazione se queste dovessero avvenire.
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Collaborazione tra personale medico e infermieristico, aspetto fondamentale per la buona pratica terapeutica.
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Collaborazione con la farmacia.
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Infine, argomento di grande rilevanza, attivazione di molteplici modalità per diminuire e dove possibile togliere al paziente pediatrico il dolore legato alle modalità di somministrazione di alcune terapie/manovre terapeutiche, nell’idea di un ospedale senza dolore per il paziente pediatrico.
Per rendere tutto ciò adeguato è fondamentale la formazione continua degli operatori sanitari, e, aspetto non certo di minore importanza, la comunicazione con i genitori che devono essere informati sul tipo di terapia ( che a volte può richiedere un consenso informato per i motivi sopra esplicitati), sulla modalità di somministrazione e sulle eventuali reazioni avverse. Questo anche al fine di permettere una adeguata formazione ai genitori che potrà essere utile anche a domicilio.
LA SICUREZZA IN NEUROPSICHIATRIA DELL’INFANZIA E DELL’ADOLESCENZA

I servizi di Neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza mettono al centro i pazienti e le loro famiglie in tutte le fasi del percorso di diagnosi e di cura. La famiglia rappresenta una risorsa fondamentale nel percorso terapeutico del minore e viene costantemente coinvolta in tutti i setting assistenziali, inclusi i servizi di degenza, ambulatoriali e di day hospital.
La sicurezza dei giovani pazienti costituisce una priorità in tutti i servizi assieme alla costituzione di ambienti sicuri che garantiscano la possibilità ai minori di ricevere le cure necessarie.
Ambienti dedicati e orientati per i pazienti affetti da acuzie neuropsichiatriche ricoverati in reparto, così come la presenza di un regolamento chiaro e condiviso con i pazienti e le famiglie che consenta loro di percepire il reparto come un luogo in cui sentirsi al riparo e protetti.
Le attività ludiche, pensate per rendere più leggere le giornate di degenza, sono garantite dalla presenza dei volontari ABIO, che dedicano diversi momenti della giornata all’intrattenimento dei pazienti ricoverati.
SICUREZZA DEL PARTO E DELLE CURE POST NATALI

IN SALA PARTO
Assistenza one-to-one: un’ostetrica sempre accanto alla coppia durante il travaglio e il parto.
L’assistenza one to one prevede la presenza costante di un’ostetrica accanto alla donna durante tutto il travaglio e parto. Questo modello di presa in carico garantisce un supporto continuo alla donna in travaglio e permette la sorveglianza continua del benessere di madre e neonato, con un impatto positivo sugli esiti del parto e sulla soddisfazione materna.
Subito dopo la nascita: il contatto pelle a pelle
L’ostetrica favorisce da subito il contatto pelle a pelle con il neonato, anche in caso di taglio cesareo. Questo offre numerosi benefici, sia per il neonato che per la mamma. Favorisce infatti la stabilizzazione della temperatura corporea, del battito cardiaco e della respirazione del bambino, oltre a ridurre lo stress e il pianto. Stimola inoltre l’avvio dell’allattamento e promuove il legame affettivo.
Sempre in sicurezza
Dopo la nascita i genitori rimarranno per alcune ore in sala parto assieme al proprio bambino, durante questo tempo l’ostetrica effettuerà ad intervalli regolari dei controlli del benessere del neonato.
In tutte le sale parto è presente una culla con tutto il necessario per supportare l’adattamento neonatale senza separazione tra mamma e bambino. Ove necessario e nel limite del possibile, gli interventi vengono eseguiti direttamente accanto ai genitori.

IN AREA MATERNO NEONATALE
Rooming-in: mamma e neonato insieme in sicurezza, fin dal primo giorno.
Il rooming-in è la possibilità per mamma e bambino di restare insieme nella stessa stanza dopo il parto, 24 ore su 24 con l’assistenza, il supporto e la sorveglianza da parte delle ostetriche.
Non si tratta solo di una scelta organizzativa, ma di un vero e proprio standard di cura: numerosi studi hanno dimostrato che la vicinanza continua tra mamma e neonato porta benefici importanti sia sul piano fisico che emotivo.
Per il neonato:
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stabilizzazione della temperatura corporea e della glicemia;
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riduzione del pianto e dello stress;
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miglioramento della qualità del sonno.
Per la mamma:
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Favorisce l’allattamento: avere il bambino vicino permette di riconoscere subito i segnali di fame e di attaccarlo al seno più facilmente.
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Rafforzamento del legame (bonding): la vicinanza favorisce il contatto pelle a pelle e la relazione mammabimbo.
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Maggiore comprensione dei bisogni del neonato: la mamma impara presto a distinguere pianto, movimenti e segnali del proprio piccolo.
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Sonno e gestione più sereni: il neonato si sente rassicurato e più tranquillo accanto alla mamma.
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riduzione del rischio di baby blues e depressione postpartum.
La sicurezza prima di tutto.
Rispetto alla condivisione del letto tra mamma e bambino, si raccomanda l’uso delle culle affiancate al letto (side-car), in quanto più sicure:
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il bambino è sempre vicino e visibile
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le poppate notturne diventano più semplici
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si riduce il rischio di cadute e si garantisce un sonno sicuro
Le raccomandazioni ufficiali
Il rooming-in è sostenuto da tutte le principali istituzioni nazionali e internazionali:
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Ministero della Salute
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Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS)
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UNICEF
Il rooming-in significa iniziare insieme questa nuova avventura, con più serenità e sicurezza, fin dal primo giorno di vita.
COMFORT E MONITORAGGIO CONTINUO IN SICUREZZA NELLE STANZE SINGOLE DELLA T.I.N.

Il reparto di Terapia Intensiva e Subintensiva Neonatale è organizzato a stanze a un solo posto letto ed è aperto ai genitori 24/24 h. Anche fratelli e nonni possono entrarvi, previ accordi con il personale. All'interno di ciascuna stanza sono disponibili per il genitore un posto letto e una fornitura di mobili per i suoi effetti personali. Un'area all'interno del reparto, completamente dedicata ai genitori, ospita bagni, docce, una lavanderia e una zona ristoro.
Tutti i bambini in Terapia Intensiva Neonatale sono monitorati 24 ore su 24 tramite apparecchiature che controllano parametri vitali come frequenza cardiaca, respirazione, saturazione e pressione. Per rendere il reparto più confortevole e rispettoso dei bisogni del neonato e della sua famiglia, la nostra TIN è stata progettata per ridurre al minimo i rumori e la stimolazione sonora come pratica di neuroprotezione, fondamentale per il benessere e lo sviluppo del cervello del vostro bambino.
Grazie a un sistema di remotizzazione degli allarmi, molte segnalazioni sonore non vengono emesse nella stanza del bambino, ma trasmesse direttamente ai dispositivi in uso al personale.
Questo riduce l'esposizione del bambino (e della famiglia) ai rumori improvvisi, senza compromettere la sicurezza garantendo che ogni allarme venga rilevato tempestivamente, anche se in quel momento nessun operatore si trova fisicamente nella stanza. Gli allarmi non indicano sempre un problema: possono attivarsi anche per semplici movimenti del bambino o per motivi tecnici. In ogni caso, il personale è costantemente allertato e interviene rapidamente quando necessario. Per non sovraccaricarvi di numeri o allarmi, e per ridurre al minimo i rumori, i monitor saranno impostati in modalità privacy: significa che i valori vengono rilevati costantemente ma sono visibili solo al personale infermieristico e medico. In questo modo, voi potete concentrarvi sul vostro bambino senza preoccupazioni, mentre l'équipe controlla in tempo reale ogni variazione.
SICUREZZA DURANTE L’ESECUZIONE DEL PRELIEVO PEDIATRICO PRESSO IL CENTRO PRELIEVI PEDIATRICO

Per eseguire in sicurezza il prelievo nei bambini usiamo tecniche di distrazione per creare un ambiente familiare e sereno. Ad esempio:
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Libri “cerca trova”
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Carillon
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Domande colloquiali
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Marionette
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“Dino”, la nostra mascotte!
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Televisione con cartoni educativi
Per i neonati utilizziamo un nido creato con il cuscino d’allattamento per consentire il contenimento.
Con l’utilizzo di una sonda ecografica, garantiamo la possibilità di eseguire i prelievi più complessi evitando molteplici punture.
L’applicazione della pomata a base di lidocaina e prilocaina come blando anestetico locale per i pazienti più spaventati, favorisce la riduzione dello stress da prelievo.
LA SICUREZZA IN NEURORADIOLOGIA

La Neuroradiologia garantisce quotidianamente l’esecuzione di esami TAC e di risonanza magnetica per neonati e bambini, con protocolli dedicati e l’eventuale ausilio di sedazione a seconda dell’età e delle condizioni cliniche dei nostri piccoli pazienti.
L’idea di rendere l'ambiente più accogliente e confortevole per i bambini sottoposti all'esame di risonanza magnetica, contribuendo a ridurre lo stress e l'ansia che possono provare in questo contesto, ha portato nel 2025 allo sviluppo di un progetto condiviso con ABIO Brianza. I locali annessi alla sala RM e destinati all’accoglienza e al risveglio dei bambini sono stati decorati e allestiti con disegni e cartoons che aiutino a instaurare un clima di fiducia e relax e incuriosiscano i bambini, facendoli sentire protagonisti di una entusiasmante esplorazione spaziale.
Ultime notizie
10/09/2024
10/09/2024
La sicurezza del paziente nelle indagini diagnostiche di radiologia e di medicina nucleare
Il miglioramento dei processi diagnostici per garantire la sicurezza dei pazienti è il tema scelto per la Giornata Mondiale della Sicurezza del Paziente 2024 che si celebra il 17 settembre. L'IRCCS San Gerardo aderisce con una campagna di sensibilizzazione su vantaggi e rischi delle indagini radiologiche e di medicina nucleare, frutto del lavoro congiunto delle strutture: Fisica Sanitaria, Medicina Nucleare, Radiologia Diagnostica per immagini - Interventistica, Neuroradiologia, Qualità, Accreditamento, Internal Auditing e Gestione del Rischio Clinico.
Un esame radiologico e di medicina nucleare è un modo rapido e indolore per acquisire e analizzare immagini del corpo umano allo scopo di formulare delle ipotesi diagnostiche sulle quali prendere delle decisioni cliniche e terapeutiche, rispondendo così alle richieste e alle necessità del paziente e dei medici curanti.
Indagini diagnostiche quali le radiografie, la tomografia computerizzata (TAC), le indagini fluoroscopiche, le scintigrafie e la tomografia a emissione di positroni (PET) prevedono l’utilizzo di radiazioni ionizzanti in grado di rilevare anomalie all'interno del corpo e consentono di fare diagnosi delle patologie (es: fratture, processi infettivi, malformazioni, tumori, ecc…). Le radiazioni ionizzanti tuttavia sono anche un fattore di rischio riconosciuto per l'insorgenza di tumore e il rischio aumenta all’aumentare della dose di radiazioni a cui si è esposti. Tutti noi assorbiamo radiazioni ionizzanti ogni giorno a causa delle radiazioni presenti nell'ambiente, provenienti dallo spazio (raggi cosmici) o dal sottosuolo e nel cibo che mangiamo.
La tipologia di esame radiologico e di medicina nucleare, l'età, il peso e l'altezza influenzano la quantità di radiazione necessaria per la corretta esecuzione dell'esame radiologico richiesto e di conseguenza il rischio associato.
Il rischio di insorgenza di tumore associato alle radiazioni assorbite durante un esame di radiologia e di medicina nucleare è generalmente molto basso. Il rischio si può definire trascurabile per l'esecuzione di radiografie del torace e delle estremità come gli arti o scintigrafie per la ricerca del linfonodo sentinella; per l'esecuzione di un esame di tomografia computerizzata (TAC) o di tomografia a emissione di positroni (PET) tale rischio aumenta ma può ancora considerarsi basso.
L'esame radiologico e di medicina nucleare è sempre GIUSTIFICATO perché il medico che lo ha prescritto lo ritiene necessario per la diagnosi e/o terapia e perché il medico radiologo ed il medico nucleare, avvalendosi anche di linee guida nazionali e internazionali, ne hanno identificato l’appropriatezza. Il vantaggio che deriva dall’esecuzione dell’indagine supera ampiamente il rischio derivante dall'esposizione alle radiazioni impiegate.
L'esame radiologico e di medicina nucleare sarà eseguito in SICUREZZA perché le apparecchiature utilizzate vengono regolarmente sottoposte a controlli di qualità per assicurarsi che ogni esame sia sicuro, efficace e OTTIMIZZATO. Il personale è formato e addestrato ad eseguire l'esame radiologico nel migliore modo possibile, utilizzando la minima quantità di radiazioni utile ai fini diagnostici.
Il medico radiologo e il medico nucleare sono in grado di illustrare i vantaggi e i rischi associati all'esame. Particolare attenzione viene data alla GIUSTIFICAZIONE e all'OTTIMIZZAZIONE dell'esame radiologico del paziente pediatrico e della donna in gravidanza.
Ultime notizie
25/05/2023
25/05/2023
Paolo Remida nuovo Direttore della Neuroradiologia
È il dott. Paolo Remida (nella foto al centro, con le braccia incrociate, insieme al suo staff), 44 anni, il nuovo Direttore della Struttura Complessa di Neuroradiologia della Fondazione IRCCS San Gerardo dei Tintori, tra i più giovani Direttori di Struttura Complessa della Fondazione.
Nato a Brescia nel 1979, si è laureato in Medicina e Chirurgia e specializzato in Radiodiagnostica con il massimo dei voti e la lode presso l’Università degli Studi di Brescia.
Il dott. Remida è in servizio presso la Neuroradiologia dell’ospedale San Gerardo dal 2009. Da subito impegnato nell’attività di neuroradiologia diagnostica (Tomografia Computerizzata e Risonanza Magnetica), ha acquisito progressivamente competenze in neuroradiologia interventistica endovascolare, assumendo un crescente ambito di autonomia professionale, con funzioni di coordinamento all’interno del Servizio.
La Neuroradiologia diretta dal dott. Remida, afferente al Dipartimento di Neuroscienze, fornisce prestazioni di diagnostica TC e RM (anche su apparecchiatura 3T) del distretto cranio-encefalico e vertebro-midollare, estremamente diversificate e di elevata complessità, in regime ordinario e di urgenza-emergenza, sia alle Unità Operative di degenza sia ai pazienti ambulatoriali.
Negli ultimi anni il dott. Remida ha contribuito alla creazione e al consolidamento di un polo (hub) di Neuroradiologia interventistica, riferimento per tutta l’area della Brianza e non solo, grazie ad un approccio multidisciplinare, in collaborazione con neurochirurghi, neurologi, neuroanestesisti.
“L’équipe di neuroradiologia interventistica, operativa 24 ore su 24 e 7 giorni su 7 presso il blocco angiografico dedicato, dotato di apparecchiatura biplano di ultima generazione – sottolinea il dott. Remida - agisce in prima linea nel trattamento endovascolare dello stroke ischemico, come hub di riferimento riconosciuto dalla recente DGR di Regione Lombardia e con oltre 200 procedure di trombectomia meccanica eseguite ogni anno. Garantisce inoltre il trattamento endovascolare elettivo e in urgenza di aneurismi cerebrali, di fistole e malformazioni artero-venose del distretto cranio-spinale, della patologia steno-ostruttiva dei tronchi sovra-aortici, dei sanguinamenti del distretto cranio-facciale”.
“Porgo i miei migliori auguri di buon lavoro al dott. Remida e a tutto il suo staff - aggiunge Claudio Cogliati, Presidente della Fondazione IRCCS San Gerardo dei Tintori - e lo ringrazio per il prezioso contributo che ha dato in questo anni alla Struttura Complessa di Neuroradiologia e alla crescita della Neuroradiologia interventistica, diventata un punto di riferimento per la gestione dell’alta complessità clinica, compito specifico di un Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico”.